martedì 10 gennaio 2012

CARA DEMOCRAZIA,
lunedì 28 novembre 2011, 21.44.37
Non lasciamolo solo. Vigilia in piazza Unità
lunedì 28 novembre 2011, 21.44.37 carademocrazia
Non lasciamolo soloPiazza Unità sabato 24 dicembre dalle 18.30 in poi. Musica, brindisi, biglietti da appendere, pensieri, dolci....Aureo
Natale, tra Vienna lontana e crisi economica vicina
domenica 20 novembre 2011, 11.54.55 carademocrazia
"Lo scorso anno il Comune di Trieste spese circa 90mila euro tra alberi “giganti” e luminarie pubbliche, quest’anno si fermerà a 36mila. Lo scorso anno gli abeti allestiti fra centro e periferie furono 96, quest’anno saranno 12". Sale la polemica, da parte dell'ex assessore Rovis, Trieste triste come la Berlino Est degli anni '70! Se Cosolini spendeva di più o disponeva gli alberi diversamente, sarebbe stato criticato comunque. I commercianti, da parte loro, vorrebbero un'atmosfera più allegra per stimolare i consumi, ridotti dalla crisi, con pesanti conseguenze sull'occupazione; molti triestini si erano abituati all'atmosfera natalizia dei valzer vienensi, poco in sintonia con il senso religioso del Natale. Nulla vieta a chi vuole più luci e più alberi (ecologici) di contribuire, dal lato economico, al successo della festa, magari dopo averne condiviso il senso. Basta capire quale questo sia: religioso, economico o un 'illusoria ricerca della felicità. Aureo
Senza fine
domenica 13 novembre 2011, 18.32.32 carademocrazia
by Ugo Furlan
I meriti di Renzi
lunedì 31 ottobre 2011, 20.23.42 carademocrazia

Matteo Renzi ha due meriti.1) E’ riuscito a far parlare di sé, senza presentare un progetto, ma facendo sognare che ci possa essere una nuova politica, anche solo attraverso il rinnovamento dell’attuale classe dirigente. 2) Poiché è finito il dualismo socialismo-capitalismo per l’implosione del primo, è necessario un’altra idea di società che nasca da una nuova narrazione ideologica, ma non a cura degli stessi soggetti che hanno beneficiato degli effetti dell’atipica socialdemocrazia italiana, oramai in parte sazi per il benessere raggiunto né da chi oramai, a torto o a ragione, è discreditato. Un po’ Renzi, un po’ chi ci crederà metterà in campo 100 idee. Allora, forse, avremo una nuova idea di società, forse un nuovo progetto elaborato collettivamente e perciò più facile da accettare, sicuramente un nuovo capo politico. Resta da vedere se sarà un pifferaio magico o un vero leader. Lo sapremo un po’ prima solo se non lo lasceremo solo. Aureo
Birra o spritz?
giovedì 27 ottobre 2011, 22.31.18 carademocrazia
Piazza Unità si sta svuotando.Chiude il caffè degli Specchi, chiuderà il bar Audace. Troppi bar nella zona, affitti alti, la crisi si fa sentire, non " va" più il caffè d'altri tempi. Sta finendo anche la stagione del dilemma: caffè di destra, the di sinistra ? Ora passiamo al dualismo giovanile: birra o spritz Aperol, da ricollocare politicamente. I tempi cambiano, il mondo sarà dei giovani, a loro la scelta. Aureo
Qualcosa si muove. 10 proposte per salvare l'Italia
mercoledì 26 ottobre 2011, 21.23.26 carademocrazia
10 proposte per salvare l'Italia . Chi avrà il coraggio di realizzarle? Forse pochi, al massimo in Italia si salvano le squadre di calcio decotte per i debiti.
Molise. Tutto chiaro per l'elettore di centro sinistra
mercoledì 19 ottobre 2011, 11.24.03 carademocrazia
Beppe Fioroni è chiarissimo: «Se vuole vincere, il Pd deve allearsi con l'Udc. Se qualcuno pensa di tornare alla gioiosa macchina da guerra sbaglia». Quella Udc che ha appoggiato il candidato PdL inquisito? Mentre il nostro era un ex Forza Italia ! Ricerca di una politica moderata ma efficace o suicidio progettuale? Risultato: 5% di votanti in meno, calo della percentuale dei voti PD.D’Alema :« Io che presiedo una fondazione culturale mi occupo di analisi elettorali e non mi interessa cosa dicono Fioroni, Verini e Tonini». Del tipo vogliamoci bene, siamo tutti nello stesso partito.Ora sono in molti ad accusare il M5S, che ci “ruba” i voti. Quando si perde, meglio pensare ai propri errori piuttosto che accusare gli altri. Aureo
Gazzarra e no Ben
martedì 18 ottobre 2011, 19.26.10 carademocrazia
Gazzarra ieri in consiglio comunale da parte del PdL. Bocciata una loro mozione sui fatti di Roma, sì contro la violenza, ma che non distingueva tra violenti (black bloc) e gli "indignati". Risultato:usciti dall'aula. Il più acceso ha gridato "Blasfemo!" verso il capogruppo del PD, Coloni, cattolico, reo di aver votato contro la loro mozione che comprendeva la condanna al gesto blasfemo sulla statua della Madonna di Lourdes. Come la nostra (grazie Pietro per il pdf), votata da tutta la maggioranza e da un'Altra Trieste, che comprendeva anche la differenziazione tra i violenti e i pacifici manifestanti, non accettata dal PdL. Abbiamo evidenziato positivamente il comportamente del personale delle forze dell 'ordine, presenti nelle strade di Roma. Il loro coordinamento ha sollevato però critiche da più parti. Aureo
I black bloc violentano la piazza.
domenica 16 ottobre 2011, 10.44.27 carademocrazia
Pochi violenti rovinano la manifestazione degli Indignati. La polizia carica a San Giovanni, non riesce a controllare la situazione e proteggere la manifestazione pacifica. Prove generali per limitare le manifestazioni di piazza? Un regalo per ora a Belusconi. Il senso delle dichiarazioni di Alfano al suo elettorato: chi non fa governare Berlusconi, è un violento. Aureo
C'è crisi e crisi.
venerdì 7 ottobre 2011, 10.54.54 carademocrazia
Così Ugo Salvini (Il Piccolo) sul nostro incontro di ieri.Siccome l'argomento è complesso, abbiamo deciso di ritrovarci tra 2 giovedì con Alice Pesiri, che spieghierà a noi comuni mortali alcuni aspetti dell'economia alquanto ostici, poi ci rivedremo con gGbriele Pastrello in novembre per focalizzare l'attenzione sulla situazione italiana. AureoL’emissione di eurobond, cioè di obbligazioni garantite dall’Unione europea, quindi dai Paesi che hanno sottoscritto Maastricht. È questo lo strumento per provare a uscire dalla crisi, individuato dal professor Gabriele Pastrello, docente di Economia politica, e illustrato ieri nel corso di un incontro organizzato da "Cara Democrazia" dal titolo "La crisi economica. Le risposte del governo italiano sono sufficienti?", introdotto dal presidente dell’associazione, Aureo Muzzi. «Uno dei grossi problemi di oggi - ha detto il relatore - è la speculazione, che punta sulla perdita di valore di Stati e grandi aziende per acquistare obbligazioni e azioni a prezzo di scarto. Per contrastare la speculazione, serve qualcosa che dia certezze e gli eurobond lo possono fare». Per arrivare a questa conclusione, Pastrello è partito da una considerazione molto amara: «Da questa crisi non si esce, perché le condizioni mondiali sono difficili. Si è rotto il meccanismo che ha sostenuto l'economia degli ultimi anni, cioè una struttura basata sull'indebitamento delle famiglie e sulle bolle che ne nascevano, oltre che sulla potente crescita dei Paesi emergenti, il cosiddetto 'Bric'. Questo processo - ha evidenziato il docente - ha rallentato il suo ritmo e la conseguenza è stata la stagnazione. Con un'aggravante specifica: l'avvio contemporaneo di una severa politica di tagli in tutti i Paesi sviluppati, fenomeno che ha generato massa negativa. Ci fosse stata prima una ripresa dell'economia dei singoli Stati - ha aggiunto - i successivi tagli non avrebbero comportato riflessi così gravi. Infine manca un coordinamento complessivo europeo - ha precisato Pastrello - e siccome la Germania ha dettato l'obbligo di ridurre la spesa pubblica in tutti i Paesi, la contestuale adozione di misure restrittive ha provocato un blocco». Nel suo ragionamento, il docente di Economia politica non ha trascurato l'aspetto emotivo: «Esiste una sorta di autodifesa nella gente - ha precisato - nel senso che, davanti a una crisi come quella che stiamo attraversando, in grado, se osservata nel dettaglio, di incidere nella vita quotidiana delle persone, scatta un meccanismo di rifiuto. Si preferisce pensare che la crisi finirà presto, si risolverà da sola, che arriverà come sempre l'atteso rimbalzo e tutto tornerà come prima. Invece - ha concluso - la crisi dell'accesso al credito, ulteriore fattore negativo, ha fatto collassare ancora di più il sistema complessivo». (u.s.)
La crisi economica. Le risposte del governo italiano sono sufficienti?
domenica 2 ottobre 2011, 18.09.41 carademocrazia
Il prossimo incontro di Cara Democrazia La crisi economica. Le risposte del governo italiano sono sufficienti? ne parleremo con Gabriele Pastrello, docente di economia politica Giovedì 6 ottobre alle 18 in via Donizetti 5a , circolo dei soci di Banca EticaIo pensavo di riprendere i nostri incontri, dopo la pausa estiva, con il (piccolo) Laboratorio della Sinistra e provare a dare delle risposte ad alcune domande: Cos’è la sinistra? Esiste un’idea unica o ce ne sono di più?A cosa serve? Dà risposte ai nostri problemi quotidiani?E’ uno strumento o un fine?Che rapporto c’è tra cultura e sinistra? Separati in casa? L'incombere di questa crisi, però, di cui si parla ancora poco nei bar, molto sui giornali, mi ha fatto pensare che potrebbe essere utile posticipare l'inizio del Laboratorio (solo in parte perché cercheremo di parlare già giovedì del ruolo della sinistra nella gestione di questa crisi) .Peggiorerà la qualità della vita di tutti o solo di una parte della popolazione? Il centrosinistra ( e gli intellettuali che si rifanno alla filosofia politica di sinistra) ritiene che questa sia un'occasione per ridiscutere l'attuale modello di società oppure basti un rattoppo? Vediamo se abbiamo idee chiare e proposte, concrete e non. Aureo
Ciao Gino
mercoledì 14 settembre 2011, 12.45.51 carademocrazia
Questa notte ad Ancona è morto Gino TosoliniRigoroso (da friulano doc) e innovativo. Lavorava da Tempo come DG all'azienda ospedaliera di Ancona, ma molti a Trieste e in FVG hanno imparato da lui il significata di una buona sanità moderna.Ciao Gino.
I leader e il popolo
venerdì 9 settembre 2011, 13.07.32 carademocrazia
La Regina Madre, quando i nazisti bombardavano Londra , venne invitata a recarsi con le figlie in un posto più sicuro. La risposta fu: “Le ragazze non possono partire senza di me; io non parto senza mio marito, e Sua Maestà non abbandonerebbe mai il suo posto”. I sacrifici si fanno assieme, se si vuole venir fuori da una situazione difficile.L'attuale crisi è ben diversa da quella situazione, ma non tanto da scaricare solo su una parte della popolazione difficoltà ed errori di altri.Un bel esempio potrebbe venire dai politici di mestiere: rinuncino intanto ai loro privilegi. Dopo si potrà discutere se guadagnano troppo, rispetto a quello che fanno e a quanto guadagnano i loro colleghi degli altri paesi.Per esempio, i parlamentari e i loro congiunti compresi (per volontà dell’ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini!) i conviventi more uxorio, hanno diritto all'assicurazione sanitaria integrativa. Più altro ancora. Se proprio loro non hanno fiducia nel nostro servizio sanitario, che se la paghino di tasca propria! Aureo
Le ferie di Bossi
lunedì 29 agosto 2011, 22.21.42 carademocrazia
by Ugo Furlan
Questo blog e la corretta discussione
domenica 7 agosto 2011, 11.20.43 carademocrazia
In questo blog i commenti non vengono selezionati preventivamente.L'autore del blog si riserva di cancellarli se offensivi, soprattutto quando sono anonimi, come viene fatto dai giornali, nel rispetto della legge sulla responsabilità e sull'indipendenza dei mezzi d'informazione, quale è anche un blog. Mi dispiace ma ho cancellato l'ultimo commento. E' la prima volta che lo faccio, ma è anche la prima volta che un anonimo ( ma non tanto..) imperversa.Aureo Muzzi
La vita
venerdì 29 luglio 2011, 22.42.55 carademocrazia
Lisbona 27 luglio 2011
Ah, le province...
giovedì 7 luglio 2011, 21.29.08 carademocrazia
L'astensione del PD sulla proposta di Di Pietro di eliminare le province: un autogoal (molti mi fermano per strada e mi dicono che siamo sempre all'autoconservazione della casta politica), una dimostrata difficoltà a comunicare con i cittadini, ancora una volta un centrosinistra in cui ognuno va per conto suo. Non so, a questo punto, cosa sia peggio. Aureo
Dopo i 4 referendum, il risveglio dall'ipnosi di B per arrivare a cosa?
giovedì 23 giugno 2011, 11.14.01 carademocrazia
Gli italiani son tornati a votare i referendum! Bene, è una questione di fondamentale partetcipazione alla vita pubblica. Male per la scarsa informazione sui contenuti dei referendum, in genere di parte, SI' o NO, rara quella che spiegava obiettivamente i PRO e i CONTRO. C'è anche chi pensa che questa non sia una partecipazione politicamente matura, ma solo un bisogno di risvegliarsi dal sogno ipnotico di Berlusconi per cadere nel neoromanticismo politico nel quale prevalgono"..umori, sentimenti, emozioni, stati d’animo, credenze, convinzioni morali, ma non si preoccupa granché di valutare le conseguenze delle proprie scelte."Aspettiamo le prosime mosse della leadership del PD e del centrosinistra, sperando che smentiscano Ricolfi.Aureo Muzzi
I nostri giovedì
giovedì 23 giugno 2011, 10.32.40 carademocrazia
Ho da poco saputo che sono stato eletto in Consiglio comunale di Trieste.Ci vedremo ogni primo giovedì del mese alle 18 agli incontri di Cara Democrazia, in via Donizetti 5a. Parleremo di Trieste, delle sue potenzialità, dei suoi problemi e delle nostre proposte.Aureo MuzziPS sarò eletto dopo la rinuncia delle due consigliere nominate assessore. A breve, più o meno.
La meditazione
sabato 18 giugno 2011, 10.19.45 carademocrazia
Sapete perché i vini da dessert son detti vini da meditazione? Perché dopo aver riempito la pancia e vinta la fame, l'UOMO può finalmente meditare tarnquillo sulla vita. Ma se non ha mangiato o ha poblemi...Edi
L'analisi del voto
domenica 12 giugno 2011, 17.25.36 carademocrazia
Il prossimo incontro di Cara Democrazia Lunedì 13 alle 18 in via Donizetti 5a L'analisi del voto delle recenti amministrative, con Maurizio Pessato, della SWG.Tutto bene per il centrosinistra? O solo un grande segnale che ci sono tanti che vogliono risposte ai problemi e che sempre meno credono a promesse non mantenibili?Vedremo cosa ci dirà Pessato.Aureo
No farti annullare la scheda del referendum!
mercoledì 8 giugno 2011, 19.03.09 carademocrazia
le schede dei referendumsono di tipo "carta copiativa" ; se le sovrapponi, si segnano anchequelle sotto, così poi vengono annullate
Cosolini è il sindaco di Trieste
mercoledì 1 giugno 2011, 9.57.02 carademocrazia
Roberto Cosolini è il nuovo sindaco di Trieste. Ha vinto queste elezioni per il suo impegno, le sue capacità e con il contributo dei tanti che hanno creduto in lui e nel suo progetto per Trieste.
Da parte mia, ringrazio coloro che mi hanno votato e creduto in un’idea della politica basata su valori chiari e condivisi, sulla cultura e sulla partecipazione, libera dai clientelarismi e dalle appartenenze.Spero che questa vittoria, sia a Trieste sia nel resto d’Italia, possa essere un forte segnale per riportare alla buona politica tutte quelle persone che sono in grado di apportare un contributo di cultura e di idee necessarie per governare le città e l’Italia. Aureo Muzzi
Cultura e politica, due estranei o separati in casa?
mercoledì 11 maggio 2011, 23.38.16 carademocrazia
Nelle attuali circostanze di crisi della politica, vorrei attirare l’attenzione sul rapporto fra politica e cultura. L’attuale crisi della politica è sottovalutata. Le sue cause sono varie, complesse e di non immediata soluzione. C’è una grande richiesta di risposte concrete ai tanti problemi storici ed emergenti, e una forte insofferenza per la fumosità di tante proposte della sinistra. La destra propone soluzioni concrete sì, ma di breve respiro e alla fine controproducenti per i suoi stessi sostenitori. Si arriva così quasi ad una assimilazione tra destra e sinistra che nuoce ad ambedue gli schieramenti e soprattutto alla chiarezza degli obiettivi e delle poste in gioco. Prevale un continuo rifugiarsi nel privato, che ostacola la realizzazione delle individualità e quel modello di democrazia matura, nel quale l’individualità è valorizzata come contributo allo sviluppo sociale. La delusione e la sfiducia si estendono sempre più; il mondo della politica è sempre più autoreferenziale tanto da allontanare molti dall’intervenire, per il senso di impotenza che pervade tanti cittadini. Ma questo non ci deve impedire di sviluppare idee per un'inversione di tendenza, né si può continuare a parlare solo di fatti e di proposte concrete slegate da una comprensione della società nel suo insieme e del continuo mutare dei problemi e delle situazioni che la caratterizzano (immigrazione, invecchiamento della popolazione, globalizzazione, crisi economica…). Tutti possono partecipare, e dovrebbe farlo anzitutto chi ha la possibilità di contribuire con idee innovative: l’intellettuale, se per intellettuale intendiamo chi ha e desidera avere cultura, chi non desiste dal pensare. La capacità di portare idee innovative, di criticare il potere verticista, di analizzare i nuovi rapporti sociali e contrastare il conformismo consumista, possono contribuire in maniera significativa ad aiutare la politica ad uscire da questa sua crisi, frutto e risultato della sua debole identità e dell’eccessiva delega rilasciatale dai cittadini. In questo panorama le realtà associative non possono essere disgiunte dalle realtà culturali perché gli operatori sociali e gli operatori culturali creano quel tessuto di relazioni su cui si regge la vita democratica. La cultura è la linfa della società, non può essere considerata unicamente per le sue ricadute economiche, deve essere libera perché garantisce la circolazione del pensiero e delle opinioni, quindi la politica. Trieste è ricca di associazioni, alcune sono parte integrante della sua storia, e vanno sostenute per il ruolo aggregante che ricoprono nella città e per la capacità di intessere rapporti con analoghe realtà di altre culture e tradizioni permettendo dialogo, apertura all’esterno e consapevolezza della propria identità. Gli intellettuali sono sempre stati espressione di questo humus. Se oggi la loro voce in città non arriva alla politica, la responsabilità è anche di chi ritiene che la cultura che ha radici nella comunità possa essere sostituita da una strategia di grandi “eventi” che mortifica le proposte che nascono dal basso. L’intellettuale è sempre stato capace di uno sguardo che riuscendo a cogliere i diversi aspetti ad di là della settorialità; da questa contaminazione di ambiti riusciva a dare giudizi, e ad indicare nuovi percorsi, a volte con una lungimiranza maggiore dell’uomo politico. Da parte mia, voglio confrontarmi, ascoltare e valorizzare le opinioni di chi fa cultura ogni giorno.Sta a noi tutti riprendere questo discorso interrotto. Aureo Muzzi

