lunedì 9 gennaio 2017

I social, la paura "dell'uomo nero" e le risposte

Una ragazza segnala sul gruppo "Vivere Opicina" che la sua macchina è stata circondata da 6 stranieri e che uno le ha battuto sul finestrino chiedendole di scendere. Grave. Schiavone dell’ICS, da parte sua, si è dichiarato pronto a cercare di risalire ai possibili responsabili. 
Ci sono stati altri episodi di violenza durante il Capodanno, probabilmente dovuti al troppo alcool. Sempre capitato, ma non va bene per niente. 
Dopo tante accuse all’amministrazione Cosolini e le dichiarazioni tipo “quando riveremo noi, risolveremo tuto” da parte degli sceriffi nostrani, ci si aspettava che non ce ne fossero per niente. Ce ne sono invece forse di più.
Si può però gestire al meglio la presenza di stranieri,  anche con modalità nuove, perché il numero di arrivi è maggiore di decenni fa purché non si esasperino gli animi esaltando le violenze verbali e le minacce di “ ghe fazessi veder mi se…”. Qualcuno crede ancora che dirle più grosse faccia svanire il problema e ricevere tanti applausi o like sui social. Chi comprende correttamente le problematiche dell’immigrazione deve però capire che rappresentano un modo, certo non il migliore, per esprimere preoccupazioni legittime e paure. E a queste bisogna dare risposte reali e ascoltando le ragioni anche di chi non si ritiene abbia ragione, da ambo le parti.

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