sabato 10 dicembre 2016

PCI>PdS batte Liberalsociali 3-1 in una partita d’allenamento interna precongressuale.

PCI>PdS batte Liberalsociali 3-1 in una partita d’allenamento interna precongressuale.
 Buono l’arbitraggio di Gianni Cuperlo (servono ponti nella Sinistra). Interessante esordio del giovane Luca, che ha mostrato ai PCI/PdS nei toni e nei contenuti l’altra faccia della luna, segnando l’unico goal dei  non vincitori della serata. 
Tra gli interventi preordinati pre Cuperlo, bel gioco di un ex Margerita, ma ininfluente sul risultato. Veementi giocate di un ex Manifesto (l’è  tutto sbagliato) ma dopo fa quasi autogoal, tra le disapprovazioni del colto pubblico. 
Bello il dorato e stucchevole campo da gioco, che limitava la partecipazione del  popolo, sempre invocato, ma tenuto a debita distanza, anche perché magari ci avrebbe fischiato tutti.
 3 goal veri a Renzi, miga ciacole, assolti da un goleador i vertici regionali, criticata un pochino da un altro. La squadra renziana non aveva in campo i titolari, in cerca di se stessi per il momento e anche perché era una partita interna dei bersaniani. Nessun accenno da parte dei vincitori al gioco dinamico e riformista di Matteo Renzi, che aveva smosso le inerzie del difensivismo ad oltranza, che aveva fatto balenare la possibilità di un’altra bella Italia. 

giovedì 8 dicembre 2016

Quale grado di diseguaglianza è accettabile per la Sinistra?

Una domanda che mi pongo in seguito a uno scambio di commenti tra me e Raffele Leo: fino a che punto la sinistra può aiutare i bisognosi senza togliere allo sviluppo?  

Io: " Valori e ideali della sinistra son ancora validi, ma vanno rideclinati. Anche perché non si può pretendere il welfare senza dare nulla in cambio

RL: "Il welfare non è un regalo ma é un diritto che deriva dal gettito fiscale e dalla distribuzione del reddito e della ricchezza. Compito della politica è quello di rendere il welfare sostenibile eliminando le disparità tra chi ha tanto o troppo e chi ha di meno o niente. Se la politica invece considera il welfare un premio che spetta solo a chi da qualcosa in cambio usciamo dalla concezione dello stato sociale per entrare in un altro sistema dove lo stato eroga servizi solo a chi potrà permetterseli."

Io, aggiungo: " E' un diritto secondo la sinistra. Ma se l’estensione sempre più diffusa dei benefici del welfare porta a una richiesta senza fine e chi pretende “troppo” rispetto a chi ha meno, non manca di senso della solidarietà? Così facendo non da nulla in cambio. Si arriva a mettere in crisi lo Stato, aumentando a dismisura tasse e il debito pubblico. Si toglierebbero così risorse al rilancio dell'economia, che supporta il welfare statale con la fiscalità. Come si può pensare di eliminare tutte le disparità? Dato che non è possibile, quale grado di queste è accettabile per un paese democratico ?  Solamente  un grande patto tra il popolo e chi ne rappresenta queste istanze può consentire un equilibrato rapporto tra sviluppo e welfare. Perché non è più possibile pretendere un welfare estensivo votando partiti liberisti.

sabato 3 dicembre 2016

Non solo più multe per avere meno morti, ma più attenzione

Investita sulle strisce da un'auto che correva,15 anni che non ci sono più. Qualche rara volta mi scappa l'acceleratore, perché ho fretta, perché tutti corrono, perché andare veloce è bello, ma poi penso che è meglio andar piano e qualche vigile vicino alle strisce potrebbe ben essere un deterrente. A nessuno piace essere multato e ai Comuni non piace multare troppo, perché son poi voti in meno. Dobbiamo fare tutti molta più attenzione! 
La foto mostra le strisce pedonali disegnate in 3 D, buon deterrente contro l'incoscienza.