Aureo Muzzi, il minivideo del candidato
mercoledì 4 maggio 2011, 12.21.47 carademocrazia
Il PD di Trieste presenta i suoi candidati al Consiglio comunale di Trieste con una serie di minivideo: ecco la mia presentazione. Questo è il testo completo:" Vedo attorno a me tanta inerzia e sfiducia verso la politica e soprattutto verso la vita sociale. Questo atteggiamento ci sta fregandoNon sappiamo più apprezzare le grandi conquiste sociali, che permettono a tutti di vivere meglio, anche a coloro che non le hanno sostenute. Non dobbiamo però dare per scontato che tutto sia dovuto. Dobbiamo consolidare queste conquiste perché altrimenti la sfiducia prende il sopravvento. E le perdiamo. Per questo motivo mi candido col PD. Uno dei miei obiettivi sarà il miglioramento della qualità dei servizi sanitari.Diamoci una mano, però, perché per noi la partecipazione è fondamentale"Aureo Muzzi
I giovani e il mondo del lavoro
venerdì 29 aprile 2011, 12.47.34 carademocrazia
Il prossimo incontro di Cara DemocraziaI giovani e il mondo del lavoroNe parleremo con Roberto Treu, responsabile nazionale CGIL per le politiche internazionaliLunedì 2 maggio alle 18 in via Donizetti 5a, presso il circolo locale dei soci di Banca EticaAureo Muzzi
La cupola sulla città
giovedì 21 aprile 2011, 18.54.30 carademocrazia
Rumiz, sul Piccolo, lancia un'altra sfida alla cupola che controlla la città.
La partenza. Venerdì 15 aprile al Dom Brdina
sabato 16 aprile 2011, 12.02.40 carademocrazia
La trasposizion scritta di quello che ho detto ieri..____Sono Aureo Muzzi. Sono un medico, lavoro nel reparto di Pneumologia dell’Ospedale di Cattinara, sono consulente presso Azienda per i servizi sanitari di Trieste. Sono fondatore e presidente di Cara Democrazia, un’associazione culturale e politica presente da 5 anni nella realtà locale triestina.Voglio innanzi tutto ringraziare il Circolo; la mia candidatura è rappresentativa dell’attività svolta in questo luogo . Senza l’impegno delle tante persone che lo animano, l’avvio di questa avventura sarebbe stato molto più difficile.Quando Uros Koren, il segretario del circolo, mi ha chiesto se ero disponibile a candidarmi, ho riflettuto, nel fare la mia scelta, sulle ragioni che la ispiravano.Da un lato, il completamento di un percorso di molti anni, sul rinnovamento e la modernizzazione della politica, e la ricerca di sintonia tra l’agire politico e le attuali necessità delle persone. La molla più forte però è una sfida personale, tipica di ogni nuova esperienza, ma soprattutto un rifiuto di una forma di inerzia, di sfiducia che spesso sentiamo nei discorsi e negli atteggiamenti di tanti elettori di sinistra. Mi sono stufato. Non voglio defilarmi dall’impegno politico, ma anzi dare un segnale che questo terreno non è riservato ai politici di professione. Questo atteggiamento diffuso di apatia ci sta fregandoNon sappiamo più apprezzare le grandi conquiste sociali, che permettono a tutti di vivere meglio, anche chi non le ha sostenute: parlo di sanità, scuola per tutti e pubblica, ammortizzatori sociali, sviluppo delle opportunità di migliorare la propria condizione sociale, attenzione a chi rimane indietro. Tutti possiamo essere deboli in un momento della nostra vita. Essere lasciati soli non piace a nessuno. Una società progredita e giusta non può escludere chi, direttamente o con i propri figli, potrà un domani essere parte attiva del suo sviluppo. Non dobbiamo però dare per scontato che tutto sia dovuto. Dobbiamo però consolidare queste conquiste perché altrimenti la sfiducia prende il sopravvento. Se sarò eletto il mio impegno in Consiglio comunale sarà rivolto in specifico ai problemi sociali e sanitari della città. e al rinnovamento, quasi un risanamento, della politica, che deve cambiare ed essere il motore dello sviluppo generale per aiutare tutti a stare meglio.Più complessiva invece sarà la mia attenzione alle esigenze dell’Altopiano carsico, in materia di tutela dell’ambiente, di sviluppo economico, soprattutto per igiovani, di promozione delle associazioni culturali, sportive e ricreative, perché mi sento di rappresentare questa realtà e voi tutti.Datemi una mano o, meglio, diamoci una mano, perché la partecipazione per noi è fondamentale.
Si parte, dal circolo dell'Altopiano
mercoledì 13 aprile 2011, 23.34.25 carademocrazia
Venerdì 15 aprile alle 18.30 al Dom Brdina in Visualizzazione ingrandita della mappa'>via di Prosecco 109 Visualizzazione ingrandita della mappa'>(Villa Opicina) Illustrerò le ragioni della mia candidatura al Consiglio comunale di Trieste nella lista del Partito Democratico: rinnovamento e modernizzazione della politica,non più autoreferenziale, ma basata sull'eguaglianza, sulla solidarietà, sulla giustizia sociale, sulla partecipazione e sulle opportunità di sviluppo responsabile.Sarà molto gradita la disponibilità di chi voglia suonare uno strumento musicale, fare foto e video o preparare uno spritz speciale.
Aureo MuzziCell 3779152556
Elezioni comunali di Trieste 2011
sabato 9 aprile 2011, 13.58.58 carademocrazia
Mi sono candidato al Consiglio Comunale di Trieste nella lista del Partito Democratico, con Roberto Cosolini candidato sindaco. Aureo Muzzi
Guerra libiche
mercoledì 30 marzo 2011, 19.56.24 carademocrazia
Ugo Furlan
Essere donna oggi
sabato 26 marzo 2011, 13.10.26 carademocrazia
Ero ieri (eravamo in due uomini) ad un incontro dell'UDI, nel bel negozio della mamma di Paola. Due donne hanno presentato la pesante condizione della donna e del difficile momento. Hanno concluso che, per questi motivi, non si candidano. Mah! Aureo
L'eleganza, una questione di stile.
domenica 20 marzo 2011, 19.17.46 carademocrazia
L'eleganza femminile (e i passi falsi da evitare come il reggiseno con le bretelle trasparenti, i legging, il tanga con i jeans a vita bassa..) secondo Ines de la Fressange: essere rock e mai borghese. Lo racconta nel suo nuovo libro. Ma l'eleganza aiuta o falsa una donna? Aureo
100 esuberi alla Wartsila a Trieste
mercoledì 16 marzo 2011, 11.12.24 carademocrazia
Cento esuberi tra gli impiegati della Wartsila a Trieste. Per quei cento e per le loro famiglie sarà durà. Più che indignarmi, penso come starei e cosa farei se capitasse a me. Aiutati che il ciel t'aiuta, certo, ma da soli è difficile venire fuori. Per questo penso che la solidarietà in una società civile è un valore fondamentale. Penso alla Germania: no licenziamenti, no delocalizzazione, temporaneamente meno soldi a tutti e così stanno venendo fuori dalla crisi. Possiamo fare anche noi così. Basta capirlo e volerlo fare. Aureo
L'Italia, 150 e li porta bene
mercoledì 16 marzo 2011, 9.44.34 carademocrazia
Auguri all'Italia e agli italiani, tutti, ma proprio tutti. Aureo
Medici, territorio contro ospedali
lunedì 14 marzo 2011, 18.03.18 carademocrazia
Medici, territorio contro ospedali a Trieste, Vien da pensare ai due polli di Renzo o a uno scontro fratricida, ma di fratellanza o almeno di collaborazione, tipica di ogni sistema che funzioni, sembra che sia difficile parlare in questa serie di accuse in più puntate. I dissidi professionali ci possono essere, ma non bisogna mai superare la linea del rispetto professionale e personale.Invito colleghi e amici, con i quali condivido quotidianamente proficuamente aspetti umani e professionali, a discutere i problemi della sanità nelle opportune sedi, tra professionisti della sanità e i rappresentanti dei cittadini e dei pazienti. Aureo Muzzi
Il freddo marzo del PdL triestino
venerdì 11 marzo 2011, 20.02.15 carademocrazia
Il PdL:" Entro il 10 il nome del nostro candidato sindaco a Trieste". 11.. tutto tace. Bandelli mai con Menia, scintille tra Camber (che schiera il mulo Tononi) e il solido Antonione, Dressi scarica sulla Lega questo ritardo... Nessuno ha mai parlato di diverse opinioni sul progetto per Trieste, solo di nomi per una guerra interna. Aureo
Candidatelo!
mercoledì 9 marzo 2011, 18.30.03 carademocrazia
Candidatelo a qualcosa! Risposta a Veltroni: ecco perché non scendo in piazza contro Gheddafi.
Emozioni e scelte
martedì 8 marzo 2011, 14.50.47 carademocrazia
"Antonio Damasio, un neurologo portoghese, ha scoperto che il cervello conserva tutte le emozioni e che quelle emozioni riemergono quando tu devi fare una scelta. Le emozioni positive e negative, i dolori fondi, le gioie forti riemergono e indirizzano il tuo comportamento, sono come sulla pelle sottile del cervello e per questo le nostre scelte sono guidate emozionalmente dal nostro passato." Praticamente un calcio a chi crede che la politica sia solo ragione e giustizia. Per questo i comunicatori del centrodestra parlano sempre di comunismo: risvegliano dolori e odi reconditi.
Buongiorno!
martedì 8 marzo 2011, 13.22.22 carademocrazia
Buongiorno!
Bora a Trieste
martedì 8 marzo 2011, 12.48.31 carademocrazia
Ho fatto windsurf in giardino con una sdraio. Risultato: sono uno dei 100 e più del PS.(Grazie ai ragazzi della Sala Gessi e del PS, per le foto a Riki Malva)
Bersani butterà sul piatto della giustizia 10 milioni di firme
martedì 8 marzo 2011, 12.40.08 carademocrazia
Così MARCELLO SORGI sulla Stampa, per far sorridere i lettori: "Sulla giustizia Berlusconi disorienta il PD".
Anche se il Pd si comporta come se non esistesse, e prepara una mobilitazione di massa sul genere di quella dei dieci milioni di firme appena raccolte, il cambiamento di strategia di Berlusconi sulla giustizia è evidente.
Santa Allenza contro B o un progetto per l'Italia?
martedì 8 marzo 2011, 11.50.49 carademocrazia
Se non ora ma tra poco, l'idea di Bersani "tutti assieme contro B" affosserà il PD. Se non definitivamente, quasi. Aureo
‎50 giovin e forti, dal carnevale di Muggia all'ospedale
lunedì 7 marzo 2011, 12.22.04 carademocrazia
Sarà carnevale, ma 50 in una notte all'ospedale in seguito a risse e coma etilico non s'era mai visto. Notevoli le misure preventive messe in atto a Muggia, ma non sono bastate. Bere per sballare, girando i vari localini nel centro di Trieste è oramai un must. Come coniugare divertimento e salute? Non certo così. Oramai è un problema che supera l'occasionalità, è uno stile di vita. Vite vuote perché non c'è futuro, perché l'impegno è da antenati, perché le mamme tigre non sono ancora arrivate? Se questo non è qualità della vita e rapporto con la città... Vediamo se i candidati sindaci avranno qualcosa da dire. Aureo
Fini mena a destra e a manca.
lunedì 7 marzo 2011, 12.04.30 carademocrazia
... una politica veramente riformatrice che guardi ai problemi veri del paese, il centrosinistra è in ritardo quanto Berlusconi....siamo in presenza di uno scontro fra due grandi assetti conservatori, nel senso più deteriore del termine, che non vogliono cambiare niente». ...la sinistra di Bersani, che in questo ultimo periodo «non è stata in grado di mettere in campo un'idea che appasioni gli italiani e punta tutte le sue carte sull'antiberlusconismo». accusa Berlusconi e Bossi ma anche Bersani e Di Pietro di non occuparsi delle cose che interessano ai cittadini. Magari ha anche ragione. Ma dove vuole arrivare? Domani la risposta delle donne. Auguri. Aureo
Tremate, sta arrivando la nuova tigre!
domenica 6 marzo 2011, 13.25.04 carademocrazia
La Cina non esporta più solo prodotti di bassa qualità, ora è in arrivo il ciclone Amy Chua : i figli vanno educati con rigore totale, altrimenti si finisce a creare dei bamboccioni, incapaci di reggere alle sfide di un mondo che cambia. Dibattito vivace, tra montessoriani e nuovi -vecchi conservatori, tra chi crede che i geni ci sono solo quando c'è libertà creativa e chi crede nella selezione naturale. Una volta c'erano i campi Dux, ma non sono serviti a molto. A noi genitori educati con qualche sberla basterebbe sapere se sia meglio uno scapaccione o uno sculaccione. Aureo
10 milioni di firme e già Berlusconi trema!
sabato 5 marzo 2011, 16.14.39 carademocrazia
10 milioni di firme raccolte, in sordina ma c'è imbarazzo nel vertice del PD. Comunque un risultato raggiunto: superati i 7 milioni fantasma del PdL per cacciare Prodi. Quindi se ne hanno 10...Ma se Lui se ne frega (come farebbe chiunque) e non dà la dimissioni? Aureo
La fiducia? Ghedinizzata!
sabato 5 marzo 2011, 14.17.54 carademocrazia
La ragazza spagnola si è inventata lo stupro a Roma, per... affari suoi.La ragazza arrestata a Roma subisce violenza sessuale da 1 o più carabinieri: era consenziente, si difendono così. Consenziente? In una caserma si fa bere whiskey a una detenuta, che proprio tranquilla non sarà stata e poi si fa sesso. Così, normale, no?Cosa hanno in comune questi due episodi? L'affievolirsi della fiducia, nei carabinieri ( non nuova a episodi simili sempre a Roma come il caso Marrazzo e il furto di hashish operato all'interno di una stazione dei CC) e nelle donne vittime di violenza (quanti richiameranno questo episodio per screditare la donna violentata?).. Troppo poco? Non direi. Come diceMario, il ghedinismo (ad Arcore si chiaccherava e basta, chi può dimostrare il contrario?) ha fatto perdere a tanti italiani quel candore per cui era sensato avere fiducia in qualcuno o qualcosa. Ora la fiducia non esiste più, è un'ingenuità, serve la prova giudiziaria in tutto. Anche a sinistra molti stanno cadendo in questo tranello: bisogna dimostrare di saper fare cose concrete, ispirare fiducia non serve, idem aver fiducia, tanto son tutti uguali. Aureo
"Concretezza!!! Cosa serve discutere dei nostri valori...."
venerdì 4 marzo 2011, 13.58.16 carademocrazia
Avevo fatto una proposta ad alcuni dirigenti del PD, alti, bassi, di valore.... Qualcuno l'ha apprezzata, un altro meno: ma tu cosa proponi di concreto? In quel momento ho avuto la netta sensazione che non l'avessa compresa o che non gli piacesse. Più probabilmente tutte e due. Il senso: partire dai valori per arrivare ad una proposta politica, a un'azione concreta per dare un senso a una scelta più che ad un'appartenenza a prescindere. No, ora il politico vuole imitare gli "altri" che vanno al cuore e alla pancia dell'elettore con proposte concrete, frutto però di una raffinata elaborazione comunicativa, che a sinistra si scopre da poco, ma si guarda con sufficienza. Per quanto riguarda i valori dell'identità di un partito, non si può pensare che "noi siamo i migliori, gli altri son un c...o". Sarebbe ora di capire cosa contraddistingue la scelta di essere da una parte e non dall'altra. Giorgio Ruffolo, acuto come sempre, ma poco ascoltato, spiega perché Berlusconi vince. Basterebbe rovesciare le parole, i valori appunto, usati da Ruffolo e avremmo qualcosa da cui ripartire. Ma una sua frase parole sugli eredi del vecchio marxismo stalinista stroncano, per ora, questa speranza. Aureo.
Maggioranza incollata
venerdì 4 marzo 2011, 13.14.19 carademocrazia
by Ugo Furlan
No ai ricoveri brevi no a nuovi posti letto. Il nuovo ossimoro della sanità
venerdì 4 marzo 2011, 12.14.48 carademocrazia
“…se le direttive interne sanciscono che i posti letto vanno liberati prima possibile, la loro osservanza a scapito dell'ammalato non salva il medico dalle responsabilità penali che possono derivare dalla sua scelta. .." Così su Repubblica. Ma oramai la gran parte dei pazienti sono sempre più anziani e malati, tanto da non poter dire mai che sono guariti. Si può dire che sono stabilizzati e senza sintomi tali da prevedere un aggravamento. Ma evidentemente non basta. Che si fa? Come direbbe il mio amico Alberto, "Vogliono farci arare i campi di ortiche con le nostre balle". La scelta finale resta al medico, prevedendo garanzie per il paziente (per esempio il passaggio dall’ospedale per acuti a una struttura di riabilitazione/convalescenza), ma se accade l’imprevisto “prevedibile”(molti pazienti sono stabilmente gravi, in genere per le condizioni di età avanzata e di malattia cronica), deve esserci l’accettazione delle conseguenze di questo stato permanente. Altrimenti si finirà per ricoverare tutti in rianimazione, senza risolvere il problema clinico, ma solo quello legale, con costi economici e sociali insormontabili per la nostra economia e anche per quell’etica minima che ci deve far accettare la malattia e la morte. Aureo
Carasanità e malapolitica
giovedì 3 marzo 2011, 17.55.23 carademocrazia
Così mi scrive un amico e collega, duro forse, ma schietto come pochi.Caro Aureo, la sanità pubblica e la medicina è ormai un malato terminale. Il cancro che l'ha colpita è la malapolitica.Le metastasi che ne hanno invaso l'organismo distruggendone le difese (deontologia e meritocrazia) si chiamano: lottizzazione, sindacalismo, burocrazia, nepotismo, ingiusta ripartizione delle risorse e riforme incompiute. I medici (come categoria) sono stati maestri ai politici nell'uso della prevenzione come deterrente terroristico.Adesso che le risorse economiche sono esaurite (terapia medica) siamo di fronte alla scelta "eroica" : abbandoniamo l'accanimento terapeutico (eutanasia?) o chiamiamo a consulto un collegio di giovani (tecnici e politici). I vecchi luminari hanno già fatto abbastanza danni, di loro ma soprattutto allevando discepoli con selezione "al contrario" di mediocri incapaci di fargli ombra. Dove li troviamo?La soluzione sarà sempre quella, all'italiana, di importare cervelli dopo averli esportati (fatti emigrare).Buona democrazia! Fabrizio
La meritocrazia vista da alcuni del PD.
mercoledì 2 marzo 2011, 17.45.30 carademocrazia
In uno scambio di email con iscritti del PD, ho rilevato che la tanto decantata (da loro) meritocrazia può far parte del progetto della destra, in quanto non considera, anzi esclude, la giustizia sociale, valore fondamentale della sinistra.Ovviamante nepotismo e clientelismo sono il contrario di merito e di competenza (espressione da favorire rispetto a merito in questo caso) ma non solo per la sinistra ma anche per una destra decente, che non sia quella attuale italiana. Non è una questione solamente teorica. Provate a dar spazio a chi crede che debba essere premiato solo chi vale, senza aiutare chi è svantaggiato in partenza> la meritocrazia dell'America di Reagan. Molti commentatori segnalano la debolezza dell'identità del PD, che invece nega questo problema. Appunto, tutto diventa buono purché sia contro Berlusconi. Non solo è poco, non basta per capire chi siamo e come vogliamo vivere. Aureo
mercoledì 2 marzo 2011, 15.29.54 carademocrazia
Il mio amico, spin doctor amatoriale:" No, non vengo all'incontro, pervaso all'ultimo da un senso di inutilità, visto anche il dibbbattito generale". La crisi dello spin doctor o un senso di concretezza? Aureo
Domenica in piazza Unità
lunedì 14 febbraio 2011, 16.01.54 carademocrazia
Sdegno tanto, ma ora proposte politiche
domenica 13 febbraio 2011, 22.23.14 carademocrazia
Giulia Bongiorno, il miglior intervento della giornata: "Non critico i festini hard, allora sì sarei moralista (gran parte degli interventi delle donne sono stai purtroppo così o orientati sul differente ruolo delle donne nella società); è che il festino diventa criterio per la selezione della classe dirigente."
Vergogna TG1!
domenica 13 febbraio 2011, 21.15.16 carademocrazia
Il TG1 mette la protesta " Se non ora quando" quasi alla fine, dedicando solo 1 minuto. Ora basta!Non è la piazza che deve far dimettere il governo e neanche i festini hard (vedi Bongiorno), ma la sua inettitudine! Ma se la TV pubblica fa ostruzionismo, non resta che la piazza e il web. Nulla vieta all'opposizione di far il suo dovere anche con questa tv servile e incivile. Aureo
Trieste in piazza
domenica 13 febbraio 2011, 14.59.22 carademocrazia
Alle 11 la piazza Unità ha cominciato a riempirsi: sciarpe bianche, magliette, ombrellini, pentole, tabelloni. Una piazza di non sole donne, ma di giovani con ideali ancora vivi. Una vittoria della politica partecipata, non quella dei partiti. I nuovi leader, Eco e Saviano, sono evocati da molti. Chi saprà tradurre questa indignazione diffusa in un'alternativa politica? "E' questa opposizione che ci fa piangere, che non ci ascolta, altro che ambasciatori in lacrime". " Vogliamo esserci, ma non per portare le borracce a chi non ci ascolta. Siamo stufi di sentire politici che vivono della nostra indignazione"."Via Berlusconi, basta col berlusconismo". Aureo
L'omologazione tra destra e sinistra
sabato 12 febbraio 2011, 17.34.23 carademocrazia
“L’opposizione non c’è, è tiepida, non ha idee, vive di rendita, non interviene sugli errori della maggioranza. Quando fa qualcosa, è solamente per crearsi un alibi e dare il contentino ai suoi elettori. Ma dopo non cambia nulla. Non merita far niente. Qua perdiamo tutti.”La sento spesso, più o meno uguale, da parte di molti (ex) elettori di centrosinistra. Ritorna ogni tanto qualche nostalgia di quanto bello era andar in piazza: quella sì che viene visto ancora da qualcuno come “fare politica”.Si sta diffondendo quindi una strana omologazione, tra destra (sempre stata così) e sinistra (annacquata la voglia di lottare pe ri propri diritti, viste le tante delusioni e l'idea della politica fatta senza ambizioni della poltrona considerata come ingenuità), quella della sudditanza verso il potere e dell’ineluttabilità della sfiga: tanto non combineremo nulla. Perché? Secondo un mio amico, se osi attaccare l’attuale dirigenza dell’opposizione (ma nche alcuni militanti), incapace di leadership, sei osteggiato e sbeffeggiato. Come dire, tra l’incudine e il martello meglio non mettere né la falce né altro e, quando penseremo alla partecipazione, sarà solo quella delle nozze. Aureo
Il vendolismo
venerdì 11 febbraio 2011, 18.41.54 carademocrazia
Bravo, palpitante Nicki Vendola ieri sera a ANNOZERO, un figurone, finchè l'economista gli ha chiesto quale sarebbe stato il suo primo intervento se fosse diventato Presidente del Consiglio: la lotta alla precarietà. Bello, ma la replica ovvia: come attuarla, con il lavoro a tempo indeteterminato, cioè una fantasia? Dopo Nicki non sapeva come rispondere e ho chiuso la tv. Nicki si avvicina così ai giovani, certo, ma si allontana da quelli che hanno già un lavoro e altri problemi, senza riuscire a spiegare come fare la lotta alla precarietà. Non so se illude/delude più il buon Nicki o il serio(so) Bersani con la sua speranza di 10.000.00 di firme contro B. Aureo
il sen Camber, un maestro, nel suo genere
giovedì 10 febbraio 2011, 21.02.03 carademocrazia
Anche qualcuno dell'opposizione ha cominciato a capire su cosa si basa il consenso popolare di Berlusconi: il sogno (ma non la speranza) e l'assimilazione dei difetti dell'italiano medio, quasi a dire "Noi ci capiamo, siamo simili, io faccio quello che voi vorreste fare ma non riuscite". Ma il sen. Camber? Da dove deriva tutto il suo potere a Trieste, tanto che qui una parte del centrodestra (ma anche chi vorrebbe qualcosa di meglio per i triestini) si sente soffocare, oltre i problemi nazionali, vedi le liste di Bandelli e di Di Piazza per le prossime elezioni comunali? Lui riceve nel suo ufficio, ha un a"buona" parola per tutti, invita gli aspiranti fedeli a cena, dove si diventa automaticamente amici, si entra nel giro. Sta tra la gente, no? Non gli serve quindi incontrarl in campagna elettorale, troppo banale. Non si fa vedere nè sentire, tanto da essere chiamato il somemrgibile. Lo fa prima, si è preparato ben bene il terreno anni prima. Sta sistemando i suoi, tesse la tela per il candidato sindaco. Ora non occorre neanche che parli alla gente, visto che si è creato così la sua rete di relazioni e quindi di potere. Un maestro nel suo genere. Neanche Obama. Da imparare. Per cambiare.Aureo
Domenica donne in piazza: le nuove radical chic che si sdegnano o la nascita di una nuova coscienza civile delegata?
giovedì 10 febbraio 2011, 17.20.36 carademocrazia
Secondo la filosofa Luisa Muraro:«Ben vengano le manifestazioni, ma non esiste pensiero collettivo. Si pensa in prima persona o non si pensa».Non si va in piazza per conto di altri. La giornalista Maria Luisa Rodotà:" Non femminucce srtrumentalizzate" "un'amica - normale, non radical chic","Per me quella manifestazione non è quello, e non ha neanche ha le parole e le scarpette delle donne eccellenti che la promuovono". excusatio non petita, accusatio manifesta. Aureo
Le strade dell'inferno sono lastricate di buone intenzioni *
lunedì 7 febbraio 2011, 21.03.39 carademocrazia
Qualche volta le buone intenzioni finiscono a combinare più danni che altro. Per esempio, il DURC,"Documento unico di regolarità contributiva" serve per controllare che i fornitori della pubblica amministrazione siano in regola con il pagamento dei contributi previdenziali. Sembrerebbe un'ottima idea, no? Invece va a finire che le imprese, in genere di piccola-media livello, che trattano molto con la Pubblica Aministrazione, ricevono in ritardo i pagamenti da questa e quindi devono indebitarsi con le banche e ritardare i pagamenti dei contributi previdenziali. A lungo andare, diventano morosi per l'INPS e quindi niente DURC, niente affari con la PA, tanto da fallire o quasi. Meglio lavorare in nero. Bene, no? Comunque, per la felicità dei dipendenti pubblici, sono in arrivo anche altre belle novità:il CUP; il RUG, il CIG. Boh! Aureo* Le varianti? Ma in laboratorio funzionava.oppure : pezo el tacon che el buso.
Cosa vuoi fare da grande? Il politico siciliano.
lunedì 7 febbraio 2011, 13.24.22 carademocrazia
I consiglieri regionali del FVG guadagnano la metà di quelli siciliani . Italia unita, ma non ancora unità.
D'Alema, l'ultimo giorno da comunista
sabato 5 febbraio 2011, 12.29.36 carademocrazia
Così fan tutti. Forse, ma saperlo, fa capire molto del personaggio e di alcuni avvenimenti della triste storia del centrosinistra italiano. E fa un po' male.
Papi, paperi, papere e autogol. La patrimoniale
mercoledì 2 febbraio 2011, 17.02.47 carademocrazia
Funziona sempre: quando si è in difficoltà in una discussione, cambiare discorso. Papi lo fa e se la cava spesso da solo. Qualche volta gli viene in aiuto l'opposizione. Ora lo fanno Amato, Ichino, Veltroni, con l'approvazione di Bersani ("il Nobel a chi trova differenze tra me e Veltroni"), parlando di patrimoniale o simile per risanare il debito pubblico, frutto di errori bipartisan, non solo colpa di evasori e speculatori. Più papera (sembrava una proposta facile, con tutto il tempo per scegliere la presa migliore) che autogol (nella fretta fai la prima cosa che capita). Messa così, giusto o sbagliato che sia, chi dovrebbe pagarla (30% della popolazione), non voterà sicuramente chi la propone (il PD), prima delle elezioni, ma chi vi si oppone (Papi&co).
Le donne dicono Basta
lunedì 31 gennaio 2011, 20.58.51 carademocrazia
Le donne dicono basta. Gli uomini invece più pilu per tutti? Io sarei in (di) genere bipartisan, su questo tema.Per i deputati del Pdl, Berlusconi chiamò la questura di Milano non per fare un favore personale alla minorenne marocchina, ma per proteggere le relazioni tra l'Italia e l'Egitto che potevano essere compromesse dall'arresto della nipote di Mubarak! Pura comicità alla Emilio Fede. Dopo lo sdegno però, deve venire la politica con le sue proposte. Magari le facciano mettendosi d'accordo prima, senza andare in TV per parlare a suocera perché nuora intenda, vedi D'Alema, che pare nessuno consideri a parte i media, che gli danno spazio perché provoca sempre una risposta a mo' di pernacchia da parte di qualcuno. Così monta la polemica e i giornali hanno qualcosa su cui scrivere. Ma nulla cambia. Aureo
Se telefonando
lunedì 31 gennaio 2011, 20.20.24 carademocrazia
Ugo Furlan
Contano di più i valori o una seria proposta seriosa? Cosa chiede la gente al PD
giovedì 27 gennaio 2011, 17.19.11 carademocrazia
I sondaggi ci dicono che il 40-50 %degli elettori sono indecisi o preferiscono astenersi. Napoli, poi...Un problema per il centrosinistra? Per qualcuno che ritiene di dover essere eletto no, tanto i posti restano sempre gli stessi. Ma i sondaggi quanto ci aiutano a capire quello che pensano gli elettori? Abbastanza, ma non sempre consentono, magari a chi come me non ne è un espertono, di capire i veri determinanti del voto e le emozioni che ne sono alla base, spesso in modo fondamentale. Infatti le solite domande:“cosa credi sia importante?”…Lavoro, salute, ambiente, sicurezza, buon funzionamento della pubblica amministrazione vanno bene quasi a tutti, anche a destra. Molti sono ancora abituati a pensare all’elettore come un componente di quei 4 gruppi (destra, centro-sinistra, PCI, extraparlamentari di sinistra) che si sono fronteggiati nel secolo scorso. Il voto era dato per “appartenenza” ad un’area e, a sinistra, sulla base di più o meno approfondite letture colte, il che oramai vale solo per pochi. Ho sentito spesso usare espressioni che si riteneva dovessero essere centrali della nostra azione politica, che cambiavano nel corso del tempo, ma che dimostravano la loro inconsistenza nella lettura della società attuale, per affrontarne realisticamente i problemi. Partendo da “ è una vergogna; sono indignata/o; facciamo qualcosa; non è giusto; tu non capisci, ti spiego io ( questa me la sono sentita spesso)”, siamo arrivati a “bisogna parlare con la gente”. Nessuno di questi ci ha però consentito di farci capire e “approvare” da tanti nostri potenziali elettori, che continuiamo a perdere. Io, da tempo, cerco di riflettere e confrontarmi con varie persone su questi due punti:1) “Cosa ci chiede la gente? Perché dovrebbero votarci?”e 2) “Perché ci si iscrive al PD?”. Provo a farvi una sintesi delle conclusioni a cui sono giunto.1) Le persone decidono di votare un partito, perché così possono delegare la soluzioni di problemi troppo grandi per il singolo. Lo scelgono in base ad alcuni determinanti che lo legano al partito prescelto.al di là di alcune carenze dello stesso (vedi Berlusconi votato da molte persone “serie”).La prima scelta avviene in base ai valori (per noi soprattutto uguaglianza, solidarietà, giustizia sociale) ritenuti comuni, che consentono di sperare che l’intervento sui problemi attuali e futuri, talora tecnici o tanto complessi da non poter essere pienamente compresi, avvenga sulla base di tali presupposti ben evidenti. Questo è possibile se c’è la fiducia e un certo grado di identificazione col candidato tanto da consentire un mandato al proprio rappresentante per creare le condizioni per un futuro migliore. Infatti, l’elettore tiene in considerazioni più la capacità che ha un candidato di prospettare/far sognare il futuro (le promesse elettorali) che l’elenco dei meriti passati (spesso la buona amministrazione, che tra l’altro scalda poco i cuori). C’è senz’altro anche lo spazio per l’interesse personale (ma quasi sempre legato ai valori), anche se nell’elettore di centrosinistra questo conta meno rispetto a quello di centrodestra. Programmi, risposte a problemi tecnici sono importantissimi, ma contano poco se non c’è la condivisione sui punti precedenti. 2) Passione, interesse, ambizione, senso di giustizia sociale… tante sono le motivazioni che spingono uno entrare nel PD e spesso uno non riesce a chiarirle neanche a se stesso. Noto però che abbiamo in molti in comune la voglia di partecipare. Non quella del ragazza/o del ciclostile, buono solo per il volantinaggio, ma quella che consente di portare la propria esperienza di vita e professionale, piccola o grande che sia, dal basso in alto, ai nostri rappresentanti e fuori dal partito, verso la società. Qualunque rifiuto al lavoro di gruppo dà alla fine la sensazione che uno lavori più per sé, anche se legittimamente, che per gli altri. Questo viene visto da qualcuno forse come un’ingenuità. Ma essere un gruppo appartiene alla nostra storia, mentre non lo è l’individualismo. Se riusciamo a coniugare partecipazione vera con la capacità di dare risposte a quello che ci chiede effettivamente l’elettore, magari traducendo in una proposta politica alta quelle domande e affermazioni che possono apparire troppo semplici o addirittura insignificanti, potremo trovare consensi nuovi o quelli dati per persi. Altrimenti " Vedi Napoli e poi...". Aureo
Ultimi sondaggi e i nuovi determinanti del voto.
giovedì 27 gennaio 2011, 17.03.56 carademocrazia
La novità non è il PD in discesa quasi costante, ora al 23% (minimo storico, per il quale forse pesa la scelta per il SI di Mirafiori), senza riuscire a raccogliere consensi mentre il PdL scende al 29%, ma l’alta percentuale degli indecisi e astenuti: dal 40 al 50%, a seconda dei vari sondaggisti.Veltroni (ma è andato poi in Africa?), a Torino fa un discorso da candidato segretario, che Bersani approva, ma Fassina, il suo esperto di economia, smonta pezzo per pezzo. Parla inoltre di un 42 % di potenziali elettori per il PD. Ne mancano 19%, mica noccioline. Ma qualcuno in casa PD si chiede mai cosa pensano tutti questi delusi? Non basta più parlare con la gente, magari senza ascoltare.La fase elettore della politica è cambiata, partendo dall’ideologia, passando per la neutra buona amministrazione, poi i testimonial (Illy, Soru, gli imprenditori buoni che garantivano la transizione liberale del PCI) per arrivare alla spettacolarizzazione e alla comunicazione: non conta quello che dici, ma come lo dici Che dica o (non) faccia, il PD non piace. Un PD verso la vecchiaia? Se si va avanti così, probabilmente sì, ma senza incentivare la rottamazione degli eterni dirigenti. Resta ancora la possibilità, fare lo sforzo di rispondere ad alcune domande, tra cui: “Cosa ci chiede la gente? Perché dovrebbero votarci?”e 2) “Perché ci si iscrive al PD?”. Potrebbe servire per capire il proprio elettorato e cosa fare per riconquistarlo. Aureo
Trieste, città di anziani, ma non per anziani
domenica 23 gennaio 2011, 16.37.06 carademocrazia
Parcheggio davanti al Dante. Esco dall’auto con grande difficoltà, facendo qualche contorsione. Lo spazio tra le strisce blu è ridotto. Disabili, sovrappeso e obesi non possono parcheggiare là, resterebbero chiusi in macchina. El tram de Opcina, gloria locale, tanto caro (in ogni senso, rappresenta il 20% del deficit totale dell’azienda trasporti locale) ai turisti e ai triestini, non può essere utilizzato da tanti disabili per il predellino più alto del dovuto. Molti anziani vivono in case senza ascensore, cosicché la loro ridotta motilità li obbliga a stare quasi sempre a casa, in solitudine. Trieste città di anziani, ma non per anziani. Aureo
Berlusconi, un Grande.
domenica 23 gennaio 2011, 15.06.37 carademocrazia
Da Teresa. Ecco perché Belusconi è un Grande. E noi sempre a ritenerlo un nano banalotto. Così ci ha fregato tutti, suoi elettori e suoi avversari. Aureo
La DC era di sinistra.
domenica 23 gennaio 2011, 10.18.53 carademocrazia
Scuola e sanità pubblica, grande attenzione alle fatiche del lavoro (allora si poteva andar in pensione dopo 20 anni di lavoro), forte intervento dello Stato nel mondo dell'economia ( le Partecipazioni Statali). Più di sinistra di così...Italiani ingrati, quindi? O volevano provare l'ebbrezza del liberismo? Aureo
Francesco Russo nuovo segretario PD di Trieste
martedì 18 gennaio 2011, 15.09.00 carademocrazia
Poco fa Francesco Russo è stata eletto nuovo segretario PD di Trieste, col 99% dei voti e un'astensione, la sua. Una compatezza per dare un segno alla campagna elettorale di Cosolini: uniti per unire la città, che ne ha bisogno.Ha fatto un discorso da democratico doc, come molti spererebbero sia il PD, non da ex qualcosa, con uno stile un po' diverso da tanti che si rivolgono prevalentemente ai partiti, quelli alleati e quelli avversari. Ha parlato pensando alla politica, come strumento per migliorare la vita delle persone, indicando già una direzione per quello che sarà il suo stile di lavoro: valorizzare la politica per servire le persone. Ha parlato di un partito che pensa al futuro, senza rimpianti per il passato, quasi una novità, sicuramente positiva. Buon lavoro, Francesco. Aureo
Berlusconi e il vecchio preside
lunedì 17 gennaio 2011, 21.17.37 carademocrazia
Franco vede in modo diverso dal solito il rapporto tra Berlusconi e le minorenni. Molto più efficace.
Ronaldinho e Marchionne: a chi tagliereste lo stipendio?
domenica 16 gennaio 2011, 18.11.27 carademocrazia
Ronaldinho, scaricato dal MIlan viste le sue modeste prestazioni sportive, passa al Flamengo, dove guadagnerà 45 milioni di euro in 4 anni, tra stipendio e sponsor, una cifra record per il Brasile, normale per l'Italia per tanti calciatori di vertice. Per esempio Amauri e Toni, oramai quasi due brocchi, portano a casa 4 milioni € l'anno dalla Juve, solo di stipendio. 20 anni fa, Romiti, AD della Fiat, guadagnava meno di certi suoi dipendenti, i calciatori della Juve. Nessuno si è mai scandalizzato degli stipendi dei calciatori, che sono in parte derivanti da soldi pubblici. Inutile quindi scandalizzarsi dei guadagni di Marchionne, che non sono il vero problema del contratto di Mirafiori, anche se non è da sottovalutare l'allargamento della forbice tra gli stipendi più basi e quelli del vertice. Ora dopo il voto, una breve pausa di riflessione e si spera che intervengano anche i partiti e il governo per una politica industriale e del lavoro, che non può essere lasciata in mano a Marchionne e ai 5000 dipendenti Fiat. Il PD, per esempio, potrebbe trovare un po' di tempo per produrre qualcosa, staccandosi per un po' dai problemi delle primarie, delle alleanze con chi non vuole essere alleato e dalla crisi di emarginazione che attanaglia Veltroni. Aureo
Passa il SI a Mirafiori. Votano SI gli impiegati per imporre il contratto agli operai
sabato 15 gennaio 2011, 17.47.09 carademocrazia
Barbarie, ricatto, condanna penale di tipo nazista, in strada per uccidere!!! Uccidere il potere!!!( quest’ultima, poi..). Queste sono alcune reazioni all’atteggiamento della FIAT sul contratto di Mirafiori, che non aiutano certo il dialogo tra le parti, che è sempre più indispensabile a tutti e due. Ma quali sono i punti principali dell’accordo? (vedi sotto) Certamente non saranno 10 minuti in più che faranno vendere più auto, ma c'è un disagio per chi lavora, sicuramente: gabinetto, andata e ritorno in 10 minuti, non un minuto in più. Questa proprio è incomprensibile se non la volontà di mostrare, inutilmente, il pugno di ferro, con un aforte pressione psicologica sui lavoratori, presente già prima di questo contratto. Ma stimolare la riduzione dell’assenteismo a livello del fisiologico 5% non è barbarie, visto che ora è all’8%. Altro problema è la durezza del lavoro in fabbrica, ma qui 10 o 15 minuti di pausa incidono poco. È pesante anche con 15. Certo è che un'impresa produce di più e meglio con il coinvolgimento dei lavoratori e non con il dirigismo e questo Marchionne dovrebbe saperlo. Ora si apre la fase più difficile, che doveva essere fatta prima: una buona politica industriale e del lavoro. Sarà difficile però visto il ritardo della politica, soprattutto con questo governo, ma anche con questa sinistra che non riesce a capire la globalizzazione. AureoI punti del contratto PAUSE Passano da 40 a 30 minuti. Saranno tre di 10 minuti ciascuna invece che due da 15 e una da 10 minuti. I dieci minuti che si lavorano in più saranno retribuiti (32,47 euro al mese).MENSA La mezz'ora per la mensa resterà collocata all'interno del turno. Si ridiscuterà quando la fabbrica andrà a regime (nel 2012) la possibilità di spostarla a fine turno.ASSENTEISMO Dal luglio 2011 se non si sarà raggiunto un livello di assenteismo inferiore al 6% medio (ora è all'8%) i dipendenti che si assenteranno per malattie brevi (non oltre i 5 giorni) a ridosso delle feste, delle ferie o del riposo settimanale per più di due volte in un anno non avranno pagato il primo giorno di malattia. Dal 2012 se l'assenteismo non sarà sceso sotto il 4% i giorni di malattia non pagati saranno i primi due (l'Inps infatti paga solo dal quarto giorno mentre i primi tre sono a carico dell'azienda come prevede il ccnl).CASSA INTEGRAZIONE Si chiederà la cassa integrazione straordinaria per tutto il personale dal 14 febbraio 2011 (quando finirà l'ordinaria) per la durata di un anno.TURNI a regime si lavorerà su 18 turni (tre turni al giorno su sei giorni) con una settimana di sei giorni lavorativi e la successiva di quattro giorni. Il 18esimo turno sarà retribuito con la maggiorazione dello straordinario. Gli addetti alla manutenzione e alla centrale vernici lavoreranno su 21 turni (sette giorni su sette), mentre per i dipendenti addetti al turno centrale (quadri, impiegati e operai) l'orario sarà dalle 8 alle 17 con un'ora di pausa non retribuita. Con l'aumento dei turni si avranno circa 3.500 euro lordi annui in più.
I due polli di Renzo: i NO e i SI a Marchionne
giovedì 13 gennaio 2011, 17.10.02 carademocrazia
Com'era inevitabile, l'accordo di Mirafiori, più che le scelte di fine vita e le coppie di fatto, fa esplodere i contrasti all'interno del PD, tra schieramenti e tra singoli, su questioni mai interamente affrontate, come il modello di società e il lavoro. Non è solo una scelta di campo tra NO o SI all'accordo, ma, secondo alcuni duellanti, tra barbarie e civiltà. Secondo Ichino i contratti in deroga sono già in vigore in Italia e sono molto peggio di quello per Mirafiori. Quindi perché questo scontro? Per il timore che questo tipo di contratto si estenda alle altre imprese e susseguente incapacità di mediazione e di proporsi come interlocutori dell'impresa, del padronato come si diceva una volta? O per l'antico vezzo di ragionar da intellettuali, ma senza capire la gran parte dei comuni mortali, che prima pensano al sodo, poi ai diritti futuribili? Certo che prima viene il lavoro, ma questo non significa rinunciare ai propri diritti, che è possibile quando si accettano i propri doveri, in un dinamico confronto. Per questo servono i sindacati, purché non rinuncino alla negoziazione. Andando avanti così, finiremo come i due polli di Renzo. Aureo
La società di sinistra
mercoledì 12 gennaio 2011, 16.37.07 carademocrazia
Pier Aldo Rovatti, sul Piccolo, spiega "Cosa significa essere di sinistra"; una sua definizione bella, poetica quasi, ma poco politica.Ho provato, per puro spirito olimpico (difficile cimentarsi con tale pezzo da 90 della filosofia) a rilevarne alcuni punti deboli, soprattutto per stimolare una ripartenza dalle basi di una sinistra sempre più confusa e velleitaria (si può dire?), soprattutto sulla sua identità,Vedete voi cosa vi sembra. Almeno è abbastanza sintetica...
Pier Aldo Rovatti interviene molto opportunamente sul Piccolo del 7 gennaio, fornendo la sua versione di «Che cosa significa essere di sinistra», in un momento nel quale chi si definisce tale, lo fa spesso in modo confuso e di parte, tanto da rendere poco chiari metodi e obiettivi per arrivare a una realizzazione della sinistra stessa (o centrosinistra che è praticamente lo stesso), caratterizzata da tante anime, spesso in contrapposizione formale e sostanziale.Si sofferma però, probabilmente per il poco spazio a disposizione, prevalentemente su una definizione, che lascia intravedere un ruolo di governo fondamentale della sinistra stessa nella società attuale, senza però spiegare perché sia importante e come realizzare compiutamente, o almeno parzialmente, una società di sinistra. Infatti la carenza attuale di un chiaro modello di società di sinistra porta molti a accentuare forme di narcisismo o di egoismo (io voglio i benefici che offre la sinistra, ma non mi interessa impegnarmi per estenderli al resto della società), che snaturano le caratteristiche ideali di questo modello.Con tale limite, si darebbe voce a chi critica o si oppone alla sinistra in quanto utopistica e incapace di governare, utile solamente a criticare il liberismo, o capitalismo come si voglia definirlo, più sfrenato.Una società di sinistra, o meglio, fortemente caratterizzata dalla sinistra, deve basarsi, oltre che sull’uguaglianza, ben diversa dall’omologazione, come rileva giustamente Rovatti, sulla solidarietà, che è però in scarso equilibrio con l’innato egoismo umano, più caratteristico della destra. È pensabile quindi parlare di sinistra senza fare riferimento all’economia, alla scelta tra mercato libero o controllato dallo Stato?O nel caso cui fa riferimento Rovatti, al nuovo contratto della Fiat, duro ma utile e quindi migliorabile, oppure duro, autoritario e basta? Non basta fare riferimento all’uguaglianza per trovare una soluzione accettabile dalle parti in contrapposizione. Probabilmente la sinistra ha bisogno di una nuova definizione per essere ancora attuale.Abbiamo bisogno di un’economia dinamica, che può realizzarsi attraverso varie opportunità di sviluppo responsabile, senza la quale saremmo abbastanza uguali, ma più poveri. Aureo Muzzi
Sicurezza dei cittadini e crisi delle imprese
lunedì 10 gennaio 2011, 20.38.15 carademocrazia
A Trieste, pescatori (quei pochi che restano, nessuno vuol far più questo mestiere) in cassa integrazione a causa dei troppi controlli sul pescato; ristoranti del Carso in crisi a causa dell'etilometro (e dei consumi ridotti per la crisi). Tutela dei cittadini, certo, ma anche difficoltà delle piccole imprese a stare al passo con i tempi. Figuriamoci la Fiat e le altre imprese italiane che si devono confrontare nel mercato globale con chi non ha nessuna tutela dei cittadini e dei lavoratori. Marchionne, che abbia ragione o torto, ci obbliga a far uscire la testa dalla sabbia. Ma forse quando questa ha una bella temperatura, è piacevole starci dentro. Aureo
Già morto il futuro papa nero del PD
giovedì 6 gennaio 2011, 12.33.09 carademocrazia
Mentre alcuni del PD discutono di alleanze con alleati riottosi alquanto e di primarie all’interno (con scarsa partecipazione, vista l’importanza per il partito stesso, sottovalutando anche le perplessità sulle stesse di Sartori), fuori la tempesta. Marchionne (da alcuni, tempo fa, invocato come futuro leader del PD, "il papa nero"), forse bluffa, ma vince il confronto con i sindacati UIL, CISL e altri: meno diritti sindacali, in cambio di investimenti nella Fiat, qualche soldino in più in busta paga, limiti al potere di veto sindacale. La CGIL madre considera il tutto inaccettabile, ma pronta a discutere. La Fiom_CGIL sull’Aventino, dura e pura. La sinistra in panne. Il segretario del PD (Bersani, per chi non lo conoscesse), quasi reticente, mente vari esponenti del PD e dell’area (che poi all’elettore sono la stessa cosa) assumono posizioni diverse, contrastanti e non sempre chiare al comune lettore.
Fa bene Lucia Annunziata a parlare si sinistra impreparata; se non bocciata, speriamo rimandata. Ma ora non c’è.Su questo tema, più che sulle primarie e sulla scarsa empatia tra laici e cattolici, si il futuro della sinistra in Italia, sul rapporto tra lavoro, economia, globalizzazione e la vita quotidiana delle persone, tra diritti e obblighi, tra partecipazione e menefreghismo, tra sviluppo sostenibile e arretramento. Per affrontare questi temi, il PD dovrebbe sapere però chi è, cosa vuole e perché. Di questi tempi troppo difficile? Può darsi, se si resta in panne, ma dopo non si potrà dare la colpa a Berlusconi e alle sue gnocche. Aureo
Auguri sovversivi
sabato 25 dicembre 2010, 21.59.44 carademocrazia
Buon Natale! Aureo
Protestando, seduti a terra. In piazza e in corteo.
lunedì 20 dicembre 2010, 20.35.08 carademocrazia
Giunti a questo punto, non basta ricordare che i sindacati e i partiti hanno organizzato manifestazioni e cortei con centinaia di migliaia di partecipanti, senza violenza alcuna. Se continuano quelle attuali, non c’è buona ragione che tenga: un regalo grosso al centrodestra di Berlusconi e l’avvitamento su se stessa della protesta giovane. Oggi su RRai3 ho sentito questa proposta: se la polizia alza i manganelli e carica, i manifestanti si siedano per terra, per tutta la durata della manifestazione, tanto da isolare i facinorosi e violenti che, per fare danni e provocazioni, devono muoversi. Già vista da altre parti, ha funzionato sia dal lato delle ragioni della protesta sia da quello della non violenza. Aureo
Bersani Col 3° polo, a costo(?) di limitare le primarie"
sabato 18 dicembre 2010, 13.04.04 carademocrazia
Bersani non pensa più ad andar sui tetti. Vuole allearsi con Terzo Polo, ma Fini non ci sta.Ovviamente, lui vuole portare via voti a Berlsuconi da destra. Bersani, Bersani... Mica dobbiamo sperare che venga fuori il leader dai giovani che vanno in piazza?Grillo tace, e questo è un bene. Altrimenti non ci resta che Montezemolo con i suoi " benpensanti ed educati". Meglio degli estremisti dei 3 Poli? Al peggio non c'è mai fine. Aureo
La rabbia giovane
venerdì 17 dicembre 2010, 19.07.55 carademocrazia
Rabbia non può essere uguale a violenza ma questo è quello che potrà succedere se ai giovani che protestano per il loro futuro non verrà offerta una proposta e un'alternativa a questo governo degli affari (loro). Non basta andar sui tetti con gli studenti. Magari la prossima volta si mettono a ballare in girotondo e Bersani li segue...Aureo
La fiducia a Berlusconi
martedì 14 dicembre 2010, 22.43.59 carademocrazia
Neanche della fiducia ci si può fidare oramai!
Primarie a Trieste. Vince Cosolini
lunedì 13 dicembre 2010, 8.43.02 carademocrazia
Risultati delle primarie del centrosinistra per il Sindaco 2011 a Trieste.Vince Roby Cosolini con il 56%, votanti 4.380 ( la metà rispetto a quelle di Prodi). Rallenta l'effetto Pisapia- Vendola (Marino Andolina al 35%). Ora bisogna esserci tra la gente. Aureo Muzzi
Riforma universitaria e giovani
sabato 11 dicembre 2010, 19.35.53 carademocrazia
Così Sartori sulla riforma universitaria. Tutto il Corriere sulla stessa linea, mentra Bersani va col sigaro sui tetti a trovare gli universitari. Siccome Bersani non ne fa una giusta sul piano della comunicazione, stai a vedere che hanno ragione gli editorialisti del Corriere? Aureo Muzzi
Domenica primarie
sabato 11 dicembre 2010, 19.27.11 carademocrazia
Domani le primarie del centro sinistra a Trieste. Stanno assumento sempre più un significato diverse da quelle doc degli USA, dove gli elettori che si iscrivono ad un apposito registro votano i candidati del partito ( leggero alquanto come struttura) per le varie elezioni alle cariche pubbliche. Non è prevista quindi la possibilità di votare nell'ambito di una coalizione ( che negli States non esiste) e neanche quella di votare per la carica di segretario di un partito, come in Italia. Qua si vuole "democratizzare" e rivitalizzare con le primarie partiti in diffiicoltà con i propri elettori, che è diverso da scegliere il più adatto ( più che il migliore) per una carica. Per il momento gli elettori del centrosinistra stanno scegliendo più per i primo motivo che per il secondo. Mi auguro che domani a Trieste si voti per la stessa persona per tutti e due i motivi. Io voterò Roberto Cosolini. Aureo Muzzi
Mancheranno medici, anche se basterebbe poco per risolvere il problema
lunedì 6 dicembre 2010, 20.58.30 carademocrazia
Anni fa, in Italia, c'erano troppi medici, ma tra poco saranno insufficienti, anche se c'è chi propone delle soluzioni ma senza successo. In ospedale tutti i futuri e attuali pensionati mi dicono che sarebbero rimasti volentieri, ma la pressione per far fare bella figura a taluni è talmente alta, da mettere in secondo piano la passione per il nostro lavoro. Più stress che fatica, meno tempo per i pazienti, più per le carte, tutto è dovuto a tutti, in nome della "missione" del medico, che non è tale, essendo una professione.In molti ci siamo impegnati per rifiutare l'attività privata del medico pubblico, talora mascherata in vario modo, al fine di potenziare la sanità pubblica, l'unica che coniughi solidarietà e efficienza, con costi sopportabili per un Paese come il nostro. Ma non basta. Sta vincendo il perfezionismo medico, talora richiesto da molti, sulla centralità del paziente, l'illusione della medicina privata, qualche volta l'apparenza e l'appartenenza alle cordate, al sud talvolta anche malavitose. Per fortuna che nella mia regione e nella mia città, Trieste, il livello della sanità è alto, al livello dei Paesi più avanzati, per merito di molti, a vari livelli. Ma è una magra soddisfazione, perché si potrebbe fare meglio in Italia, con costi minori e soddisfazione per il proprio lavoro da parte dei professionisti della sanità. Ma ci vogliono tre cose difficili da trovare sul mercato oggigiorno: cultura sanitaria, cultura generale e cultura sociale. Aureo Muzzi
Civati e Renzi, il nuovo sito
sabato 4 dicembre 2010, 17.11.53 carademocrazia
PROSSIMA FERMATA ITALIA il sito dei promotori dell'incontro fiorentio (4-6 novembre): insomma dei rottamatori. Parola forse un po' infelice perché considerata ingenerosa dai rottamandi (gli eterni dirigenti del PD, anche dopo tante sconfitte), ma almeno efficace nel chiarire l'obiettivo: bisogna rottamare ciò che non funziona più (gli eterni...), anche se si è, qualche volta, affezionati, come la vecchia auto. Un nuovo sito per una nuova politica, per giovani e per vecchi, per donne e per uomini, praticamente una rivoluzione per qualche dinosauro. Aureo
La (s)campagna del PD per acquistare credibilità
giovedì 2 dicembre 2010, 9.09.13 carademocrazia
#L'emendamento proposto da Tabacci: destinare una quota dei fondi per il finanziamento dei partiti a favore delle politiche universitarie . 42 deputati PD votano ... guardate come
Civati lunedì a Trieste
sabato 27 novembre 2010, 17.37.10 carademocrazia
Da non perdere! Civati sta mostrando come il PD possa essere un partito nuovo e moderno. Dentro tutti non sono proprio contenti di lui, che piace a chi vuole il cambiamento. Un gattopardo? Neanche per idea, anzi! Roberto Cosolini ha scelto la persona giusta per cominciare il suo viaggio. Un bellissimo segnale 29 novembre 2010 Eppinger Caffè via Dante 2, Trieste ore 19.00PIPPO CIVATI consigliere regionale in LombardiaROBERTO COSOLINI candidato sindaco alle primarie per il partito democraticoPROSSIMA FERMATA TRIESTE
Un Papa nero per i progressisti? Meglio un filosofo
sabato 27 novembre 2010, 16.19.09 carademocrazia
Quando chiedo :"Cos'è la sinistra?" ottengo le risposte più varie, in genere poco convincenti. Idem quando chiedo:"Perché sei di sinistra?". Ancora più confuso quando chiedo da che cosa nasce questa scelta. Ho limpressione che molti scelgano senza capire cosa scelgono, anche quando vivono (pochi) in coerenza con scelte politiche impegnative. Forse abbiamo bisogno di più cultura? Non certo quella generica dello spettacolo. Comincerei dai filosofi: Hobbes e Locke. Aureo
La chiarezza del quadro politico a sinistra
sabato 27 novembre 2010, 12.52.20 carademocrazia
MONTEZEMOLO: “ Il PD è tornato ad essere come i DS.”La sinistra”… è andata sui tetti, ma non ha espresso una cultura alternativa.” Bonomi (sociologo)su Montezemolo…”prevale l’economia delle relazioni “ e non quella del mercato. PROFUMO ( che ha difeso la sua buonuscita di 40 milioni di euro) critica il centrosinistra:”solo slogan di una semplicità e povertà devastanti”.BERSANI: sulla narrazione di Vendola:” de te fabula narratur, favola appunto. Noi dobbiamo avere la nostra cifra(?)”. “ Di là hanno capito (?) che il berlusconismo non funziona e non vorrei che di qua pensassimo che adesso tocca a noi giocarci quella carta (?) .”” Noi non siamo un gruppo da Transatlantico ma da emiciclo e da territorio “(?). Poi, cortesemente, anticipa il discorso per non sovrapporsi all’appuntamento veltroniano (mentre con Civati-Renzi aveva sovrapposto l’incontro dei segretari di circolo).VELTRONI e i suoi Modemcon . Lancia il PD pride.” “…ritrovare l’ispirazione del Lingotto”. Preoccupati che ritorni il PDS/DS.Chiamparino:” Va bene salire sul tetto (Bersani), ma il problema è andare a dire quello che pensiamo noi, cosa che non facciamo”. .FIORONI.(Circolano sondaggi che danno il PD tra 23,8 e 24,2.). “ Se si perdono le lezioni e le primarie, non vanno cambiati gli strumenti o i progetti, ma la linea politica e gli uomini che la perseguono”. Applausi dalla platea. Da Il Corriere e La Repubblica di oggi
Avanspettacolo della politica
mercoledì 24 novembre 2010, 20.03.40 carademocrazia
Franco mi invia questo suo articolo. Altro che teatrino della politica, ormai siamo all’avanspettacolo. Anche la promessa primordiale fatta da Berlusconi, quella di liberarci dalla politica politicante, è stata tradita, mentre i resti di quella che é stata la più ampia maggioranza parlamentare della storia repubblicana sembra risalire in disordine “le valli che aveva disceso con orgogliosa sicurezza”. Ricordate? Due anni fa, dopo aver vinto alla grande le elezioni ed aver indetto il primo Consiglio dei ministri nella Reggia di Caserta, Silvio Berlusconi aveva promesso la rapida soluzione del disastro dei rifiuti a Napoli. Adesso, le stesse terribili immagini invadono i teleschermi nazionali ed internazionali e l’Unione europea, con rammarico e stupore, afferma che “nulla è cambiato dopo due anni”. Evidentemente, dopo che il principale responsabile di allora, il governatore Bassolino, è stato cacciato e il sindaco Jervolino è più inutile che mai, anche il presidente Berlusconi, che due anni fa aveva annunciato il miracolo e che appena un mese fa (28 ottobre 2010) aveva profetizzato con sicurezza “entro tre giorni non ci saranno rifiuti a Napoli”, si è un po’ distratto.Risultato: l’immagine dell’Italia e di chi la governa, salvo brevi parentesi, da quasi 10 anni, non ispira certo quell’ottimismo che era diventato un mantra governativo quasi obbligatorio.Vediamo scorrere montagne di rifiuti, crolli di antiche dimore archeologiche, il blasfemo recupero kitch che rimette un pene fasullo a una preziosa statua di Marte, baruffe tra correnti della ex maggioranza (che per violenza e volgarità fanno impallidire quelle abituali nel centrosinistra), ministri che vanno e vengono, intere regioni alluvionate per piogge autunnali un po’ più intense, mentre un problema serissimo, come il rapporto tra camorra, politica e rifiuti in Campania, sollevato dal ministro Carfagna, viene ridotto a una scenata di gelosia. E cosa fa il Governo? invece di affrontare seriamente i mille problemi che ci assillano (lavoro, scuola, ricerca, cultura, impresa, burocrazia, tasse), manda avanti qualche furbetto che cincischia sullo scioglimento di una sola Camera del Parlamento per aggrapparsi a una legislatura ormai allo sbando. Eppure, sarebbe inutile e dannoso tornare a votare con questa legge elettorale “porcata”, che non ha impedito questo disastro ed ha anzi favorito il “mercato delle vacche” in un Parlamento che è stato nominato più che eletto. I sondaggi, per quello che valgono, dicono che l’attuale ex maggioranza potrebbe vincere di nuovo, anche se è minoranza. I sondaggi, per quello che valgono, dicono che l’opposizione, nonostante la crisi della ex maggioranza, perde quasi altrettanti consensi, e sull’argomento riesce solo a balbettare (e così perde altri consensi). Certo, questo Governo mette orgogliosamente in fila i suoi risultati: ha superato la crisi –afferma- meglio di altri paesi ed ha dato colpi durissimi alla criminalità organizzata. Forse il Governo ha le sue ragioni, ma probabilmente sono state le famiglie, sempre più povere e lasciate sole da tutti i governi, a reggere il peso maggiore della crisi, ed è più che probabile che siano state la magistratura, violentemente e costantemente denigrata, e le forze dell’ordine, che si sono sentite “pugnalate alle spalle”, a svolgere, nonostante tutto, il loro difficile e coraggioso lavoro al servizio dello stato (di tutti noi).Intanto il teatrino della politica continua, magari con gli elenchi un po’ stucchevoli di Fini, Bersani, Vendola e Maroni. Certo, per una volta la politica in televisione è stata migliore della politica da avanspettacolo che stiamo vedendo in Parlamento, ma se non ci sarà una svolta e un’impennata d’orgoglio, siamo destinati a una politica a luci rosse, con un folto pubblico pronto ad accorrere e a ridacchiare. E così sarà, se vi pare.Franco Del Campo www.francodelcampo.it
Scippo del governo al 5permille
lunedì 22 novembre 2010, 17.46.00 carademocrazia
Il governo ha ridotto il fondo del 5 xmille a 250 milioni il che significa che se anche gli italianidestinassero tutto il lotro 5per mille alle associazioni di volontariato, il governo metterebbe al massimo solo 100 milioni, il 75% in meno dell'anno precedente. L'appello promosso nei giorni scorsi, insieme a tante altre organizzazioni, è aperto alla sottoscrizione dei cittadini! E' possibile firmare qui:IO NON CI STOhttp://www.iononcisto.org/ ( Notizia inviatami da Margherita) .
Crisi a chi?
mercoledì 17 novembre 2010, 12.09.01 carademocrazia
Se il PdL non ride, il PD piange. Ma anche no. Ognuno presenta quindi la sua ricetta, ma un dato è assodato: se i dirigenti vecchi impongono il loro candidato, il PD perde; se si va alla primarie, vince un altro. Cosa farebbe chiunque, ma non loro? Si chiederebbe il perché e cercherebbe una soluzione. MI sembra che la prima ipotesi non venga alla luce, mentre per la seconda gradirebbero la grande ammucchiata (PD con Fini e Casini, Vendola e Di Pietro), che litigherebbe già prima di subito. Ma qualcuno capisce cosa ha in testa Bersani? Aureo Muzzi
Risolto il problema della monnezza a Napoli!
mercoledì 17 novembre 2010, 11.48.49 carademocrazia

