domenica 9 giugno 2013

Il centro destra si ricorda della sanità

Il centrodestra (i consiglieri Marini del PdL e Mara Piccin della Lega Nord) contestano le dichiarazioni del consigliere regionale Rotelli (la riforma Tondo va abrogata) e del Presidente Serracchiani (l’aumento dei ticket sanitari sarà abolito), per giustificare la loro sconfitta politica.
Quella non era una riforma di riorganizzazione dell’attività sanitaria, partendo dai bisogni delle persone (come serve e come questa giunta farà), ma una sforbiciatina qua e là.
Se Tondo ci credeva, poteva farla partire prima delle elezioni, per dimostrarne l’efficacia.
Per quanto riguarda l’aumento dei ticket, si è constatato (come era immaginabile) che hanno prodotto un doppio danno: un minore gettito per lo Stato (con un maggior ricorso al privato per la competitività della spesa) contemporaneamente alla riduzione della cure per i meno abbienti, che non riescono a sostenere tale aggravio.
Fa bene Serracchiani a eliminarli e a ripartire dai bisogni delle persone (le fondamenta della buona sanità), nell’ambito della compatibilità economica, che potrà essere ottenuta intervenendo sugli sprechi e non eliminando genericamente i vertici dell’organizzazione.
Non ci sarà nessuna macelleria sociale, perché il personale è la struttura portante di una buona sanità. E questo Serracchiani e l’assessore Telesca lo sanno bene.