Valori di destra e di sinistra
martedì 16 novembre 2010, 21.48.06 carademocrazia
Da Fazio “Vieni via con me” Fini e Bersani hanno presentato i valori della destra e della sinistraUno ha usato questi termini: solidali, volontariato, immigrati onesti, l’Italia, senso dello Stato e dell’etica politica, Stato efficiente ma non invadente, la patria, istituzioni, democrazia trasparente, uguaglianza,opportunità, merito, capacità.L’altro ha usato questi: poveri, mondo migliore, ingiustizia, mercato che funzioni, senza monopoli, la salute, l`istruzione, la sicurezza, lavoro, speculatore, operaio, artigiano, pensionato, insegnante eroe, scuola pubblica, deboli, condizione della donna, civiltà di un Paese, energia risparmiata, lasciare il pianeta meglio di come l`abbiamo trovato, sogno di un mondo in pace, senza odio e violenza, combattere contro la pena di morte, la tortura e ogni altra sopraffazione fisica o morale,combattere l`aggressività che ci abita dentro, Qui finisce il mio tempo, non certo il mio elencoDi chi ti senti più vicino? Chi è uno e chi è l'altro?http://www.unita.it/news/italia/105913/bersani_ecco_i_valori_di_sinistra http://www.unita.it/news/italia/105912/fini_ecco_i_valori_della_destra
Occupano la loro scuola perché ci tengono.
domenica 14 novembre 2010, 20.23.50 carademocrazia
Oggi sono andato all’Oberdan, dove era in corso un’affollata assemblea degli studenti occupanti il loro liceo, per capire cosa stia succedendo nelle scuole, forse anche per una certa nostalgia di quando si pensava che i giovani (studenti-operai uniti nella lotta!) avrebbero migliorato la società, che è migliorata per certi aspetti ma peggiorata per altri.Da tempo però il benessere economico ha mitigato la voglia di cambiare e il rifugio nel privato ha tranquillizzato molti. Le ragioni ideologiche di allora si sono perse per strada, anche per una certa inattuabilità e scarsa aderenza alla realtà. Ora però la crisi economica comincia a mordere, con prospettive per il futuro confuse, sicuramente non rosee. Mi sono chiesto come loro vivano tutto ciò.Ho parlato con alcuni di loro, per capire i motivi della loro protesta; sono stati molto disponibili e anche un po’curiosi. In effetti, non so quanti triestini si siano avvicinati a loro per conoscere meglio le ragioni della loro protesta. M (metto solo le iniziali) mi ha spiegato che rivendicano maggiori controlli sull’edilizia scolastica a cui partecipino gli studenti stessi. Ricordo che pochi anni fa sono caduti dei calcinacci dal soffitto durante l’ora di lezione, ma in generale le scuole a Trieste presentano un basso livello di manutenzione, evidentemente per mancanza di fondi. M rivendica poi per la scuola pubblica pari dignità rispetto a quella privata, che ha ricevuto sostanziali e maggiori investimenti. In effetti, aiuti finanziari alla scuola privata possono portare ad una situazione di disuguaglianza in quanto questi studenti, spesso provenienti da famiglie più abbienti, verrebbero favoriti nel loro percorso scolastico, per un duplice bonus: la loro condizione socioeconomica più favorevole e gli aiuti pubblici. Poi, al fine di prevenire l’insuccesso scolastico, chiedono che venga potenziata l’attività di sportello scolastico, che ha l’obiettivo di prevenire l’insuccesso scolastico e non venga ridimensionata come avviene ora.S. mi ha parlato del rapporto con i loro docenti: ottimo, riconoscono la necessità della protesta, senza però che ci sia un’interazione vera e propria. Hanno invitato, però, delle figure esterne come lo scrittore Pino Roveredo e il gruppo 1° marzo, sorto in difesa dei diritti dei migranti e dell’antirazzismo. Ho chiesto poi come mai abbiano pensato di occupare la scuola e non fare qualcos’altro, come i cortei o altri modi di manifestare il proprio dissenso che nascano dalla loro fantasia.” Per dare un segnale forte. Così tutti i giornali ne parlano”: questa è stata la risposta di alcuni di loro. La mia impressione è che vogliano essere protagonisti del loro presente, il miglior modo per esserlo domani. Tutto ciò rappresenta per loro un gran momento di formazione individuale e collettiva, spero non autarchica. Speremo ben. Aureo Muzzi
News da Trieste
sabato 13 novembre 2010, 20.18.15 carademocrazia
Tutti quelli channo a cuore Trieste si chiedono da tempo: ma perché non si fa nulla per il porto? Chi blocca tutto? Il presidente dell’Autorità portuale, in scadenza, Claudio Boniciolli si toglie un macigno dalla scarpa : va contro quella che ha definito «una cupola triestina che ha tentato di fare il possibile e l’impossibile affinché questa operazione (il controllo fino al 2032 di Trieste terminal passeggeri) non andasse in porto». Ieri sala Tripcovich piena per l'incontro della comunità San Martino al campo, di don Vatta. Cosa hanno in comune queste due notizie? Sono una fotografia di Trieste: un certo immobilismo (con nomi e cognomi da parte di Claudio Boniciolli, che non si è mai tirato indetro nel'affrontare i problemi) e tante persone con problemi, ma anche una comunità di volontari che si prende cura di loro. Intanto oggi c'era la presentazione della candidatura di Roberto Cosolini alle primarie del centro sinistra. sala piena ( e va be') ma tanto entusiasmo per Roberto. Questa è una buona notizia. Alle primarie, per Rifondazione Comunista, di presenterà Marino Andolina. Così il suo segretario:"...ormai non consideriamo più il Pd come una forza della sinistra triestina, ci limitiamo ad aderire alle primarie del centrosinistra, ma con una nostra proposta autonoma e alternativa». Dobbiamo anche ringraziarli? SEL probabilmente si presenterà, pare con obbiettivi aggreganti. Aureo Muzzi
Briganti del sud o resistenti? Cosa successe nel sud dal 1861 al 1872?
venerdì 12 novembre 2010, 11.35.11 carademocrazia

« Lo Stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d'infamare col marchio di briganti. »

(Antonio Gramsc L'Ordine Nuovo, Torino, 1920, p. 422
E' da un po' di tempo che leggo articoli sul brigantaggio meridionale, liquidato dalla storiografia "scolastica" come tale e raramente presentato come fenomeno più complesso, le cui conseguenze sono arrivate sino ai giorni nostri. Nacque prima dell'arrivo dei Savoia, ad opera dei latifondisti, per sottomettere i propri braccianti. Poi divenne la base della rivolta contro i Savoia conquistatori del Regno delle Due Sicile, che iniziarono una repressione feroce. Ieri sera un amico mi ha fornite alcune cifre: dal 1861 al 1872, nella popolazione locale, ci furono circa 130.000 morti (fucilati, impiccati, seviziati) e alttrettanti in seguito a ferite, stenti, imprigionamenti. Poi la coscrizione obbligatoria, per anni, soprattutto durante la prima guerra mondiale, quella degli assalti contro le mitragliatrici, che falcidiavano tutti, con dietro i carabinieri pronti a fucilare chi scappava. Ci fu praticamente una guerra civile cui non si pose mai fine ufficialmente. Il Sud,che avrebbe avuto bisogno di un risarcimento etico, ricevette in cambio l'assistenzialismo di stato, che non favorì il dinamismo economico e sociale di tutta l'area, anche perché non si cercò di risolvere i problemi legati a quella che fu praticamente una guerra civile. Poi venne Bossi, che volle risolvere i problemi del Nord, provocati dal sud, ma creati dal nord. Tra poco ci sarà il 150° anniversaria dell'Unità d'Italia. Facciamo in modo che sia un momento di riconciliazione, seppur tardiva. Aureo Muzzi
E Veltroni?
giovedì 11 novembre 2010, 18.12.09 carademocrazia
Fini fa traballare il governo e il PdL, Civati e Renzi il PD. E Veltroni con i suoi 75 dov'è? Aureo
Prossima fermata Italia
domenica 7 novembre 2010, 14.30.38 carademocrazia
Civati conclude la 3 giorni di Firenze Prossima fermata Italia:"Se Bersani ce lo chiede, gli organizziamo noi un incontro come questo". Glielo chiederà? Aureo
Politica italiana e nuovi valori della destra
domenica 7 novembre 2010, 11.45.33 carademocrazia
Etica pubblica, legalità, senso civico, sussidiarietà, volontariato, famiglia, impresa, meritocrazia, ambiente e patrimonio culturale: le parole che caratterizzano un nuovo partito di sinistra? Nuovo senz'altro, sono la base del manifesto di Fli, la nuova formazione di Fini. A parte la meritocrazia, potrebbero andar bene alla nuova sinistra. O no? Urge definizione di sinistra. Aureo
Rifutarsi
domenica 7 novembre 2010, 11.44.19 carademocrazia
Rifiutarsi, nella nostra nobile Neolingua, di recentissima nascita, vuol dire immergersi nei rifiuti fino al collo.Infatti non capita anche a voi di sentire una puzza di cose andate a male, come la vecchia democrazia o il rispetto per le opinioni degli altri?È il linguaggio, caralamiasignora, che è cambiato! Infatti non si capisce più niente di quello che certa gente dice, ci ha fatto caso? Per esempio: il lodo, che deriva dal verbo lodare, è una soluzione per salvare il culo ad personam (una); l'autocompattatore è un mezzo usato per produrre del percolato a buon mercato; il legittimo impedimento serve per far sapere a certi magistrati insistenti che sei al bagno, spesso e volentieri, a causa della tua vescica debole; il grande fratello è il felice filosofo di una prigione televisiva dove c'è anche una grande sorella, dei cugini rincoglioniti, dei nonni stralunati, dei nipoti rassegnati e dei genitori che ancora oggi si chiedono dove cavolo hanno sbagliato...
Capisce, caralamiasignora, come sia sempre più importante capire quello che si dice.Certo che il linguaggio criptato degli sms (che già di suo è un mistero come nome) non ti aiuta xke nn sai mai se qlo ke leggi è qlo ke il tuo speditore (!) voleva dirti :(
Forse stiamo riuscendo a rendere spazzatura anche l'idioma di Dante.Puzzolente e federalista.Infatti sembra che questa Neolingua sia capace di separare i pensieri complessi e ridurli a semplici slogan compresi solo da etnie locali prive di memoria collettiva. Che bale! Come parlelo lù.Nosecapissegnèntdequelcheldiss...
Ha ragione, caralamiasignora, mi è sfuggito un pensiero da intellettuale. Capita.Forse sono le castagne che pesano un pò sullo stomaco. Stia tranquilla, rimedio subito:Bunga bunga! Ugo Furlan
Bersani non va (a Firenze)
giovedì 4 novembre 2010, 15.38.18 carademocrazia
Bersani non va a Firenze, all'incontro "Prossima fermata Italia" il 5-6-7 novembre, organizzato da Renzi e Civati. Il 6 c'è in contemporanea (strana coincidenza) l'incontro dei segretari di circolo del PD.Embè? Mica è una notizia. Infatti, è da tanto tempo che il PD non ascolta "esuli" e delusi. Solo che questa volta sono i suoi iscritti, i giovani e meno giovani che non sanno di vecchio. Persa un'altra occasione.Deludente però 'sto Bersani. Quasi, quasi era meglio l'originale, baffetto D'Alema. Aureo
Biglietto dell'autobus e integrazione
sabato 30 ottobre 2010, 9.50.57 carademocrazia
Un amico che viaggia sempre sugli autobus mi racconta che molte persone viaggiano senza biglietto. Robe del comun xe de nessun, ovvio, alla faccia del senso civico. Male, mettiamo più controllori, si potrebbe pensare. Ma questi poco possono: non ho soldi, non ho documenti e via dicendo. E gli extarcomunitari? Mi dice che se ne vedono delle belle. Non paga quasi nessuno. Ma mentre i neri non protestano, quelli dei paesi dell'est sono spesso aggressivi : "Cossa proprio mi devo pagar?". L'integrazione passa anche attraverso il dialetto, forse, ma non credo che basti. Una soluzione per far pagare il biglietto a tutti, mi dice, sarebbe quella in uso in molti paesi del nord europa (sempre là si arriva, in questi casi): uno sale e paga al guidatore. In irlanda, se il viaggiatore non ha i soldi contati e non ha preso il biglietto nelle varie rivendite, si trova in mano una ricevuta: può andare a ritirare il resto nella sede centrale; grazie per aver viaggiato con noi. Ma anche grazie per aver scelto il nostro paese per vivere e per trovare la strada per una vita dignitosa. Aureo
L'unità d'Italia passa attraverso la raccolta differenziata?
mercoledì 27 ottobre 2010, 12.15.51 carademocrazia
Una mia amica mi racconta della raccolta dei rifiuti in Slovenia. Aveva messo un piatto di ceramica nel suo (personale) deposito di rifiuti, non apeva dove buttarlo. Glielo hanno rimesso fuori, lì non va (ma come fanno, hanno le telecamere?). Un'altra volta aveva messo un mazzetto di fiori nello steso deposito. Ha trovato il giorno dopo un avviso: doveva metterlo nel deposito del compostaggio; per questa volta che passi, la prossima volta, multa. Non credo che basti inviare in Campania il direttore sloveno della raccolta di rifiuti; bisognerebbe trasferire dal nord un po' di senso civico. Si dovrebbe fare la vera unità d'Italia. Aureo Muzzi
Fiat, domande senza risposta
lunedì 25 ottobre 2010, 19.12.49 carademocrazia
Riporto l'articolo di Massimo Mucchetti sul Corriere. Insomma , a che gioco gioca Marchionne? Ma soprattutto, chi è in grado didare risposte di politica industriale alle provocazioni/proposte di Marchionne? Non basta andare in piazza come ha fatto la Fiom, né sostenere come fa Fini che la Fiat ha già avuto aiuti dalo Stato e che quindi se ne stia zitta. Chi saprà rispondere a Marchionne, potrà portare l'Italia fuori dalla sua costante crisi. Altro che papa nero. Aureo Muzzi
Sergio Marchionne ha speso sull'Italia parole di verità che sono diventate parole di troppo a causa di alcuni, rumorosi silenzi. Parole che non vorremmo leggere come il prologo di unaddio. Senza l'Italia la Fiat andrebbe meglio, sostiene il suo amministratore delegato.
Certo, negli anni in cui concentra la produzione nelle fabbriche polacche e brasiliane (nuove o rifatte, snelle e con bassi salari), e domani quando esalterà la Chrysler sussidiata dalla Casa Bianca, i costi fissi della vecchia, pletorica intelaiatura domestica ammazzano il conto economico. Ma se si limita a citare la triste posizione dell'Italia nelle classifiche sulla competitività industriale, salvo non spiegarci come mai con le sue medie e piccole imprese sia la seconda potenza esportatrice d'Europa, Marchionne finirà con il dare fiato a chi lo sospetta di manovrare perdite e profitti Paese per Paese, allo scopo di contrattare al meglio aiuti pubblici e sconti sindacali. Ieri, oggi e domani. L'Italia è quello che è. Lo scriviamo in tanti da sempre. Marchionne aggiunge la sua testimonianza d'eccezione. Bene. Ma quest'Italia e anche questa Fiat, così spesso malgestite dall'alto, sono anche quel Paese e quell'azienda che hanno inventato il common rail, il multijet e il multiair.
Tutti parlano e non si capisce dove vada il Paese, lamenta Marchionne. Una frustata al radicalismo sindacale e al governo, che a parole sostiene l'azienda, ma poi non fa politica industriale. E tuttavia il capo della Fiat esercita anche lui un potere del quale dovrebbe rendere conto non solo agli analisti finanziari. Le domande s'affollano. Che cosa ha inventato di grande in quest'ultimo lustro la Fiat? Come lavora l'ufficio progetti? Quanto incidono i 10 minuti di pausa in meno o il sabato lavorativo in più sui margini di contribuzione dei diversi modelli? Come intende cambiare stabilimento per stabilimento, e con quale spesa, l'obsoleta struttura produttiva italiana? I mitici 20 miliardi in 5 anni vanno bene per introdurre, ma poi bisogna spiegarsi. Anche perché la Fiat non sta investendo al ritmo promesso. I molti, che hanno visto in Marchionne l'eroe della rinascita italiana, vorrebbero capirne di più. Il capo della Fiat dovrebbe rispondere in particolare ai sindacati moderati che gli hanno firmato una cambiale in bianco rischiando la propria reputazione. Promettere di avvicinare i salari Fiat a quelli francesi o tedeschi pare troppo bello per essere vero. Citare le percentuali del tesseramento per delegittimare il sindacato non è un pò superficiale? La Francia, assai meno sindacalizzata dell'Italia, sta mettendo in croce Sarkozy.
Se avesse preso la Opel, la Fiat avrebbe accettato il regime della codecisione con i sindacati tedeschi, che hanno meno iscritti degli italiani. Perché dunque non istituzionalizzare la collaborazione sfidando Fim, Fiom e Uilm, ma anche le altre grandi imprese private e pubbliche, sul terreno ambizioso della codecisione? Nel Novecento, la Fiat modernizzò l'Italia imitando la Ford.
Ma da vent'anni l'America non ha più nulla da insegnare nell'auto. In Europa, per l'auto, e non solo, il modello è la Germania, terra di doveri e di diritti, dove il governo taglia la spesa pubblica, impone sacrifici, ma fa politica industriale, finanzia la ricerca e conserva, nonostante le lamentele della Confindustria tedesca, il ruolo centrale e stabilizzatore del sindacato; e poi, quando torna il bello, ripaga.
Massimo Mucchetti25 ottobre 2010
Per i musici di strada Trieste 23 ottobre 2010
lunedì 25 ottobre 2010, 15.10.35 carademocrazia
Sabato scorso piazza Cavana e tutte le vie attorno erano piene di gente per disapprovare l'ordinanza del sindaco che vieteva di suonare nelle strade della città. Ho visto una manifestazione in piazza senza che la piazza facesse paura a nessuno. Potete vedere le foto di Marisa Ulcigrai qui.http://www.fotografaredonna.it/acddf/web/eventi/musicisti/immagini.htm
Il vitalizio dei politici
lunedì 25 ottobre 2010, 15.08.26 carademocrazia
Nicola mi invia questa notizia.Non per demagogia né per qualunquismo, ma insomma, un piccolo segno di partecipazione ai problemi del paese, lo daranno una buona volta! Aureo
Il giorno 21 settembre 2010 il Deputato Antonio Borghesi dell'Italia dei Valori ha proposto l'abolizione del vitalizio che spetta ai parlamentari dopo solo 5 anni di legislatura in quanto affermava cha tale trattamento risultava iniquo rispetto a quello previsto dai lavoratori che devono versare 40 anni di contributi per avere diritto ad una pensione. Indovinate un po' come è andata a finire ! :Presenti 525Votanti 520Astenuti 5Maggioranza 261Hanno votato sì 22Hanno votato no 498.
Giovedì 21 a Cara Democrazia, Trieste
sabato 23 ottobre 2010, 15.38.16 carademocrazia
Tema (più o meno): Le prossime elezioni. “Facciamo qualcosa” che sappia dimostrare che la sinistra mette passione, idee, presenta un modello di società e di rapporti tra le persone per cui si rompono le vecchie barriere, si chiude definitivamente con lo stalinismo, senza se e senza ma (ieri Vendola:” L’uscita dallo stalinismo è uno dei più grandi progressi del genero umano”). Non si convince l’elettorato solamente con il fatto che si sa amministrare bene (in alcune regioni, tra l’altro, ma non in altre), ma raccontando la nostra nuova storia italiana, che possa andar bene a tanti, non solo all ‘ex mitico zoccolo duro.

Ecco una sintesi ( per quello che sono riuscito a ricavare dai miei appunti) di una discussione appassionata e partecipata. .

R Serve una riflessione sui giovani. Le liste bloccate (dentro e fuori dai partiti, il PD le ha bloccate) vanno bene se la politica ha un’etica “alta”, che non vedo. Deboli i canali di comunicazioni: Tv, ma anche poco usato il web.

E. La gente non vota più a sinistra perché non si riconosce in essa

I. Perché i giovani non votano a sinistra? Chiediamoglielo a loro, non lo stiamo facendo. Qualche giovane dice che la sinistra non sta con la gente.

F . Maggiore attenzione ai problemi della giustizia.

E Puntare sulle cose che ci stanno a cuore

Giu. È bassa la concezione (il livello) dello Stato.

Gl Ai giovani non va giù la flessibilità e le leggi del mercato libero.

Gia. C’è la crisi, ma altri crescono meglio di noi. Dobbiamo ridimensionare le esagerazioni del nostro benessere, darci dimensioni diverse e modelli di vita diversi. Ci sarà instabilità a lungo, dobbiamo abituarci e prenderne le misure. Non dimentichiamo però che l’Italia ha problemi vecchi e complessi ( la complessità dei problemi e quindi la loro soluzione è stata più volte citata, mentre è stato deprecato l’uso delle risposte semplici e sbagliate da parte del centro destra, la Lega in particolare, ma che fanno presa sull’elettorato, stufo della troppo spesso contorta elaborazione dei problemi da parte della sinistra). Berlusconi non è solo un demagogo, tocca problemi reali (per es l’autoreferenzialità della Pubblica Amministrazione) che il cittadino percepisce. La presa sull’elettorato da parte della destra nasce spesso dall’identificazione del nemico, reale o soprattutto immaginario. Ribaltare questo è difficile, capisco, ma è compito di un partito leader della sinistra. Quando mai capiterà che la destra è tanto divisa, soprattutto a livello locale?

R Dobbiamo analizzare e demistificare i messaggi della destra

Gl Bisogna partire dai bisogni, da una piattaforma di sviluppo e speranza. Per es stabilire, in tempi brevi, se il progetto porto Unicredit è valido; se sì, “marciare”. Dove è lo sviluppo di questa città? Cara D può fare proposte concrete ai partiti di sinistra, portando il potenziale peso del suo ruolo.
Altri: vari commenti
Tutti. I politici di sinistra, locali e nazionali, abbiano un linguaggio più comprensibile.

Qualche dimenticanza, ma più o meno dovrebbe esserci quasi tutto
Ci si rivede tra 15 gg per le prime proposte. Aureo


Vuoi tu essere licenziato?
venerdì 22 ottobre 2010, 10.05.20 carademocrazia
Questa sera incontro con gli amici (siamo oramai 5 anni che ci vediamo, ci sentiamo tali e non per ricordo della vecchia, talora rimpianta, DC, più di sinistra di quanto abbiamo mai pensato) di Cara Democrazia. Lnga e apapssionata discussione sulla crisi del sistema Italia. G. ci porta l'esperienza dei suoi figli, flessibili (precari) da tempo. Dice che loro ci rimproverano a noi adulti questa storia della flessibilità che è una fregatura. Grande discussione. Ci rivedremo la prossima volta (questa sera ho preso glia ppunti, magari riesco a postarli). Arrivato a csa, guardo le notizie su Sky, vedo il sondaggio" L'Inghilterra (nuovo governo conservatore, giovane e bello) vuole mandare a casa quasi mezzo milione di dipendenti pubblici. Siete d'accordo?".Memore del nostro incontro penso:" 60 % no , 40% si". risultato 70% si, 30 % no. Sempre più convinto che dobbiamo capire cosa pensa la gente (con una g questa volta). aureo
Il totosindaco a Trieste: il PdL
giovedì 21 ottobre 2010, 17.12.00 carademocrazia
A Trieste, grande unità nel centro destra: si stanno candidando in 10 per fare il sindaco. www.corriere.it . Intanto quello uscente, Di Piazza, che non può più candidarsi, non trova di meglio che far sloggiare dalle strade i musici di strada. Aveva paura forse che gliele suonassero. Proseguono le consultazioni nel centro sinistra per presentare un candidato unico entro Natale, che si facciano o no le primarie (se è unico, non credo che servano a molto). Il tempo è più che sufficiente per preparare la campagna elettorale di primavera. Molti chiedono che la scelta ricada su quello che dimostri le migliori capacità di governo. Magari qualcuno vorrebbe un candidato più neutro (su cosa non si sa), qualcun altro con un passato cinematografico o televisivo, mentre c'è sempre chi pensa a una donna, a prescindere. Tanti dicono " Voglio vedere il programma!". Giusto, purché non sia un libro dei sogni, di centinaia di pagine, che serva solamente a mettere d'accordo i partiti, magari allontanando i cittadini, ebbri di tanti sogni. Aureo
L'importanza della ricerca
martedì 19 ottobre 2010, 22.49.53 carademocrazia
"Berlusconi, senza la ricerca, non avresti i capelli!"
Quote rosa e povertà, dove sta la sinistra?
domenica 17 ottobre 2010, 9.50.47 carademocrazia
www.corriere.it “Tv italiana maschilista”. Lilli Gruber propone le quote rosa. Siete d’accordo?
No 57.2% Sì 42.8%


Secondo la Caritas, in Italia ci sono 800 mila poveri in più, per un totale di 8 milioni. Secondo voi, si può fare qualcosa?
Sì 73.7% No 26.3%

Ecco i problemi dell'Italia, svelati dal sondaggio del Corriere. E le risposte, statisticamente non significative, ma anche no. O le donne non leggono il Corriere e quindi i quotidiani oppure è finita l'epoca delle quote rose? Tra i due sondaggi, quale risultato è più di sinistra? Forse più il primo ( il diritto all'uguaglianza tra i due generi) del secondo?Tutti d'accordo, ma pochi fanno qualcosa per i poveri. Aureo
L'insegnamento dei minatori cileni
sabato 16 ottobre 2010, 13.25.08 carademocrazia
Tutti salvi i minatori cileni. "Non trattateci da star, siamo lavoratori". Praticamente un affronto per la società dell'apparenza e la TV delle starlette e dei fustoni che questo centro destra sta modellando sui suoi sogni. Un incubo dorato. Aureo
Meno male che c'è...Pippo Civati (e Marcello Sorgi)
lunedì 11 ottobre 2010, 17.47.42 carademocrazia
Poco spazio sui giornali all'Assemblea nazionale del PD a Busto Arsizio. Veltroni:"Bravo Bersani" come non esistesse il suo documento con altri 75 per dare uno scossone a Bersani %co. Poco da ricordare; magari c'era ma mi è sfuggito. Bella la sintesi con minicommenti di vari interventi di Pipp su civati.splinder.com. Marcello Sorgi (La Stampa) va invece al sodo: "Invece di spiegare le ragioni della propria competizione con la Lega,...il Pd...Rosi Bindi è tornato ad attaccare Berlusconi. Eppure, da un'iniziativa del genere, presentata con enfasi, era lecito attendersi una specificità che non s'è vista, sia nell'analisi del perché il Carroccio ha potuto costruire il suo primato nell'area economicamente più forte del Paese, sia nella denuncia della sua omologazione alla più vecchia tradizione politica e partitica italiana, a cominciare dalle promesse mancate nei sedici anni da cui, a diverse riprese, la Lega è al governo con il centrodestra. Era...a un'indispensabile prova di umiltà, alla necessità di ripartire dal basso, dai problemi veri dei cittadini, che il sindaco di Torino Sergio Chiamparino...aveva cercato di richiamare il suo partito con un appassionato libro nordista e di sinistra, che perfino nel vecchio Pci avrebbe aperto subito una discussione. Ma il Pd, naturalmente, lo ha archiviato prima di leggerlo". Ah, mi ricordo il punto centrale del discorso di Pigi B, sui cui lavorare nei circoli: non il vechio Ulivo, no, quello no, ma un passo avanti nel rapporto con al gente, per chiarire a tutti perché c'è il Partito Democratico: alleanza con l'UDC contro Berlusconi. Tutti contro, quello (Silvio B) ci frega tutti. Aureo
La laicità di Berlusconi
mercoledì 6 ottobre 2010, 17.06.05 carademocrazia
Edi mi manda questo sms, che, in un certo modo, dimostra la modernità e un maldestro senso di laicità di Berlusconi.
Grazie a Berlusconi, lo Stato è sempre più laico: si può bestemmiare e la Chiesa ( monsignor Fisichella) consente di farlo se il contesto lo richiede. Edi
Uniti per unire Trieste
lunedì 4 ottobre 2010, 23.56.47 carademocrazia
Oggi pomeriggio la nuova assemblea provinciale di Trieste del Partito Democratico ha applaudito convintamente Roby Cosolini, riconfermato segretario. Nel suo appassionato e in gran parte appasionante discorso d'insediamento ha parlato del programma del PD per Trieste, lavoro, impresa, ambiente ma anche del contatto con la gente, con la quale costruire il progetto per Trieste. Lo slogan: uniti per unire Trieste, con un forte richiamo alle persone che vogliono vivere con senso civico la città. Prossimamente una sintesi dell'assemblea. Dai Roby, ancora uno sforzo ( tu sai quale è) e si parte.
Aureo
Veltroni improvvido o lungimirante?
lunedì 4 ottobre 2010, 13.49.01 carademocrazia
Insomma, Veltroni avrebbe sbagliato, secondo i Bersaniani e i franceschiniani, a presentare il suo documento, firmato da 75 deputati e senatori. Meglio sarebbe stato che venisse discusso all'interno del PD (non ho mai ben capito se questo significhi solo gli organi dirigenti, il "caminetto dei big" o tutto il PD, con i suoi circoli; forse diventerebbe così un congresso starordinario). Delle due, l'una o l'altra: o è stato improvvido ( e peggio) e con lui gli altri 75 ( non sono pochi) o la situazione è diventata così grave da dover uscire pubblicamente, non ritenendo il suo gruppo dirigente in grado di rivitalizzare il partito, tanto da dare un punto di riferimento certo ai suoi elettori.
A questo punto, se Veltroni ritira il suo documento, vale la prima; per la seconda, dovremmo seguirlo.
Aureo Muzzi
Gli aforismi di Edi.
lunedì 4 ottobre 2010, 13.47.52 carademocrazia
L'Edi pensiero. Quel che pensa la gente e lo dice nei bar, mai nelle manifestazioni pubbliche. Un mix di pensieri della gente comune, da non sottovalutare. Erano per dir la verità un po' più coloriti, ma il senso è rimasto inalterato. Molti pdemocratici penseranno che sono banalità qualunquistiche. Proprio per questo modo di pensare abbiamo perso contatto con il nostro elettorato. Aureo
Ci son più popolari che borghesi a sinistra. Se questa, fighetta alquanto, non ci trattasse con sufficienza, vincerebbe.
Il Pd parla solo ai compagni della sede, dei cittadini non si cura. Senza feste dell'Unità e piazze scioperanti con chi può più parlare?
Ma versamente il PD pensa di vincere a Trieste solamente con l'appoggio dei suoi iscritti? Di Piazza (il sindaco uscente, non ricandidabile) ha cercato i voti della gente, non del partito. La gente non ha nessuna simpatia per i partiti e per i suoi militanti.
Nei partiti entra nel sistema di comando chi può fare o tornar favori. Gli altri aspiranti politici vengono tenuti ai margini della politica che conta, illudendoli che anche per loro un domani (che non arriverà) ci sarà un incarico. Molti politici sono opportunisti utili al sistema o sono illusi in attesa.
Il teatrino della politica
lunedì 4 ottobre 2010, 10.20.29 carademocrazia
Franco mi ha inviato questo suo articolo, "Il teatrino della politica".

Dicono che ogni paese ha la classe politica che si merita, ma non può essere vero. L’Italia è un paese moderno, produttivo, abbastanza colto, a tratti avanzato e qualche volta elegante. Non è possibile, allora, che ci ritroviamo con ministri che vengono nominati solo per evitare un processo (Brancher, poi condannato in primo grado), che si fanno comprare un pezzo di casa a loro insaputa (Scajola), che chiamano “porci” gli abitanti della capitale e si esprimono soprattutto con il dito medio (Bossi). Non è possibile che deputati autorevoli siano stati condannati per concorso esterno in associazione di tipo mafioso (Dell’Utri) o siano stati eletti con i voti della ‘nrdangheta (Nicola Di Gerolamo) su ordine di un imprenditore neonazista (Mobkel). Non è possibile che deputati, senza essere Ibraimovich, cambino squadra per aver garantita una “paghetta” di 5.000 euro netti al mese, che pagheremo con le nostre tasse. Abbiamo città, come Napoli e Palermo, invase dalla spazzatura per arricchire camorra e mafia. Dall’altra parte, nel Nord ricco e ordinato, abbiamo una bella scuola pubblica marchiata in modo ossessivo con un simbolo di partito peggio che nel Grande Fratello (quello di Orwell e non della Marcuzzi) ed è inutile ricordare che anche la svastica era un simbolo induista del sole rotante e che la Germania degli anni Trenta era un paese ricco ed ordinato. Forse abbiamo bloccato le barche di migranti –ridotti a spazzatura nel deserto libico- che approdavano a Lampedusa, ma gli immigrati clandestini continuano a lavorare in nero, senza una vera politica di regolamentazione e di accoglienza per rendere chi arriva meno aggressivo o disperato e più disposto a rispettare (guai se no) le nostre leggi. La scuola italiana è stata denigrata ed impoverita, mentre regaliamo cultura ed intelligenza ai nostri concorrenti internazionali. La giustizia è in stato comatoso, ma invece di renderla efficiente si pensa a tagliare i processi e lasciare impuniti i colpevoli. Più di un giovane su quattro è disoccupato. Le forze dell’ordine, senza soldi e benzina, continuano a fare il loro dovere e arrestano criminali e latitanti, ma si sentono “pugnalati alle spalle” da chi dovrebbe guidarli. L’evasione fiscale continua ad essere stratosferica (60 miliardi all’anno). Adesso anche gli imprenditori si sono stufati di chi dice che siamo usciti dalla crisi e i vescovi sono preoccupati per un degrado morale che sembra irreversibile. E poi c’è la famiglia, che in Italia si fa carico di tutti i servizi e della solidarietà che lo stato non riesce o non vuole più garantire. Tutti parlano a vanvera di famiglia (family day compresi), ma nessuno l’aiuta davvero, perché bisognerebbe aiutate soprattutto le donne. Adesso Berlusconi parla di “teatrino della politica”, dimenticandosi di esserne il regista da parecchi anni. Fini parla di politica “deprimente” probabilmente riflettendo il suo stato d’animo personale. L’opposizione viene guardata dagli elettori solo con la coda dell’occhio. Bersani sembra una brava persona, non ha comprato sottocosto qualche vecchia sede del Pci, non ha conti off shore, non frequenta escort (altrimenti i giornali ce lo avrebbero raccontato con dovizia di particolari), ha governato benino l’Emilia-Romagna, ma non convince gli italiani e vacilla quando Veltroni raccoglie 75 firme su un documento che elenca qualche banalità sulla ricerca di un “papa straniero” (e perché non una “papessa”?). Davvero siamo lo specchio di questa casta che non abbiamo scelto a causa di una legge elettorale “porcata”, inventata dal gioviale Calderoli per fare contenti Berlusconi, Bossi, Casini e Fini (l’unico ad aver chiesto scusa, ma troppo tardi) e che nemmeno Prodi ha avuto il tempo o la voglia di cambiare? Davvero siamo ridotti così?
Franco Del Campo
www.francodelcampo.it
Le associazioni della solidarietà
sabato 2 ottobre 2010, 13.38.47 carademocrazia
Ho partecipato all’incontro con le associazioni ospitate dal circolo dei soci di Trieste di Banca Etica. Facevano gli onori di casa, con grande garbo, il Presidente, Paolo Giurco, e Paola Machetta. Già dopo i primi interventi ho pensato che esiste una varietà notevole di persone e associazioni che contribuiscono a ricordarci che ci è ancora necessaria la solidarietà e la fiducia negli altri, grazie a un lavoro costante, impegnativo ma non pesante. Non fanno notizia, non compaiono in tv e sui giornali.
La tv delle ballerine e dei polemisti, e tutto ciò che le sta intorno, grazie all’indifferenza di chi “vola alto” e di chi pensa che il mondo della tv sia vicino a quello reale, mi è parsa lontana. Soprattutto da questo tipo di associazioni può ripartire Trieste e l’Italia che ci piace. Aureo Muzzi

Erano presenti 1) AMPS - Associazione Mamme e Papà Separati 2) ANFAA - Associazione
Nazionale Famiglie Adottive e Affidatarie 3) Associazione dei Senegalesi
Associazione delle istituzioni culturali e religiose del FVG 4) Cara Democrazia,...5) GAS - Gruppo di Acquisto Solidale 6) La Tenda della Luna 7) Legambiente 8) Punto Vegetariani
"S.O.S. Cervello" - Campagna sociale di psicofarmaco-vigilanza 9) Circoscrizione locale dei soci di TS e GO di Banca popolare Etica.
PS Tiziana Melloni ci ha presentato www.zoes.it il portale della solidarietà. Non è tanto facile esplorarlo, ma è molto interessante
Guadagnano tanto o troppo?
venerdì 1 ottobre 2010, 12.25.24 carademocrazia
Profumo, ex AD di Unicredit, dopo ha operato per 15 anni, viene licenziato, con una buonuscita di 40 milioni di €. Ronaldinho, tra Milan e pubblicità, porta a casa 15 milioni l'anno. Gigi De Agostini, aa fa, era ai primissimi posti come contribuente in FVG e dichiarava più dell'AD della Fiat, Romiti, suo datore di lavoro. Guadagnano tanto o troppo? Purchè li valgano, mi verrebbe da dire... Ma se Ronaldhino vale tanto, perché non mettere lui al posto di Profumo? Si sa che i calciatori di nome arrivano in una squadra per risolvere crisi varie ( di risultati ma anche d'immagine del proprietario della squadra). Aureo
Franceschini ruggisce
venerdì 1 ottobre 2010, 12.19.04 carademocrazia
Separazione in casa PD, Franceschini da Veltroni, il cui Movimento accusa Areadem di essere entrati in maggioranza. In regione FVG sembra che ci siano 8 correnti o capigruppo. Pensavo che il congresso avesse chiarito le idee, trovato un leader e riunito tutti. Mah. Intanto Franceschini propone di cambiare il porcellum o minaccia (?) di allearsi col terzo polo, che invece è l'aspirazione del buon Gigi Bersani. Propone insomma bastone o carota, scelta che in efeftti appare più interessante della proposta unica: cambiate la legge elettorale porcellum. Di questi tempi l'uscita del primo sembra un ruggito, da risvegliare la pacatezza dell'attuale dirigenza PD. Tra l'altro il mio amico Ugo mi segnala che il dibattitto Bersani Menia ,a Trieste qualche giorno fa) è finito con un punteggio tennistico (6-0, 6-1) a favore del buon Gigi, che in effetti sembra solo un buon padre di famiglia, ma saprebbe anche essere un leone. Aureo
Ladroni del NORD
giovedì 30 settembre 2010, 12.16.51 carademocrazia
Il leghista Ballaman, appena dimesso dalla carica di Presidente del consiglio regionale FVG, èsotto inchiesta per peculato dopo aver usato l’auto blu per fini personali

Voleva soldi dal Portogruaro calcio Arrestato un assessore della Lega
Direi, a questo punto, che non è solo Roma ladrona.
L'Italia e la mediocrità
sabato 25 settembre 2010, 12.14.46 carademocrazia
Rita mi invia questo articolo, che condivido, meno il termine mediocre; esserlo potrebbe già essere un buon risultato, aurea mediocritas. Nella situazione descritta da Cerami siamo sotto questo livello. Aureo
MediocritàVincenzo Cerami, L'Unità 24.9.2010 Viene da dire che i mediocri sono tutti uguali. Secondo Rostand, invece, esistono i “mediocri superiori”. Non ce li descrive ma intuiamo che si tratta di persone ignoranti che dell’idiozia fanno tesoro. Non c’è niente da fare, la mediocrità è rassicurante, tranquillizza tutti perché la tocchiamo con mano. Il “mediocre superiore”, in cuor suo, si sente un privilegiato: sa cos’è la mediocrità, mentre i mediocri comuni non sanno niente. Rostand ha detto che il mondo è in mano ai mediocri superiori. Se così fosse staremmo molto peggio di come stiamo. In verità il mondo si tiene grazie a poche persone che prendono le cose terribilmente sul serio. Dire in quali mani sta oggi l’Italia è fin troppo banale. Bersani ha ragione, i nostri governanti ci hanno mangiato il futuro. Però non facciamoci illusioni: i mediocri stanno ovunque, come gli acari. Chi non ricorda i pizzini, e quindi le pugnalate di Latorre contro il suo partito. Latorre è ancora lì, quando dovrebbe stare in castigo dietro la lavagna. Bersani stesso, alla vigilia di delicatissime elezioni, perché ha sparato contro il neonato Pd? Chi non ricorda, in vicinanza delle stesse elezioni, la voce di D’Alema che parlava di un partito non amalgamato? Oggi siamo al minimo storico dei consensi, meno amalgamati che mai. E loro sono lì, al vertice. Niente da fare: i mediocri superiori, come dice appunto Rostand, vincono sempre. Per fortuna qualcosa si muove, ovviamente per merito della maggioranza, che si sfalda davanti agli occhi degli italiani. Una manna caduta dal cielo. A questo punto il Pd, maggiore partito d’opposizione, dovrebbe presentarsi come ancora di salvezza, come zodiaco di riferimento per la costruzione del futuro. Serve con urgenza chi è capace di volare alto. Si dovrebbe ritrovare lo spirito e l’entusiasmo che abbiamo avuto all’inizio, quando è stata chiamata a raccolta una vasta area di democratici, laici e cattolici, al di là delle ideologie.
Partecipazione e contestazione in un circolo del PD
giovedì 23 settembre 2010, 19.45.28 carademocrazia
Luciano mi scrive ( anche sul suo blog http://lucianoidefix.typepad.com/ ) che non rinnoverà la tessera e non verrà a votare alle elezioni del circolo e del segretario povinciale Pd .
"…un partito inutile. In cui la discussione non esiste.
Un partito ... senza un progetto di società.
Un partito che ha un unico prezioso patrimonio: centinaia di migliaia di uomini e donne onesti, che non trovano di meglio e dunque sono costretti a star sotto questo tetto.
Ma è un patrimonio che il gruppo dirigente del Pd sperpera giorno per giorno.
Al di là degli sforzi di alcuni, il risultato è catastrofico: la sinistra italiana è allo sbando.
Eppure il nostro paese ha disperatissimo e urgentissimo bisogno di sinistra: valori, princìpi, coraggio, chiarezza.
Se no, serviremo solo a tenere a galla un po' di gruppi dirigenti inamovibili, trasformisti e pronti a ogni stagione (dal compromesso storico alla Bicamerale). "
Che fare? Insistere che venga a votare o riflettere su quanto ha scritto, condiviso da molti? Ci sarebbe anche una terza opzione, cara ad alcuni della sinistra: noi abbiamo ragione, sono gli altri che devono adeguarsi a noi, qundi chi se ne frega.
Aureo

Educazione padana
giovedì 23 settembre 2010, 19.32.18 carademocrazia
Ugo Furlan
Antonione candidato sindaco a Trieste?
giovedì 16 settembre 2010, 22.21.21 carademocrazia
Totosindaco a Trieste. Berlusconi lancia la candidatura di Roberto Antonione. Mica uno qualunque. Aspettiamo le reazioni di Camber, il grande "sottomarino" della politica triestina. Accetterà quanto deciso dal grande capo del PdL o potrà muoversi autonomamente?
Bersani e Menia, prove di dialogo a Trieste
domenica 12 settembre 2010, 18.11.05 carademocrazia
Venerdì 17 (non è dimostrato che porti sfiga, ma insomma..) Bersani, il segretario (mica l’ultimo bischero) del più grande, e spero importante, partito di minoranza d’Italia, incontrerà a Trieste Menia, sottosegretario all’ambiente, quello con la faccia un po così, da Tarantino (non i), compagno di Fini d’immersioni e in questa impresa di FFF. Sul web Comida si chiede, comprensibilmente, chi glielo fa fare a Bersani di incontrare uno di “grado” inferiore. Forse quest’ultimo spera di prendere due piccioni con una fava: dialogare con il Nordest e sdoganare FFF in previsione di future alleanze. L’idea non sarebbe male,se noi, comuni mortali, avessimo capito che ruolo voglia assumere il PD in questa crisi dell’Italia più che del centrodestra. Sarà importante riconoscere che uno che è sottosegretario del governo dia, nella sua città, dei timidi segnali di volontà di conciliazione con la parte progressista cittadina. Una specie dei Camp David locale. Mettiamo da parte che fino a poco fa nulla lasciava immaginare, nei suoi comportamenti pubblici, tale volontà, anzi. Ma insomma, non si poteva usare un altro tipo di distensione, per esempio un’immersione nel golfo di Trieste, Menia e un sub del PD, e finire poi tutti a Barcolla a “magnar una de sardoni”? Oppure è una bufala, Bersani non incontrerà Roberto, ma Menia Mathioudaki? Aureo Muzzi
Con Fini nasce oggi una destra moderna in Italia?
domenica 5 settembre 2010, 21.06.43 carademocrazia
Dopo il discorso di Mirabello, Fini rnon spiega bene cosa sia la sua destra al giorno d'oggi, ma mostra quali sono gli errori di una destra populista , quella di Berlusconi, dei suoi gregari e di tanti italiani che vogliono crederci. Fini potrebbe essere un ottimo traghettatore dell'Italia verso una moderna democrazia. Resta a destra, chiaramente. Il fatto che mostri una via moderna per il nostro Paese non significa che il PD, che vorebbe modernizzare l'Italia, debba allearsi per governare con Fini, che resta un avversario, anche se rispettabilissimo. Aureo Muzzi
Musica, Trieste dormi, el mar se movi apena...
sabato 4 settembre 2010, 11.46.54 carademocrazia
Ieri sera, all'Ausonia, il concerto di Miami&the Groovers (travolgenti, splendidi nelle cover di Bruce Springsteen e dei Clash). Un amico mi fa:"Andrà come andrà, ma intanto stiamo ritrovando il piacere di stare assieme con tanta gente che non si vedeva da tempo". Bravi i promotori, in primis Roby.
Potrebbe essere proprio questo l'inizio di una storia. Aureo
http://www.myspace.com/miamiandthegroovers
Il totosindaco a Trieste
mercoledì 1 settembre 2010, 21.44.47 carademocrazia
E' partito il totosindaco per il centro sinistra a Trieste. Vengono fatti nomi di ottime persone: Peroni, Cosolini, Degano, ora il mio vecchio amico e compagno di liceo Franco Rigutti. Sarebbe difficile a questo punto per me scegliere sul piano personale: tutte bravissime persone. Verrà fuori sicuramente chi dirà:"Uno di centro e poco di sinistra che sappia farsi votare dai moderati" dimenticando che in politica moderato è un aggettivo e non un sostantivo. Un altro dirà con sicurezza: "Prima il programma!", quel lungo l'elenco che sta tra il libro dei sogni e la colla per tenere assieme le tante anime del centro sinistra (soprattutto di quest'ultima). Io vorrei un sindaco che conquisti la mia fiducia, in base a quello che ha fatto e quello che farà sino alle prossime elezioni. Per ora posso fare solo gli auguri al mio candidato ideale. Aureo Muzzi
L'Ulivo bipolare? Perché no?
sabato 28 agosto 2010, 17.35.45 carademocrazia
Veltroni scrive sul Corriere:"Bipolarismo!". Pronta risposta di Bersani (facesse lo stesso con il centrodestra...): Un nuovo Ulivo!". Ma non potrebbero parlare prima e mettersi d'accordo?
Aureo Muzzi
Torna l'autunno caldo
sabato 7 agosto 2010, 12.02.52 carademocrazia
Ugo Furlan
Il partito degli Affari
sabato 24 luglio 2010, 13.42.12 carademocrazia
Ne restano ancora tanti: i migliori o i peggiori? Aureo
Vignetta di Ugo Furlan
La Rete delle Donne Sicilia
mercoledì 21 luglio 2010, 8.03.41 carademocrazia
Nella Toscano, vista la mia segnalazione dell'iniziativa di Sandro Zagatti, per ricordare Paolo Borsellino, mia ha inviato questa nota.
Quando Rita mi ha proposto di far parte della rete delle donne in un primo momento avevo pensato di non aderirvi, perché pensavo a qualcosa che richiamasse i vecchi coordinamenti di donne nei partiti, di cui, per certi versi, non conservo certo un buon ricordo.Quando mi ha spiegato il senso di questa iniziativa ed il valore aggiunto che ha portato all’elezione di Nichi Vendola a presidente della Puglia ho capito l’aspetto rivoluzionario di questa proposta ed ho cominciato da subito a lavorare per costruire la rete in Sicilia ed il 26 giugno scorso si è costituito il direttivo regionale.Fin da subito questa proposta è stata accolta con entusiasmo da molte donne e molti uomini la guardano con favore, infatti, non sono pochi quelli che mi hanno incoraggiata ad andare avanti e molti si sono iscritti anche al gruppo che ho costituito su fb!Questo entusiasmo e questa partecipazione mi ha incoraggiata a lanciare questa sfida, perché sono convinta che per cambiare il nostro paese, per uscire da questo degrado morale, civile e politico in cui siamo precipitati c’è bisogno del contributo ideale e di passione delle donne, per trovare, come dice Nichi, la via del cuore dei cittadini e delle cittadine di questo paese!Sono però altrettanto convinta che per vincere la sfida di un cambiamento possibile è necessario anche un patto tra uomini e donne, che possa veramente abbattere tutti quegli steccati costruiti in passato per tenere lontano le donne dai luoghi dove si decide.Le donne possono e debbono fare la differenza, cominciando con il costruire legami con il territorio per tornare nei luoghi abbandonati dalla politica, per cercare di capire ed interpretare i bisogni per poterli poi tradurre in azione politica.Una rete da insinuare e diffondere fin nei luoghi più remoti per raccontare a quanti non sanno quello che sta avvenendo veramente nel nostro paese e per metterli a conoscenza di tutto ciò che non sapranno mai dai mezzi di informazione, che sono ormai quasi tutti sotto il controllo di questa maggioranza, per raccontare il grave pericolo che sta correndo la nostra democrazia, della situazione economica disastrosa del paese, per dire che la ricchezza e l’informazione concentrata nelle mani di poche persone sta sfasciando il paese, che la crisi è tutta sulle spalle dei lavoratori sempre più precari, che vedono allontanare sempre di più la possibilità di raggiungere la pensione, che vedono aumentare le tasse e che sono stati presi in giro da questo governo e da questa maggioranza persino sull’ICI, tolta da Prodi ai meno abbienti e poi tolta da b. ai ricchi per tornare ora con una nuova tassa sulla casa più gravosa sulle spalle dei più disagiati.Ed ancora per informare sullo stato devastante in cui versa la giustizia e la sicurezza, a cui ogni giorno vengono sottratte risorse e per dire loro che questo governo con le sue 46 fiducie non ha fatto altro che fare gli affari della cricca.E’ chiaro che così non si può continuare ed è altrettanto chiaro che fino a quando tutti i cittadini non saranno informati correttamente niente potrà cambiare, allora spetta a noi cercare di invertire questa tendenza e possiamo farlo solo se riusciremo a rendere consapevoli i cittadini e le cittadine dei rischi che stiamo correndo, in questo credo che le donne possono fare molto proprio per la loro capacità di costruire relazioni, con la innata capacità di accogliere, ascoltare e di pensare al femminile, come dice Anna Gloria!C’è davvero bisogno di pensiero al femminile per aiutare la società a procedere ed evolversi.Naturalmente la rete delle donne non si limiterà ad informare ed a costruire legami, che sono sicuramente alla base dell’agire politico, ma vuole essere parte attiva nella costruzione di un programma politico capace di dare risposte ai gravi problemi che attanagliano il nostro paese, partendo proprio dall’analisi dei bisogni che via via emergeranno a tutti i livelli, a partire dalla periferia al centro.Il programma del governo vogliamo costruirlo quindi dal basso, tenendo conto di quali sono i bisogni reali di tutti, perché solo costruendo dal basso si può realizzare il cambiamento necessario e per dirla con Nichi, per iniziare un nuovo racconto.Un programma politico sulla base del quale chiamare i partiti della sinistra a confrontarsi e per spingerli a trovare la necessaria unità sulle cose concrete da fare.Abbiamo già individuato quali sono le priorità per fare uscire il paese da questa grave crisi economica e sociale:Al primo punto c’è il lavoro e la redistribuzione della ricchezza.Nel nostro paese ormai è diventato insopportabile vedere come la ricchezza sia concentrata nelle mani di poche persone, che diventano sempre più ricche, mentre larghe fasce della popolazione diventano sempre più povere, con il 50% della ricchezza nelle mani del 10% della popolazione. L’Istat nel rapporto annuale sulla povertà in Italia ci riferisce che Nel 2009, nell’anno della crisi economica, il numero dei poveri e delle famiglie in condizioni di povertà è rimasto stabile, Sono due le ragioni per le quali il numero dei poveri non è né aumentato né diminuito : l’80% del calo dell’occupazione ha colpito i giovani, mentre due ammortizzatori sociali fondamentali hanno mitigato gli effetti della crisi sulle famiglie: la famiglia, che ha protetto i giovani che avevano perso il lavoro, e la cassa integrazione che ha protetto i genitori dalla perdita dell’occupazione (essendo i genitori maggioritari tra i cassintegrati). Le famiglie in condizioni di povertà relativa (che serve per misurare le diseguaglianze) sono pari a 2 milioni e 657mila, rappresentando il 10,8% delle famiglie residenti. Si tratta, precisa l’istituto di statistica, di 7 milioni e 810mila poveri, il 13,1% dell’intera popolazione. Il fenomeno della povertà relativa continua a essere maggiormente diffuso (22,7%), tra le famiglie più ampie (24,9%), in particolare con tre figli (24,9%), soprattutto se minorenni (26,1%). E’ fortemente associato a bassi livelli di istruzione (17,6% che al massimo ha conseguito la licenza elementare), a bassi profili professionali (14,9%, operai) e all’esclusione dal mercato del lavoro: l’incidenza di povertà tra le famiglie con due o più componenti in cerca di occupazione (37,8%) è di quattro volte superiore a quella delle famiglie dove nessun componente è alla ricerca di lavoro (9%). Quindi milioni di poveri, che continuano a crescere soprattutto nel mezzogiorno .Da questo si capisce come sia drammatica la situazione occupazionale nel paese dove ogni giorno si perdono migliaia di posti di lavoro. Bisogna ripartire da qui e creare le condizioni per dare lavoro a tutti, per dare a tutti la dignità di essere uomini e perché finalmente venga attuato l’art. 1 della nostra costituzione che recita “l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro”.Per mettere un freno a questo scempio bisogna costruire regole certe da rispettare e far rigorosamente rispettare.Bisogna mettere un paletto ben conficcato tra il potere politico e quello economico che non devono mai essere concentrati nelle mani di una sola persona, come è per adesso in Italia, perché come stiamo amaramente constatando questo porta alla distruzione della democrazia stessa.E allora è arrivato il tempo di dire basta, chi è titolare, sia personalmente che tramite suoi familiari, di mezzi di informazione o di qualsiasi altra attività che presuppone concessioni statali deve essere ineleggibile, solo così in Italia potremo risolvere il conflitto di interesse!!!Al secondo punto legalità e giustiziaIl primo obiettivo che la sinistra deve avere tornando al governo è quello di cancellare tutte le leggi vergogna volute dalla destra per ridare senso alla stessa e per fare in modo che i cittadini tornino ad avere fiducia in essa.La giustizia e la legalità vertono in uno stato disastroso, non solo perché mancano le risorse, che mancano ed è già molto grave, ma per tanti altri motivi, non ultimo per le leggi farraginose e poche chiare che spesso sono soggette ad interpretazioni le più disparate e che molto spesso portano i cittadini a non avere più fiducia nella stessa a cui si aggiunge la lungaggine dei processi, soprattutto civili, che allontana i cittadini e perché non c’è la certezza della pena per i criminali!Senza una giustizia funzionante e senza certezza della pena in questo paese non si potrà mai parlare di legalità.Al terzo punto l’ambiente ed il cibo, che a mio parere sono in stretta correlazione e riguardano direttamente la nostra salute ed il nostro benessere, la nostra vita.Come affermato da don alex Zanotelli ci stanno uccidendo con scelte scellerate come ad esempio quelle degli inceneritori.Preservare l’ambiente significa quindi preservare la nostra salute e preservare la salute di ognuno significa meno spese sanitarie!Per noi sono prioritari la solidarietà e accoglienza , la cultura e la difesa della Costituzione e quindi della democrazia .La difesa della dignità, della libertà e dei diritti delle donne, contro questo potere maschile che utilizza le donne come oggetto di scambio, che mortifica le donne nella rappresentazione fuorviante che ne danno i media, dove l'unica cosa che conta sono le belle nudità messe in evidenza.E’ intollerabile che tutto ciò avvenga nel silenzio assordante non solo della sinistra, o meglio di quel che resta della sinistra, ma delle donne medesime, che da un giorno all’altro si sono viste aumentare l’età pensionabile di cinque anni, senza che nessuna abbia avuto il coraggio di ribellarsi nemmeno per questa ingiustizia. Ci hanno preso in giro ancora una volta dicendoci che è stata imposta dall’Europa quando tutti sappiamo bene che non è così!Non possiamo certo tacere il concetto di donne che ha questa politica, questa destra, questo presidente del consiglio.Pretendiamo il rispetto dovuto ad ogni genere umano e vogliamo prenderci il posto che ci spetta nella gestione della cosa pubblica. Vogliamo entrare nei luoghi dove si decide anche per noi per poter dire la nostra, per difendere la democrazia e la nostra Costituzione.Siamo profondamente convinte che senza l’unione delle forze di sinistra sarà molto, ma molto difficile battere b. ed è per questo che ci attiveremo per unire la sinistra. Non siamo più disponibili ad accettare veti incrociati di capi e capetti che servono solo a conservare le poltrone dei dirigenti, mentre il paese va alla deriva.Vogliamo fare tutto questo non da sole, ma insieme a tutti quegli uomini che con lungimiranza vogliono partecipare a questo progetto. Fino ad oggi in Italia siamo stati governati quasi esclusivamente dagli uomini e quello che stiamo raccogliendo oggi sono solo macerie.Come diceva Don Milan “Uscire dai problemi da soli è egoismo, uscirne insieme è politica” e noi vogliamo fare politica, uomini e donne insieme, per costruire una società più giusta e solidale!Nella ToscanoReferente della Rete delle Donne Sicilia
Un uomo, un gazebo, 100 adesioni
martedì 20 luglio 2010, 17.34.07 carademocrazia
Sandro Zagatti ci ha pensato poco: ha diffuso l'invito su facebook, ha chiesto ad alcuni amici in prestito un gazebo , se l'è caricato sulle spalle e se l'è tirato su in piazza Cavana per ricordare la morte di Borsellino e della sua scorta, tra cui il triestino Walter Eddie Cosina. In bella vista il libro rosso, che ricordava la scomparsa dell'agenda rossa di Borsellino. Si son fermati in tanti, stupiti: non c'era un simbolo di partito, solo tanti libri (pericolisissimmi di questi tempi, sono libera lettura e libera scrittura) che parlavano della strage e dei rapporti tra la mafia e la politica. E di quei nomi segnati sull'agenda rossa di Borsellino, mentre erano presenti solo le forze dello Stato, subito dopo lo scoppio della bomba . A metà della giornata, raccolte più di 100 firme per ricordare Paolo Borsellino e il suo lavoro. Ricordare il passato è anche un poco capire il presente. Aureo Muzzi
L'Agenda Rossa che non c'è più
martedì 20 luglio 2010, 17.25.17 carademocrazia
Così scrive SANDRO ZAGATTI
lunedì 19 luglio 2010, diciottesimo anniversario della strage di via d'Amelio, dalle ore 15 circa in poi, presidierò impavido piazza Cavana (salvo inconvenienti) con un gazebo dedicato all'Agenda Rossa di Paolo Borsellino.Non so se avrò tempo di scrivere una nota per ricordarvi di cosa si tratta, spero che ne siate edotti. Chi è a Trieste è caldamente invitato a fare un salto se non altro per portarmi solidarietà, visto che sarò da solo tutto il pomeriggio.Il programma è semplice:Ore 14.30: montaggio gazebo.Ore 15.00: apertura del guest book "IO C'ERO" nel quale chi sarà presente nel corso della giornata potrà segnare nome, cognome ed un commento.Ore 16.58: un minuto di silenzio in ricordo della strage.Tarda serata: chiusura gazebo.Avrò con me un po' di bibliografia sull'argomento e qualche volumetto stampato da Salvatore Borsellino da distribuire ad offerta libera.Faccio tutto da solo, compresi montaggio e smontaggio, per cui ogni forma di solidarietà è apprezzata.
Trieste dormi, el mar se movi apena. Ma el Sindaco...
giovedì 15 luglio 2010, 15.21.09 carademocrazia
AAA Sindaco cercasi
di Franco Del Campo
Tra meno di un anno Trieste dovrà scegliere il suo nuovo sindaco, ma i lavori per la costruzione di una candidatura seria ed autorevole sono in alto mare. Mancano meno di 10 mesi e i partiti, a parte alcune scaramucce, non hanno ancora scoperto le carte. C’è stato un refolo di nomi buttati al vento, ma tutto si è acquietato, forse in attesa di vivacizzare l’estate. Il primo a lanciare una candidatura è stato il cantante triestino Pilat, che ha tappezzato la città con i suoi manifesti in cui annunciava “Voio far el Sindaco”. Poi il sindaco uscente -che non può ricandidarsi- ha lanciato almeno tre sassi nello stagno ed ha candidato prima due donne, entrambi giovani, capaci ed assessori regionali nella Giunta Tondo, Federica Seganti e Sandra Savino, poi Piero Camber, consigliere regionale e comunale di un certo peso in città. Ma secondo i riti della vecchia politica sembra che li abbia “bruciati” perché, a quanto pare, le segreterie dei partiti non gradiscono che si discuta di candidature pubblicamente sui mass media. Dentro il centro sinistra –in attesa di capire se e come verranno fatte le primarie- sembra esserci il “candidato unico” Roberto Cosolini, che ha il fisico “giusto”, è attualmente segretario provinciale del Pd ed è stato apprezzato assessore della Giunta Illy. Ma chi ha già cominciato da lungo tempo una serrata ed intelligente campagna elettorale –senza candidarsi formalmente- è l’ex “cucciolo” di Di Piazza, Franco Bandelli. Fino all’anno scorso –grazie al suo iper attivismo- sembrava lanciatissimo verso la successione, ma poi è entrato rovinosamente in rotta di collisione con i vertici del suo ex partito. Dopo qualche mese dalla sua uscita dalla Giunta Di Piazza anche Alessia Rosolen, sua “compagna” di vita e di idee, è stata “licenziata” dalla Giunta regionale. Così dentro il centrodestra triestino si è verificata una rottura che non ha precedenti, con un intreccio di rancori politici e personali, tanto laceranti quanto pericolosi.
Franco Bandelli, che dimostra una notevole abilità comunicativa, è la “variabile impazzita” della prossima campagna elettorale. Se non farà errori e non ci saranno sbandamenti, potrebbe fare molto male al centrodestra, perché porterà a casa qualche migliaio di voti, anche se nessuno può indovinare se saranno sufficienti a far vincere un centrosinistra sempre in affanno. Ma esiste un progetto serio, realizzabile e soprattutto condivisibile dalla maggioranza dei triestini? E’ meglio lasciare, più o meno, tutto così com’è, perché in fin dei conti siamo una città bella e vivibile ed è meglio non rovinare lo “scenario” a cui siamo abituati? Oppure –visto che la crisi morde anche il nostro futuro- dobbiamo pensare a ricollocarci nel mondo che cambia rilanciando una Trieste europea e cosmopolita? Ma i programmi, come le idee -secondo un “vecchio” e sfortunato saggio, morto giovane nel 1937- “camminano con le gambe degli uomini”, a maggior ragione in un universo politico dominato dai media. Ecco, allora, che si ritorna al “chi” saprà far camminare le idee giuste per Trieste e soprattutto “chi” riuscirà a raccontare ai triestini una “storia” (nel senso di progetto) che riguardi il futuro di tutti noi. Il vero problema, ancora una volta, è “come” verrà cercato, selezionato, proposto “chi” guiderà Trieste in un momento cruciale della sua storia, perché non possiamo permetterci il lusso di perdere altri treni, ma nemmeno altri aerei, pezzi di strade e di porto che dovrebbero portarci nel nostro futuro. Sarà qualcuno allevato dentro la “casta” o i partiti avranno il coraggio e la generosità di confrontarsi con la società civile, che vive, lavora e spesso soffre dentro la realtà quotidiana (secondo il modello di Illy e Di Piazza)?
Il centrosinistra, con qualche incertezza, dovrebbe affidarsi alle primarie, tanto democratiche quanto laceranti. Il centrodestra –tradizionalmente in vantaggio da queste parti- ha un metodo più tradizionale e partitocratico (salvo l’eccezione di Di Piazza, per riempire il dopo-Illy). Ma questa volta, proprio a causa della variabile impazzita Bandelli, la rendita di posizione del centrodestra sembra erosa e probabilmente dovrà pensare a qualche soluzione innovativa. Perché, allora, a destra e a sinistra, non lanciare alla città una sorta di concorso pubblico alla ricerca di talenti, di persone concrete che lavorano, studiano, parlano le lingue, fanno ricerca, senza escludere chi è impegnato nei partiti, ma che abbiano una visione ampia e propulsiva della città? Perché non mettersi in cerca di giovani o donne o altro, che conoscano la città e il mondo che la circonda, che siano in grado di attirare, con una politica dell’accoglienza e della tolleranza (come fecero Maria Teresa e Giuseppe II nel ‘700), energie che servono al nostro futuro? Perché non rilanciare anche un po’ di sano orgoglio civico, ricordando che Trieste (pur amando e rispettando il Friuli) non è “tipicamente friulana”? Perché non fare un appello: “A.A.A. Sindaco cercasi (si prega di inviare curriculum)”?

Franco Del Campo www.francodelcampo.it
http://www.youtube.com/watch?v=jz2NxRdzi8I&feature=PlayList&p=FCA982F1528495D9&playnext_from=PL&playnext=1&index=44


Parlare con la gente
giovedì 15 luglio 2010, 11.37.42 carademocrazia
Parlare con la gente. Loro volano alto. Parlano con gli aquiloni. Aureo&Renzo G.
Si fanno in tre
mercoledì 14 luglio 2010, 21.23.26 carademocrazia
Ero in vacanza a Lampedusa. Belle spiagge, mare con tutte le tonalità del blu e del verde. Leggevo Repubblica, edizione Sicilia, dove ho trovato notizie non comparse , per quel che vedevo, sull'edizione nazionale, chissà perché. Il PD Siciliano, vista la crisi della giunta Lombardo, ha pensato di farsi in tre: dovevano scegliere se continuare a stare all'opposizione oppure "cambiare" ( il famoso cambiamento, coniugato con il federalismo, poi). Come? Diventare PD Sicilia, collegato con quello nazionale oppure federarsi con quello nazionale. Il tutto per stare vicini alla gente, governando con Miccichè e Lombardo. Li ho lasciati mentre discutevano animatamente. Con tristezza, soprattutto per la partenza da Lampedusa. Aureo
Calderoli, i calciatori e la crisi
lunedì 7 giugno 2010, 10.27.02 carademocrazia
Per la prima volta, son d'accordo con Calderoli. Dieta finanziaria dimagrante anche per i calciatori, che , direttamente e indirettamente, ricevono soldi pubblici. Gli azzurri si sentono offesi. Buffon: "Buffonate". Aureo Muzzi
Supermercato felice
mercoledì 26 maggio 2010, 17.53.30 carademocrazia
Un Supermercato felice, uguale a quelli della pubblicità. Sono tutti eguali.
"Ma davvero, buttae via tutto quello che scade in giornata?"
"Certo, così ci obbligano."
"Non potete portarlo via voi dipendenti, magari aprezzos contato?"
"Guai grossi se lo facciamo"
" E darlo ai bisognosi, che tanto non tolgono guadagni al supermercato? "" Non viene nessuno a chiederlo ". E Nessuno ci ha pensato. Aureo
Come fare la satira alla satira della Sabina Guzzanti?
lunedì 17 maggio 2010, 18.24.22 carademocrazia
Ieri sera pizza siciliana con acciughe, capperi e poi "Draquila" della Guzzanti. Che pesantezza, che sete alla fine!
Mi è piaciuto il modo come ha presentato il consenso che Silvio Berlusconi sa creare attorno a sè. Non mi è piaciuto proprio per niente, invece, l'uso che ha fatto della rabbia e del dolore dei terremotati per cercare di dimostrare le malefatte di Silvio B. Abbiamo visti solo gli estremi, la rabbia da una parte e dall'altra la fervida ammirazione, quasi un'idolatria verso Silvio B. Troppo. Una via di mezzo, poco, solamente la brava Stafania Pezzopane, che difatti non è stata rieletta.
Ha mostrato prima il tendone del PD, vuoto a tutte le ore (triste e impietoso, ma reale?), poi, con grande effetto, la militarizzazione dei campi (incomprensibile) e della città (forse per evitare gli sciacalli) che a portato alla tranquillità (comprensbile e auspicabile) forzata (meno), quasi una narcotizzazione delle coscienza (inaccettabile). Mi sbaglio o i giornali non ne hanno quasi parlato?
Spero che venga considerato solo un film, e non un atto d'accusa a Silvio B, perché altrimenti porterà molti a difendere "Silvio nostro" da ciò che considerano solo un accanimento di gente invidiosa dei suoi successi e polemica pura. Aureo
Scelte di vita
sabato 15 maggio 2010, 13.44.43 carademocrazia
Se l'opposizione non si decide cosa fare da grande>
"Caro, il medico dice che per guarire devo andare un mese al mare ed uno in montagna: dove andiamo per prima?"Lui - "Da un altro medico!!"
Democratici e fiacchi
venerdì 14 maggio 2010, 15.05.50 carademocrazia
Da quando è segretario del PD Bersani, l'Espresso, vero centro vicario di formazione e di guida dell'area progressista, dedica sempre meno spazio al PD e alle sue proposte. Quando lo fa, come nell'ultimo numero (" Democratici e molto litigiosi"; Gentiloni : Così come è ora, questo è un partito senza futuro. E a vocazione minoritaria"), ne rimarca più i problemi che altro. L'alternativa sembra quasi essere individuata all'interno del PdL, nonostante i suoi problemi.
Sarà solo dovuto alla fiacca conduzione di Bersani o comincia a diventare una vera e propria sfiducia nel PD? Sembra che tutto debba continuare come se niente sia successo, le sconfitte, la crisi d'identità, il continuismo di tanti, troppi. The show must go on. Aureo Muzzi
Rigassificatore, superporto e la ricerca della felicità
venerdì 7 maggio 2010, 17.48.31 carademocrazia
Roberto Cosolini, in vista delle elezioni comunli del 2011, propone una Trieste dinamica, che guarda al futuro, grazie anche alla sua ricca storia. Un'occasione per ritrovare quelle energie che la città dispone e che sono disperse tra il tran tran quotidiano e l'abulia tanto presente per la mancanza di un progetto per la città e per la sottovalutazione dell'importanza della qualità della vita e delle aspettative dei singoli. Aureo
Cosolini: si al superporto, no al rigassificatore
Si al progetto Unicredit per il superporto e no al rigassificatore. Citta universitaria, green economy e riqualificazione del sito inquinato per rilanciare l'occupazione. Questi, a grandi linee, sono i punti salienti della ricetta di Roberto Cosolini per il futuro di Trieste. Il segretario provinciale del Pd, infatti, ha presentato ieri le sue proposte di programma in un incontro pubblico molto partecipato: . E che l'incontro fosse una prova tecnica per il 2011 l'ha dimostrato il pubblico in sala: oltre ai compagni di partito, erano presenti gli alleati dell'Italia dei Valori, il rettore Francesco Peroni, il presidente dell'Autorita portuale Claudio Boniciolli, l'ex direttore dell'Azienda sanitaria Franco Rotelli. Cosolini propone un programma a tutto campo contro quello che ha definito il di Trieste: . Secondo Cosolini il progetto va accompagnato da un'adeguata riforma istituzionale: . Cosolini si e pronunciato per un no deciso al rigassificatore di Zaule: . Sottolineata l'importanza della ricerca e dell'universita: . Da qui il rilancio sull'occupazione: . Non mancano le direttive per il rinnovamento della qualita urbana: . Appello anche per un grande evento che segni l'auspicata rinascita della citta () e per la tutela dei diritti delle persone e delle imprese. Infine Cosolini non ha lesinato critiche alla giunta Dipiazza: . Giovanni Tomasin Il Piccolo 7 maggio 2010
El Trota
lunedì 3 maggio 2010, 21.26.24 carademocrazia
Ugo Furlan
La comunicazione tra organi
venerdì 23 aprile 2010, 16.17.16 carademocrazia
Il direttore generale di Confindustria Gianpaolo Galli denuncia la «stanchezza» degli imprenditori davanti alle troppe promesse mancate su riforme fiscali e semplificazioni burocratiche. «La Lega su questo è piuttosto credibile, per questo prende i voti di chi fa impresa al Nord», spiega. E al Pd cosa manca? Galli sospira. «Il tema è la credibilità, non basta dire che le cose “le abbiamo fatte”, perché a ogni atto di semplificazione ne seguono almeno dieci che complicano...diciamo che al Pd servirebbe, oltre alla testa, anche la pancia...».
Pd, 10 proposte anticrisi "Cig, tassa sui redditi alti" di Andrea Carugati www.unita.it
La sintesi
mercoledì 14 aprile 2010, 20.29.06 carademocrazia
«La Lega sa dare risposte», dice Flavio Zanonato sindaco di Padova. Cioè semplifica risposte: «Di fronte alla questione della sicurezza, noi chiamiamo in causa le ingiustizie del mondo, la Lega dice che si era meglio come si stava prima e che là, a quel prima, bisogna tornare». Sinistra in colpa per le soluzioni troppo complesse che offre. Evidentemente la gente non capisce oppure sorvola sugli inguaribili mali del mondo e preferisce per il presente la ricetta semplice della Lega. Oreste Pivetta www.unita.it
Pensare a se stessi non è egoismo. Egoismo semmai è occuparsi solo di se stessi. Fabio Volo
Basterebbe poco per dare dare una risposta a esuli e delusi della politica della sinistra. Ma bisognerebbe cambiare qualcosa. Indovinate cosa? Nanni illuminaci di nuovo! Aureo Muzzi
La sinistra è...
mercoledì 7 aprile 2010, 11.58.54 carademocrazia
La sinistra in Italia è uno spazio culturale, non un’offerta politica.
Dario Di Vico http://www.corriere.it/editoriali/10_aprile_07/dico_99c2ff5a-4203-11df-a011-00144f02aabe.shtml

Perdite
giovedì 1 aprile 2010, 14.33.25 carademocrazia
E' una questione idraulica.La perdita c'è, ma non si capisce esattamente dove sia collocata; al sud ci sono macchie di umidità criminale assieme a tratti asciutti e risanati. Al nord l'umidità è così evidente che ha marcito i muri e sta cominciando a manifestare ampi spazi di muffa, anche se in altre parti il rinnovamento delle pareti è stato consistente e l'ambiente sembra più sano.Ho provato a chiamare l'idraulico(il titolare di Perdita Democratica) per individuare la causa di questa ultima perdita, ma ho trovato sempre la segreteria telefonica con un messaggio confuso e sbrigativo su "un ritorno al territorio" che non ho ben capito. Forse ho sbagliato numero. Guarderò meglio la tessera.
Mi sono rivolto ad alcuni che hanno lo stesso problema e ho sentito le proposte più disparate tra cui quella di spiare come fanno certi idraulici vestiti di verde a convincere i clienti sulla bontà del loro intervento; forse perché sono maestri nel dare sempre la colpa ad altri. Mah!Altre persone parlano di un metodo in uso presso molti vecchi professionisti del settore che usavano il sistema del pugno chiuso per tappare le falle e risanare l'impianto.Chissà chi erano. Ma forse, in fondo, sono solo favole che si raccontano nelle serate umide per consolarsi a vicenda del clima umido e non pensare al raffreddore che sta affliggendo buona parte della popolazione più sensibile.
Perdite. Forse ci vorrebbe una nuova leva di idraulici giovani e con idee chiare.Forse.Speriamo, in ogni caso, che facciano presto perché vedo la muffa verde farsi sempre più strada.Non dimenticate l'impermeabile. Siiùleiter
Ugo Furlan
Abbiamo vinto! Anche noi!
martedì 30 marzo 2010, 12.19.49 carademocrazia
La tradizione, quella che ci aiuta in tanti momenti della vita, è salva: tutti dicono di aver vinto, gli elettori stiano tranquilli! Vittoria Puccini
7 a 4 per il centrosinistra, prima 11 a 2. In mezzo, quasi tutto il nord produttivo (esclusa la Liguria) va al centro destra, con grande affermazione della Lega. Compare Beppegrillo.it, che prende il 7% in Emilia Romagna, quasi a dire che dove il PD è forte, si può votare diversamente dal voto utile per battere il Centro destra. L'astensione aumenta, ma questo non preoccupa nessuno: basta che qualcuno voti per garantire i seggi. Di Pietro trat- tiene il voto di protesta.
Le prime affermazioni degli esponenti PD sono rassicuranti, soprattutto per il centrodestra che sa sempre più di aver come avversario un partito che vorrebbe, ma non sa cosa e come, con un leader sereno, ma incapace (per ora o per sempre?) di presentare un'idea, se non un progetto, che possa convincere gli elettori.
La sinistra prende 3+3%, cioè un voto di testimonianza ma non si capisce di cosa.
Qualcosa di positivo per ripartire? Vendola vince perché ha convinto il suo elettorato; c'è ancora un elettorato del PD del 26%, la vita è bella comunque. Aureo MUZZI
La beffa della “par condicio
venerdì 26 marzo 2010, 20.24.33 carademocrazia
Franco Del Campo mi manda questo suo articolo pubblicato sul Piccolo
La “soluzione” era abbastanza prevedibile, ma ha il sapore amaro della beffa. In queste ore l’Autorità per le comunicazioni (Agcom) ha multato il TG1 e TG5 per 100.000 euro ciascuno per l’evidente “squilibrio tra Pdl e Pd” (a favore del Pdl) e per la “marginale presenza delle nuove liste”. Ma chi pagherà questa multa per il macroscopico squilibrio informativo nel servizio pubblico (per il TG5 non ci sono problemi, è una televisione privata e il proprietario è particolarmente danaroso)? Il paradosso della “par concidio”, diventa così manifesto. L’Agcom misura e sanziona un’emittente, in questo caso l’ammiraglia della Rai, perché non ha rispettato “l’obiettività, la completezza e l’imparzialità dell’informazione”, e questo significa che il suo direttore e i suoi giornalisti non si sono comportati da veri giornalisti del servizio pubblico. A pagare la multa, però, almeno per quanto riguarda la Rai, non saranno i veri responsabili, coloro che in piena campagna elettorale, settimana dopo settimana, non hanno applicato alla politica italiana la necessaria “obiettività, completezza ed imparzialità dell’informazione”, ma i cittadini italiani, nel senso degli abbonati che pagano il canone, da cui quei 100.000 euro saranno sottratti. Si tratta di una beffa paradossale perché da una parte i cittadini-elettori-abbonati sono stati privati di un’informazione obiettiva, completa ed imparziale, dall’altra dovranno pagare la multa dell’Agcom con i soldi del loro canone.La povera “par condicio”, però -che di suo sarebbe tanto banale quanto sacrosanta- subirà un altro contraccolpo. Adesso l’Agcom impone l’ “immediato riequilibrio” informativo tra le forze politiche in campo. Solo che dopo settimane di evidente e macrospico “squilibrio”, a poche ore dall’apertura delle urne per 41 milioni di italiani, il TG1 dovrebbero parlare solo del Pd e delle forze politiche minori, cancellando il presidente del Consiglio, i vari Ministri e tutte le forze di maggioranza (in realtà la Lega raccoglie sempre percentuali minime di spazi televisivi, ma se ne frega perché lavora sul territorio). Qualcuno pensa che succederà questo? Se il richiesto “riequilibrio” non ci sarà, si dovrà integrare la legge 28/2000 (sulla “par condicio”) con un nuovo comma (da inserire a piacere): “chi ha avuto ha avuto chi ha dato ha dato e scurdammoce o passato”. (Un’alternativa ci sarebbe: far pagare i responsabili del tradimento dell’obiettività, della completezza e dell’imparzialità dell’informazione nel servizio pubblico di tasca propria, ma questo farebbe entrare l’Italia nell’era dell’etica della responsabilità, e forse non siamo ancora pronti…).
Il fascino della piazza
venerdì 19 marzo 2010, 19.26.04 carademocrazia
Ugo Furlan
Il golpe friulano per l’approvazione dello Statuto PD
mercoledì 17 marzo 2010, 18.43.58 carademocrazia
Bel servizio di Jack Lagona sulla convulsa assemblea regionale FVG del PD della scorsa domenica. Più chiaro di così... Gianfranco Moretton >
L’approvazione dell’articolo 45, sul limite dei mandati dei deputati regionali, fa emergere le lotte intestine che si svolgono all’interno della maggioranza della Serracchiani . Moretton, il capogruppo in consiglio regionale, non è intervenuto nell'acceso dibattito perché...
Finalmente anche il Friuli Venezia Giulia ha approvato il nuovo Statuto del Partito Democratico regionale. Come sempre accade in questi casi, il dibattito si è incentrato principalmente su temi che nulla hanno a che fare con la struttura del Partito, ma su altri che riguardano la vita politica dei singoli candidati alla regione. Infatti il punto centrale di tutto lo Statuto – che lo è diventato, centrale – era ed è stato l’articolo 45 sul limite ai mandati dei deputati regionali.
VINCERE SI’, GOVERNARE FORSE – Debora Serracchiani, avendo già avuto vari colloqui con le mozioni presenti in assemblea, si era detta disposta ad accettare la linea dei tre mandati avanzata tramite proposta fatta tempo prima dai delegati, salvo poi scontrarsi durante l’assemblea di domenica 28 febbraio con una parte del suo stesso schieramento che .... click sul link sotto per continuare a leggere.
http://www.giornalettismo.com/archives/55255/golpe-friulano-lapprovazione/
La bellezza nelle liste
venerdì 12 marzo 2010, 20.50.24 carademocrazia




Ugo Furlan
2 o 3 mandati per lo statuto PD FVG? Questo è il dilemma oppure...
domenica 28 febbraio 2010, 21.12.58 carademocrazia
... qui comando io, questa è casa mia. Che titolo dare a questa vicenda?
Passa lo Statuto PD FVG, ma viene rinviato il voto all'art 45 che prevede il limite dei due mandati.
Per DebS pareggio in casa (-1). Mezza vittoria per gli altri, ma il campionato continua. Palla al centro e correre. Basta che non sia come diceva quel grande filosofo che era Nereo Rocco " Ti va in campo e daghe dentro a tuto quel che cori, anche se xe la bala".
http://bora.la/2010/02/28/il-pd-fvg-approva-lo-statuto-non-ce-il-limite-dei-due-mandati-per-gli-eletti/
Che domenica, la prossima di Debora Serracchiani!
venerdì 26 febbraio 2010, 14.50.52 carademocrazia
Enrico Maria Milic, col suo magnifico bora.la, un vero e proprio giornale online, colpisce spesso nel segno. Domenica l'assemblea regionale del PD dovrebbe votare il suo statuto. Potrebbe essere un momento di svolta oppure di arretramento nel processo di rinnovamento e di avvicinamente al proprio elettorato.
Cpsì la vede Enrico, che mi dà spazio per un breve commento
http://trieste.bora.la/2010/02/25/domenica-serracchiani-si-gioca-la-faccia-di-donna-del-cambiamento-allassemblea-pd
Valutare Berlusconi
giovedì 25 febbraio 2010, 23.08.48 carademocrazia
di Franco Del Campo
Non è facile dare una valutazione oggettiva e distaccata su Silvio Berlusconi. Da quando è sceso in campo ha suscitato –volutamente- emozioni forti, a tratti violente, nel bene e nel male. Ma su una cosa tutti possono essere d’accordo: Berlusconi ha avuto ed ha nelle sue mani una concentrazione di potere straordinaria, a livello economico (è uno degli uomini più ricchi del mondo), comunicativo (possiede e controlla media e pubblicità), politico (nessun presidente del consiglio dell’Italia repubblicana ha avuto tali maggioranze parlamentari). Il problema è capire quali risultati sono stati ottenuti grazie a tutto questo potere. L’Italia che ha governato in questi anni (7 sugli ultimi 9 anni) è migliore, peggiore o uguale? I nostri soldi, i soldi delle nostre tasse, sono stati spesi bene o sono stati sprecati? Proviamo a rispondere. A quasi vent’anni da tangentopoli ci ritroviamo con uno stillicidio di corruzione, di piccole e grandi mazzette che tanti politici (con una buona presenza bipartisan) continuano ad incassare, anche se spesso vengono presi con le mani nel sacco grazie al lavoro della magistratura e alle intercettazioni di polizia e carabinieri. Vent’anni fa furono definiti “mariuoli”, mentre adesso, secondo il vezzeggiativo di Berlusconi, sono dei “birbantelli”. La corruzione –attesta la Corte dei Conti- è quasi raddoppiata e sta di nuovo corrodendo l’Italia, ma viene descritta come una marachella. La burocrazia, nonostante l’impegno mediatico del ministro Brunetta contro i fannulloni, continua ad essere una pastoia che toglie decine e decine di giorni di lavoro alle imprese e fa venire il mal di testa a tanti cittadini-contribuenti. A scuola, anche se il ministro Gelmini immagina di essere l’erede del filosofo Gentile, molto semplicemente si studierà di meno, solo per risparmiare. La fuga dei cervelli continua e i nostri giovani talenti, che sono tanti e bravi e che abbiamo istruito con in nostri soldi, vanno ad arricchire l’intelligenza collettiva dei nostri concorrenti. Il debito pubblico continua ad essere enorme e schiaccia il nostro futuro. Le carceri, dopo il condono approvato dal centrosinistra e da Forza Italia, stanno di nuovo esplodendo ed abbiamo il record di suicidi. Gli immigrati, come dimostrano le statistiche, delinquono tanto quanto gli italiani doc, ma quando esplode la violenza a Milano, governata da due decenni dal centrodestra, che dal 2002 ha a disposizione la Legge Bossi-Fini, tutta la colpa viene addossata al nebbioso governo Prodi che ha accolto troppe badanti. I rifiuti mediatici e puzzolenti di Napoli non ci sono più, ma quelli di Palermo sono altrettanto puzzolenti, anche se le televisioni non li inquadrano. Il Comune di Catania, quando era sindaco Scampagnini, medico di Silvio Berlusconi, è arrivato alla bancarotta, ma è stato salvato con un regalo di 140 milioni di euro a fondo perduto. A livello internazionale l’Italia non riesce ad ottenere un incarico di prestigio nemmeno per sbaglio, ma raccogliamo sorrisi e pacche sulle spalle da Gheddafi e Putin, mentre la Regina d’Inghilterra, la canceliera Merkel, il presidente Sarkosy e i vertici europei danno segni di imbarazzo ed impazienza nei confronti degli scherzetti e delle barzellette del nostro premier, che –ultima battuta- dall’Albania è disposto ad accogliere a braccia aperte solo “ragazze giovani e carine” (anche se ce ne sono già tante, sfruttate dai racket della prostituzione).Si pensa di spendere quasi una finanziaria, più 6 miliardi di euro, per costruire il Ponte di Messina, per collegare due regioni che stanno letteralmente franando e sono in buona parte nelle mani della criminalità organizzata, mentre mezza Italia soffre di continui dissesti idrogeologici e non si trovano i soldi per un sistema a banda larga, che servirebbe a modernizzare il paese (non potremmo prima mettere a posto il territorio italiano e poi pensare al faraonico Ponte di Messina?). Nel frattempo, tanto per non smentirci, abbiamo superato ogni record nel numero delle auto blu a disposizione di caste piccole e grandi, mentre i conti dello spostamento mediatico del G8 dalla Maddalena a l’Aquila, a quanto pare, non tornano. A questo punto c’è il sospetto che questo enorme potere economico, mediatico e politico non abbia prodotto i risultati promessi e sperati. In questi ultimi anni, ci siamo un po’ incattiviti, tutti hanno litigato con tutti, la magistratura “dovrebbe vergognarsi”, la polizia è rimasta senza benzina, la televisione non è migliorata e forse abbiamo buttato parecchi soldi dalla finestra. Tanto rumore e tanto tempo perso (quasi) per nulla…? Franco Del Campo
Bersani intervista la Repubblica
sabato 20 febbraio 2010, 12.34.26 carademocrazia
Bersani ha a disposizione un'intera pagina della Repubblica (di oggi per rivolgersi a quasi un milione di suoi potenziali elettori grazie alle domande di Goffredo De marchis, veri assist per le risposte. Pacatamente, dice poco di cui ricordarsi, se non che non ha un piano B e che va a Sanremo perché gli piace il rock, la lirica e i canti di montagna: se il popolo non viene a me, io vado dal popolo. Noto però che individua nella Lega " il vero punto di tenuta della maggioranza" e forse, partendo da questa sua affermazione, si apra una strada nuova per l'opposizione: basta con l'antiberlusconismo come valore aggiunto del PD, studiamo la Lega, come nasce e come si muove. Forza Pierluigi B, sei sulla buona strada. Se riesci a convincere i tuoi a capire cosa è passato in questi anni nella testa degli italiani, potrai farcela. Aureo Muzzi
In alto, alcuni ospiti a Sanremo (Cassano e Belen R a dx, Dita von Teese a sn), in basso a dx Prodi, mentre riceve la noizia che Bersani andrà tra il popolo di Sanremo.
Le 10 domande di autorevoli politologi inglesi all'opposizione italiana
venerdì 19 febbraio 2010, 13.03.05 carademocrazia
Cristiana ha risposto alle 10 domande di alcuni autorevoli politologi inglesi all'opposizione italiana. Io ho fatto alcune osservazioni, in rosso. Secondo me, dovremmo riflettere di più sui temi rilevati nei punti 1,3,4,10, dove Cristiana e io diamo risposte diverse, apparentemente divergenti, ma parallele. Ma perché gli inglesi si occupano tanto di Berlusconi e i lituani no? Aureo Muzzi
1) Quali sono i vostri principali valori politici al di là dell'antiberlusconismo?
Il berlusconismo ha di fatto cancellato la politica intesa come gestione del bene comune a favore del populismo. OTTIMO. Ma quanto segue è una serie di proposte, auspici piuttosto che di valori, che ci sono, ma poco evidenti. Mi piacerebbe pertanto ripartire da una politica che riaffronti i bisogni dei cittadini comuni e non solo di lobies privilegiate, in modo onesto serio e trasparente e condiviso iniziando dalla priorità del mondo del lavoro, con contratto unico che grantisca la possibilità di flessibilità ma al tempo stesso dia dei termini precisi alla precarietà. Da una politica del lavoro che si faccia carico della riconversione di chi perde momentaneamente il lavoro e tenga ben presente che in un futuro non poi così lontano rischieremo di avere persone che non saranno riuscite a garantirsi una fine lavoro che permetta una vita dignitosa. Vorrei un partito che costringa le banche ad investire in progetti lavorativi che si dimostrano seri e redditizi in futuro. Vorrei un partito che riduca la forchetta tra una minima classe super ricca ed una maggioranza al limite della sopravvivenza, ad esempio riducendo i supercompensi e buone uscite di super manager ridistribuendo i redditi. Vorrei un partito per cui la trasparenza, l'onestà e la legalità fossero i requisiti principali per la gestione pubblica. Vorrei un partito in cui il benessere sociale fosse garantito attraverso una seria lotta all'evasione fiscale. Vorrei un partito per cui i costi delle gare di appalto venissero confrontati con quelli degli altri paesi europei come fonte di contenimento della spesa pubblica. Vorrei un partito in cui la sanità non fosse più a macchia di leopardo ma distribuita per qualità su tutto il territorio, visto che non sono le competenze che mancano, ma la trasparenza ed in molti casi il favorire la medicina privata. Vorrei un partito che si faccia carico di mettere le donne nelle stesse condizioni lavorative degli uomini,sia fornendo le strutture adatte per i figli sia anche suddividendo tra padre e madre l'assenza per maternità o paternità. Vorrei un partito che affronti con onestà e dignità il problema degli anziani senza che questi gravino prevalentemente sulle donne ed allora riterrei giusto che l'età pensionabile fosse uguali fra i due sessi.
2) Perché quando avete avuto l'opportunità di governare non avete regolamentato il conflitto d'interessi?
A questa domanda non sò veramente dare una risposta. NEANCH’IO, come tanti altri e questo è grave- Forse per la paura di essere considerati comunisti?
Una cosa è certa, non mi sarei fermata perchè si temeva di colpire il capo dell'opposizione….. Perchè tutto questo non è stato fatto, non trovando una spiegazione logica, non mi è dato di saperlo, ma una cosa è certa che chi ha commesso questi errori madornali non dovrebbe più far parte del partito che vorrei.
3) Che visione avete della società italiana del futuro e per quale tipo di giustizia sociale vi schierate?
Credo di avere già risposto in gran parte a questa domanda, per sintetizzare potrei dire che mi ha sempre interessato la social democrazia: stiamo appunto perdendo perché proponiamo la socialdemocrazia che viene rifiutata da chi ne è la colonna ( i lavoratori , in genere privati) per dare a chi ne gode i benefici(gli assistiti, ma anche molti lavoratori pubblici e pensionati) senza che vi sia un adeguato corrispettivo.
sul tipo svedese. Siamo italiani, mediterranei e cattolici ( in gran parte). La religione protestante si pone in maniera diversa da quella cattolica sui temi del lavoro e della solidarietà. Non è detto che una sia migliore dell’altro, in questo campo, ma diverse sì Io stato ti garantisco in pratica dalla vita alla morte, tu cittadino non tradisci la mia fiducia pagando le tasse che garantiscono il benessere comune e ti impegni a restituirmi in termini di produttività quello che ti ho concesso. Difficile? Forse in questo paese che non ha un gran senso dello stato e soprattutto del bene comune. Vorrei un partito che sostenesse in maniera decisa l'istruzione, la ricerca l'innovazione, creando attrazione, i cervelli non ci mancano i motivi di attrazione neanche.
4) Quale è la vostra visione della globalizzazione e come vedete l'Italiani in essa?
La globalizzazione è un fattore ormai difficilmente arrestabile. Và quindi guardata come una opportunità e non come stiamo facendo con paura e ostracismo. Su globalizzazione e immigrazione la sinistra sta perdendo perché non tali situazioni non sono ben previste nell’attuale base filosofico teorica del PD.
Indubbiamente i flussi migratori dovrebbero essere in un qualche modo gestiti non più a livello nazionale (visto che di globalizzazione si parla) in modo da non creare concentrazioni troppo numerose in in singoli territori anche difficilmente assorbibili sia a livello lavorativo sia a livello di integrazione, con maggiore facilità che gli immigrati cadano nelle mani della criminalità organizzata. Anche la nostra industria non sembra preparata a gestire la globalizzazione, intesa più come possibilità di delocalizzare per ottenere maggiori profitti ma senza restituire sotto altre forme di terziario di ricerca o di ricerca di qualità nel paese di origine in cui si continuano a perdere posti di lavoro in nome della competitività, vedi Fiat. Vorrei però guardare alla globalizzazione anche in altri termini.Abbiamo una cultura storica, una lingua meravigliosa, ma siamo un popolo vecchio con bassissima natalità, mi piace pensare alla globalizzazione come ad un modo per trasmettere tutto questo
5) Come pensate di aumentare le possibilità a disposizione dei giovani e che risposta date alla lettera di Pierluigi Celli che invitava il figlio a lasciare l'Italia?
Se guardiamo alla globalizzazione è del tutto accettabile che i giovani si spostino a seconda delle loro competenze o inclinazioni. Concordo
In questo momento capisco Celli, ( anch’io, abbastanza) ma non è un problema solo di università e ricerca; se ne vanno soprattutto per il lavoro non di ricerca perché non viene riconosciuto competenza e fantasia, per il nepotismo e clientelarismo vigente, anche da” noi ,“per comodità”. Poi anche altro ma diventa lungo, senza addentrarmi nella meritocrazia, spesso legata a valori della destra che cerchiamo di adottare correndo qualche rischio di troppo. perchè ai nostri giovani stiamo offrendo veramente poco come prospettive. Ripartiamo allora dall'Università, ripartiamo da creare le condizioni che altri paesi europei offrono agli studenti stranieri che si recano nei loro paesi. Imponiamo un miglior controllo sugli studi universitari, ma smettiamola anche con la storia che le nostre università non valgono niente. I famosi cervelli in fuga che vengono accolti in altri paesi è qui che si sono formati e se sono così impreparati come le statistiche ci vorrebbero far credere perché se li prendono? Se guardo questo paese lo vedo come il posto ideale per un giovane che vi si avvicina per compiere i suoi studi, per bellezza per giovialità della gente per fascino puro. Creiamo centri di ricerca e ne avremmo a frotte.
6) Sarete in grado di apportare serie riforme alla classe politica in termini di numero dei parlamentari, immunità legali, costi della politica?
Questa mi sembra la cosa meno difficile. Eh no,al contrario, neanche i nostri non mollano il posto raggiunto nella gerarchia della carriera politica..
I parlamentari ed i ministri sono clientelarmente troppi. La metà dei parlamentari bastano. Il senato può benissimo diventare la camera dei rappresentanti delle regioni, non c'è alcun bisogno della corte di Versaille che Berlusconi si è creato. Immunità? Quale? Il partito che deve guidare l'Italia di domani non ha bisogno di immunità se ha come mandato primario l'onestà e la trasparenza. Non solo fare il parlamentare non deve avere il significato di arricchirsi, ma di svolgere un servizio per il paese retribuito giustamente ma senza troppi privilegi che sono negati agli altri cittadini, chi ci stà bene altrimenti arrivederci.
7) E' possibile che l'inesistenza di un governo ombra comunichi agli elettori l'assenza di un governo alternativo e quindi la non presenza di un'opposizione ufficiale in Italia?
No non credo, il governo ombra anzi a mio avviso dà un senso di opposizione preconcetta che non ritengo positiva. Il governo ombra inglese ha un ruolo e peso diverso dalla barzelletta di Veltroni.
L'opposizione ha la possibilità di inserire nelle varie commissioni parlamentari i propri esperti in materia ed è lì che si dimostrano le competenze. Il governo ombra a cosa è servito? Si è forse sentito un no deciso al nucleare, alla privatizzazione dei servizi delle forze armate. Credo che sia molto più opportuna una opposizione forte che un governo ombra.
8) Perché non c'è un reale interesse e capacità nell'usare i nuovi media? Siamo provinciali, legati agli studi classici ( latino, greco….)…

L’Italia è partita tardi, ha un popolo giovane limitato, sicuramente la tecnica è stata per troppo sottovalutata anche nelle strutture pubbliche molte delle ditte delegate alla informatizzazione hanno creato non pochi problemi di fruibilità. Ma credo, e il blocco dei fondi per la banda larga sembra confermarlo, la rete è molto meno controllabile rispetto alle altre fonti di informazione e chi invece vuole controllare l'informazione non la gradisce proprio.
9) Se aveste un miliardo di euro di risorse extra, come le utilizzereste?
premesso che di miliardi ce ne sarebbero a disposizione se l'evasione fiscale fosse controllata in modo più funzionale, in questo momento mi rivolgerei all'istruzione ed alla ricerca, anche se vorrei scovare almeno qualcosa per gli ammortizzatori sociali. Formazione ( sociale e professionale), ammortizzatori sociali, riduzione/semplificazione delle tasse. Ma non sono un economista...
10) Avete un Obama capace di sfidare Berlusconi in carisma e popolarità ma al tempo stesso di creare una visione un sogno per gli elettori che dovrebbero votarvi?
Di Obama in giro non ne vedo, Più che Obama, serve il metodo Obama.
ma quello che mi fà ancora più riflettere è che non dovrebbe essere difficile trovare qualcuno che dica cose un pò più intelligenti di Berlusconi. Errore quasi mortale della sinistra considerare Berlusconi e la destra stupidi, privi di valori e ignoranti.
Sicuramente non abbiamo qualcuno con le potenzialità di controllo mediatico come Berlusconi e questo rende difficile l'esposizione.L'altra difficoltà è che è difficile schiodare dai posti di comando i meno giovani, che se ne avvistano uno all'orizzonte lo affogano. Concordo
Il sogno per gli elettori che dovrebbero votarci? Qualcuno che capisca e condivida le mie esigenze e i miei sogni.

Riduzione della spesa pubblica mediante riduzione dei parlamentari e dei loro privilegi,soppressione di funzioni locali pletoriche come le province ed accorpamento dei piccoli comuni
Immediatamente contratto di lavoro unico, con definizione del periodo di precariato e la riqualificazione lavorativa. Scuola obbligatoria gratuita sino a 18 anni,aiuto per spese universitarie per le fasce di reddito più basse.revisione del mercato della casa sia in termini di costruzione di alloggi, sia in termini di controllo degli affitti e l'utilizzo degli appartamenti sfitti con possibilità di detrazione di parte delle spese di alloggio. La possibilità di detrarre anche gli aiuti domestici, come tutti gli altri datori di lavoro, aumento degli asili nido e dei posti anche diurni per anziani, a sostegno delle famiglie. Aumento di risorse per le forze dell'ordine e la magistratura in modo da garantire sia il controllo del territorio,sia la brevità dei processi. Stage per gli amministratori pubblici nelle commissioni europee in modo da gestire oculatamente i fondi europei.
.Cristiana Carini
Le mie osservazioni in rosso
Il piano anti-crisi (del PD) di Bersani
mercoledì 17 febbraio 2010, 13.34.53 carademocrazia
PS" Stasera comincia Sanremo e parte il Dopofestival di YouDem. Cliccando sul nostro sito ( nota: PD) o su www.partitodemocratico.it/dopofestival anche chi non ha il satellite potrà partecipare alla trasmissione votando il sondaggio con gli esponenti PD abbinati alle canzoni dei big in gara, inviando un messaggio alla redazione, seguendo le pagine facebook e twitter e rivivere l’atmosfera della trasmissione, riguardando i video delle puntate e leggendo le anticipazioni delle 5 serate. Ti aspettiamo. "
E' una comunicazione PD agli iscritti. Prima un elenco riguardo l'inefficienza di questo governo e il richiamo al piano anticrisi di Bersani. Poi la ricetta del PD per qualcosa, non so cosa. E non è una bufala, basta andare sul sito del pd o sul link sopra segnato. C'è solo da ridere. Perché piangere ci fa male. Aureo
Una “modesta proposta” per la Costituzione a scuola di Franco Del Campo
venerdì 12 febbraio 2010, 10.27.08 carademocrazia
Vorrei avanzare una “modesta proposta”. Niente a che vedere con quella terribile e sarcastica che Jonathan Swift fece nel 1729. La mia è molto più banale e nasce da una strana coincidenza. Mi è capitato di vedere in televisione le Iene che “interrogavano” i nostri parlamentari sulla Costituzione, proprio nei giorni nei quali tenevo a scuola un breve corso di Educazione Civica sulla Costituzione nell’ambito del progetto “classi aperte”. I nostri deputati, incalzati a tradimento dalle Iene su alcuni articoli della Costituzione, farfugliavano, ridevano imbarazzati, fuggivano infastiditi. In realtà, anche se c’è poco da ridere, chi saprebbe rispondere, al volo e a memoria, sul testo di un articolo della nostra Costituzione? Personalmente, a causa di una scarsa memoria congenita, non potrei certo scagliare la prima pietra. Ma qualcosa ricordo. A qualche articolo, anzi, sono particolarmente affezionato. Per esempio all’articolo 1, proprio quello che il ministro Brunetta, socialista, vorrebbe modificare togliendo la parola “lavoro”, perché troppo sovietica, abbinata a repubblica democratica (in realtà furono i democristiani Fanfani e La Pira a proporre il suo inserimento). Tra i miei articoli preferiti c’è anche il numero 3, quello che dice –all’incirca- che la legge è uguale per tutti, ma proprio tutti. E prima ancora l’articolo 2, sui diritti inviolabili dell’uomo, così definiti grazie all’Illuminismo e alla Rivoluzione Francese dell’89, e poi l’articolo 4, che rende il lavoro un diritto, l’articolo 9 che promuove la cultura e la ricerca e se volete l’art. 12, sul tricolore, che mi è caro forse perché da giovane ho fatto un po’ di sport e mi piaceva vederlo sventolare. Ma ce ne sono anche altri, di cui ricordo appena l’argomento, come l’art. 21, sulla libertà di stampa, l’art. 25, sull’ “habeas corpus”, gli articoli 33, sulla libertà di ricerca ed insegnamento, e 34 sulla scuola pubblica aperta a tutti. L’elenco potrebbe essere più lungo, ma restringendo al massimo, mi piacciono anche l’art. 138, che rende la nostra costituzione “rigida”, cioè non modificabile da facili maggioranze e l’articolo 139, l’ultimo, che ci obbliga a restare una repubblica, e condanna quelli che potevano essere i possibili regnanti a cimentarsi con “ballando con le stelle” e a non fare ulteriori danni. Tra i preferiti c’è anche l’articolo 68, ma solo perché è stato modificato nel 1993 (in piena tangentopoli) ed è stata tolta l’immunità parlamentare, che adesso si vorrebbe reintrodurre. Ma la parte forse più bella della Costituzione sono le tre firme finali, del monarchico e liberale De Nicola, dell’ebreo comunista Terracini, del democratico cristiano De Gasperi, che danno una dimensione umana e concreta al “miracolo costituente”.Ecco, allora, la mia modesta ed innocua proposta: perché il Comune e la Provincia di Trieste non fanno stampare e distribuire a tutti gli studenti delle scuole superiori un piccolo libricino, la nostra Costituzione, fatta di poche pagine, che si possa tenere facilmente in tasca? Si potrebbe anche allegare il discorso di Piero Calamandrei rivolto ai giovani (1955), che metteva sull’avviso: “(…) la Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove; perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile; bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità (…).” Gli studenti delle scuole superiori a Trieste, di lingua italiana e slovena, sono circa 8.000. Quindi, al costo di 1 euro a libriccino, Comune e Provincia, spendendo 4.000 euro ciascuno, potrebbero regalare ai nostri studenti una copia della Costituzione. E’ importante che sia leggera e poco ingombrante (consiglio il formato 10,5x14,5 con carta buona e “resistente”), da tenere sempre in tasca, da leggere quando c’è un po’ di tempo, in autobus o in treno, quando c’è un’ora buca, quando ci si annoia. Così, un giorno, quando forse qualcuno di dei nostri giovani diventerà parlamentare e verrà intervistato dalle Iene, ormai incanutite, tirerà fuori il libretto un po’ sgualcito sulla Costituzione che gli abbiamo regalato tanti anni prima e … ci farà fare bella figura in televisione …
Il limite dei mandati dei consiglieri regionali
sabato 6 febbraio 2010, 11.49.29 carademocrazia
L'Assemblea Regionale FVG del PD varerà, forse, il suo statuto, prevedendo il limite di tre mandati per i consiglieri regionali e non due come sollecitato da più parti.
In teoria nulla di male, in quanto, esistendo ancora la preferenza, l'elettore ha la liberta di scegliere il migliore. Poi i sostenitori dei 3 (e più) mandati (in genere gli eletti o chi spera di esserlo) rivendicano l'importanza dell'esperienza acquisita a scapito della supposta inesperienza dei neoeletti, in continuo ricambio. Tesi che sta poco in piedi se si guarda alle democrazie più evolute, dove il ricambio avviene senza traumi ed è considerato doveroso, anche se non sancito da leggi e regolamenti, per favorire lo spirito di servizio alla collettività e non le carriere personali. Proprio su questi punti, i sostenitori del limite ai due mandati e del ricambio generale fanno riferimento per aiutare il PD ad uscire da una situazione sempre più stagnante e nebulosa, dove non si capisce se il futuro è davanti o dietro. Comprendo che molti in buona fede hanno considerato la politica come una normale professione e alcuni vi hanno visto anche una scorciatoia per raggiungere potere e soldi facili. Ma non può essere così, se si vuole il bene collettivo.
Il segretario, la mitica Debora Serracchiani, sulla quale erano poste tante speranze di cambiamento, ha davanti a sé un compito non facile. Qualunque sia la scelta dell'Assemblea, Debora dovrà avere impegnarsi per ottenere l'appoggio della maggioranza degli iscritti ed evitare una soluzione lacerante. Non sarà la scelta sul limite dei due mandati che salverà il PD, quanto la coesione tra gli iscritti e gli elettori.
Aureo Muzzi

L'intellettuale e il politico
lunedì 1 febbraio 2010, 10.09.38 carademocrazia
Io " Tu che sei così lucido nell'analizzare errori e prospettive del PD e del centrosinistra, perché non ti candidi a qualche carica interna o alle prossime elezioni?"L'amico:" Perché io analizzo ex post, non possiedo la rapidità delle decisioni che deve avere un politico". Io " Bisogna anche avere la capacità di accontentare gli elettori anche quando assumono posizioni posizioni divergenti".L'amico:" Questo è il confronto, che può anche essere aspro, ma va fatto in democrazia. Ma gli ex comunisti ne hanno paura".Io:"Sono ancora legati all'idea del Partito Guida, che dà la linea, il militante la studia, la fa sua, la diffonde e il bravo elettore va a votarla, senza possibilità di scelta, perché altrimenti si autoesclude dalla sinistra".Un altro amico:"Molti si sentono così privati della possibilità di pensare, nel bene e nel male, con la loro testa, e temono di perdere la loro individualità. Sono costretti a scegliere tra individualismo e Lega, che rappresenta più di altri decisionismo, senso pratico e vicinanza alla gente. Oppure nella varie realtà locali, privilegiano il candidato meno "squilibrato", come è successo da noi, in FVG, con Tondo".Io:" Perché non sostituire gli intellettuali organici al partito con dei professionsiti della comunicazione? Ovviamente non degli esperti della pubblicità, politica e non, ma con i sociologici politici". Temo che costino troppo e non si trova facilmente chi vuole investire nella politica moderna di sinistra. Fa troppo comodo trattenere il proprio elettorato in rigidi confini. Aureo Muzzi
Austria felix: o paghi l'ambulanza o salti dall'ambulanza
domenica 31 gennaio 2010, 14.26.08 carademocrazia
Un turista berlinese di 47 anni, infortunatosi al malleolo di una gamba, mentre sciava su una pista del Tirolo, soccorso e caricato su un’ambulanza, stava viaggiando verso l’ospedale, quando gli infermieri a bordo gli hanno chiesto la tessera sanitaria. E, siccome non l’aveva con sé, hanno preteso da lui il pagamento in contanti del costo del trasporto: 230 euro. Il versamento era necessario – gli hanno spiegato non senza imbarazzo – perché con gli infortunati stranieri era sempre stato problematico incassare l’importo in tempo successivi; occorreva farlo subito.Ma il berlinese non aveva con sé nemmeno il denaro o almeno non ne aveva fino a quell’importo. Che fare allora? L’ambulanza, prima di raggiungere l’ospedale, si è fermata davanti a una banca e il berlinese è stato portato in barella fino allo sportello di un bancomat, dove ha potuto fare il prelievo necessario.... Fritz Eller, della Croce rossa tirolese. «Prima di spedire il conto a domicilio – ha spiegato – si cerca sempre di ottenere subito il pagamento del servizio. Purtroppo sono poche le ambulanze che dispongono di un terminale per la lettura di bancomat o carte di credito, per cui è necessario ricorrere al contante. Esigere il pagamento del trasporto da una persona ferita e dolorante, mentre si trova ancora sull’ambulanza, non è tra i compiti preferiti del personale in servizio, che vorrebbe occuparsi soltanto dell’assistenza sanitaria e non anche di incombenze contabili e amministrative». E, a proposito di costi dei soccorsi in Austria, è da tener presente che il trasporto in elicottero dal luogo dell’infortunio all’ospedale è sempre a pagamento e non viene rimborsato dal Servizio sanitario italiano. Meglio quindi, se le lesioni riportate dalla persona infortunata non sono gravi, ricorrere alla vecchia, ma più economica, ambulanza.Marco Di Blas Messaggero VenetoVa bene la partecipazione per scoraggiare gli abusi, ma non fino a questo punto. Temo che se nin arriveremo a dei correttivi riguardo il manacto rispetto dei diritti e dei doveri, avremo anche peggio in Italia. Aureo
Chi comanda nel PD?
sabato 30 gennaio 2010, 10.54.38 carademocrazia
ciao popolo strano che abita uno strano paese.
Il nostro Piazzista si occupa solo degli affari suoi e ce ne fa partecipe con grande bontà
fino a coinvolgerci nel suo partito dell'amore. Che caro!
Ci vuole bene se gli vogliamo bene, sennò ciccia: siete degli odiosi comunisti.
Però è chiaro e comprensibile.
Volete mettere le imperscrutabili, misteriose, fumose elaborazioni del nostro caro PD?
No, non è Padova! Basta scherzare... andiamo!
Il mitico Partito Democratico che, nella furia di trovare un nuovo contatto con il Popolo,
combina un casino mostruoso in Puglia, proprio perché non è capace di ascoltare il Popolo.
Purtroppo.E così ci siamo giocati un bella Opposizione nuova di zecca.
E mo'?Non ci resta che piangere... sigh!
Serracchiani dove sei?
Uno sconsolato salutoUgo Furlan
La differenza
venerdì 29 gennaio 2010, 11.00.21 carademocrazia
Bersani: «Non mollo, è questa la strada per costruire l'alternativa».
Usa, Obama:"Errori ma non molliamo"La nostra amministrazione ha avuto delle battute d'arresto, alcune meritate.” «…dobbiamo capire cosa fare prima che questa ondata arrivi alle elezioni di metà mandato a novembre», ha detto Celinda Lake, esperta in sondaggi.
Chi riesce a vedere le diferenze? Aureo


Bocciati!
martedì 26 gennaio 2010, 20.25.20 carademocrazia
Bocciat-ti!" S-boccia la Puglia migliore!"" Vendola travolge il PD!"
BERSANI: " LA LINEA (MAGINOT?) NON CAMBIA". Fioroni:" BALLIAMO SUL BARATRO".
Non male l'Analisi di Massimo Franco, ma male il futuro del PD, se si va avanti così, senza ascoltare l'elettorato (che non significa ottemperare ai suoi aspetti viscerali) e senza un progetto che spieghi e dimostri con coerenza cosa significhi essere alternativi a questa destra che non è la moderna destra europea.
http://www.corriere.it/politica/nota/10_gennaio_25/analisi_cacd2de2-097c-11df-bcb3-00144f02aabe.shtml
Il modo di condrre la "linea " è ancora quella dello scontro destra- sinistra storica, senza cercare minimamente di capire le esigenze delle persone, che non sono tutte collocabili tra questi due schieramenti. Ma Bersani e gli altri della sua mozione, hanno l'opzione 2 o resta solo l'alleanza con l'UDc per governare a prescindere? Aureo
Live Bersaning
lunedì 25 gennaio 2010, 20.45.13 carademocrazia
Bersani sarà bravo, ma non riesce a comunicare, a "bucare il video". ( vedi anche Live Bersaning civati.splinder.com). E questo è un problema per un leader. L'altro è che anche se qualcun altro ci riesce, non interessa più quasi a nessuno. Nell'ipotesi che questo gruppo dirigente non sia in grado di evitare che il PD si sgretoli, c'è l'opzione 2, un nuovo gruppo dirigente con un progetto che non sia la socialdemocrazia mal applicata? Che no so, la terza via di Giddens, il liberalismo sociale.. Perché altrimenti dovremo stare alla finestra e guardare gli altri che scelgono tra Lega, i Forzaitalioti, il nuovo finismo e la classica palla al centro e pedalare con l'UDC. Aureo Muzzi
Mentre Cameron, l'inglese...
domenica 24 gennaio 2010, 23.06.40 carademocrazia
Cameron, il leader dei conservatori inglese, propone al suo elettorato il matromonio dei gay, un ruolo meno tradizionale della donna, una società multirazziale e altri temi ancora, tipici dei laburisti. Impensabile sino a pochi anni fa. In Svezia la destra ha vinto perché ha ridimensionato il welfare, giudicato troppo legato al lassismo. Non sono anticomunisti, in quanto l'anticomunismo non serve, perché il comunismo non lo considera più nessuno. Sono moderni, non pensano al ritorno di una società tradizionale. Non pensano ad una privatizzazione assoluta e a un mercato libero e selvaggio, visti i risultati della recente crisi finanziaria, che ha spaventato un po' tutti i benestanti, di destra e di sinistra. Stanno occupando il terreno dell'unica sinistra ora presente con qualche possibilità di governare, quella socialdemocratica. In Italia questo non è un termine di moda, visti i risultati dei socialdemocratici del pentapartito di 20-30 anni fa. Si definiscono riformisti, non socialisti riformisti perché il termine socialista lo usano quelli approdati alla corte di Berlusconi; riformisti per fare le riforme che servono per il buon funzionamento del Paese, ma che potrebbero anche fare la moderna destra euroepa. Cosa serve allora la sinistra? Aureo Muzzi ( 3° puntata)
Quasi quasi mi iscrivo alla CDU di Angela
venerdì 15 gennaio 2010, 23.20.25 carademocrazia
La Merkel cosa ti combina? Che audace!
Chiede "nuovi sforzi del nostro partito" per capire ed esprimere" diverse idee e modelli di vita", propone che la Cdu sia" la casa degli elettori che tradizionalmente hanno votato e votano per la socialdemocrazia". Apre alle coppie di fattoe ai gay. La Cdu non dovrà essere un partito conservatore e cristiano, bensì una forza politica politica ispirata a valori costitutivi sociali e multiculturali, aperta agli immigrati, a diverse culture conviventi nell'Occidente moderno. (La repubblica) Insomma, meglio di Fini. Aureo (2° puntata)
Destra e Sinistra, avanti al centro?
venerdì 15 gennaio 2010, 18.49.55 carademocrazia
Molti della Sinistra, oramai, si riconoscono in quest'area per i diritti, meno per i doveri che l'appartenenza richiederebbe. La supponenza della sinistra. Molti della Destra dichiarano di farsi gli affari loro e quelli della famiglia, senza dimenticare DIO, Patria e Famiglia. Gli onesti padri di famiglia. Il Centro sta un po' qua e un po' là, ma senza stare in mezzo al guado. Per questo molti a sinistra vanno al Centro. Ma se non resta più nessuno a sinistra, resta solo la Destra. Mentre la Merkel e Cameron.... ( 1° puntata). Aureo
Amor di Patria
lunedì 11 gennaio 2010, 18.53.13 carademocrazia
Dunque, la storia a Rosarno inizia (?) per amor di Patria così: una provocazione (alcuni balordi o la delinquenza organizzata sparano con un fucile semivero ad alcuni immigrati) provoca una guerriglia da parte degli immigrati, sinora sfruttati da un po’ tutti. Il governo risponde con l’abbattimento delle catapecchie e il trasferiemnto degli immigrati (e del problema) a Castelvolturno. Guerra tra ultimi. Maroni (Lega doc), per dimostrare che non siamo un popolo razzista, vieta i cori razzisti negli stadi. La purezza (e il business economico e politico) del calcio non si tocca. La Gelmini impone il tetto del 30% di stranieri nelle classi: un passo avanti e uno indietro. Il problema resta: quanti immigrati possiamo accogliere senza provocare tensioni sociali e come favorire una chiara integrazione, cioè accettare le nostri leggi e la separazione tra politica e religione (islamica in particolare?). A questo punto sarei in imbarazzo perché non saprei definire lo scontro tra laicità e cattolicesimo integralista che saltuariamente, anche per fini diversi, viene alimentato in Italia. Aureo Muzzi
Ah, l'amore!
giovedì 7 gennaio 2010, 23.24.42 carademocrazia
by Ugo Furlan
Anno nuovo, Pd nuovo?
mercoledì 6 gennaio 2010, 16.10.31 carademocrazia
Anno nuovo, vita nuova! Forse anche per il PD, costretto dai centristi dell'UDC a fare delle scelte, particolarmente in Puglia, non solo tra Emiliano, Boccia (in nomen omen?) e Vendola, ma soprattutto tra l'idea di un partito costruito per governare a prescindere e uno strutturato per governare una società con un progetto di sinistra moderata, centro di uno schieramento alternativo all'individualismo e ai lustrini di questa destra. Non sarebbe difficile. Basterebbe avere un'identità chiara, basata sulla solidarietà, uguaglianza e opportunità di sviluppo. Non è facile, ma altre vie portano ad essere solamente rappresentativi di individualismi, per una sinistra autoreferenziale, destinata all'opposizione, a prescindere. Perché non è in grado di governare. Aureo
è Natale, auguri!
venerdì 25 dicembre 2009, 17.32.01 carademocrazia
http://www.studiopini.net/media/natale2009.swf
http://www.nataleauguri.com/natale-auguri-video/musica-di-natale.html
L'ex premier D’Alema: meglio una leggina pro-Berlusconi che liberare centinaia di imputati
venerdì 18 dicembre 2009, 20.18.35 carademocrazia
Così D'Alema, “da cittadino, penso sia meglio che loro facciano una legge per il premier piuttosto che il processo breve perché è un modo per ridurre il danno».
Qui ci sta un sondaggio: cosa fa Bersani?
Niente, in quanto subisce la personalità di D’Alema
Si mette le mani nei capelli
Manda avanti qualcun altro (Finocchiaro)''D'Alema oggi un'intervista al Corriere dice una cosa di buon senso. Le leggi ad personam, che sono state finora 18, e altre due sono in arrivo, hanno scassato l'ordinamento. Quel che servirebbe, al contrario, e' una riforma della giustizia che non scassi l'ordinamento ma renda piu' efficiente la macchina''.
Fa una dichiarazione ferma e chiara: Pd contro tutte le leggi ad personam
Bersani è il segretario del PD. Ma chi è il leader? Vorrebbero saperlo tanti elettori, sempre pronti a diventare ex se si va avanti così. Aureo
Il viola porta sfiga? Speriamo di no questa volta
giovedì 10 dicembre 2009, 20.30.14 carademocrazia
Sabato tanti in piazza a Roma per il NO B day: 90.000 secondo la questura, 150.00 secondo il televideo, centinaia di migliaia secondo il PD e l’IdV, 1 milione secondo Mascia, uno degli organizzatori. Una varietà di cifre quasi a misurare le distanze e i desideri tra i vari protagonisti. Tutti contenti, molti gli indignati. E dopo? Intanto un’adesione alla protesta contro lo stretto di Messina. Per ora solo contro, poi si vedrà, tanto c’è tempo, l’importante è partecipare. Speriamo però che non ci si accontenti di sfogarsi e adattarsi alla generica protesta, perché l’indignazione serve se si costruisce qualcosa di alternativo, altrimenti è solo noblesse. Aureo
Rigassificatore di Muggia:«Ho la gente nel panico»
domenica 29 novembre 2009, 12.34.22 carademocrazia
Venerdì su Repubblica, un articolo a tutta pagina di Paolo Rumiz sui rischi riguardo la collocazione del rigassificatore a Muggia e sulla superficialità della documentazione presentata dalla società che dovrebbe gestire l'impianto. Sul Piccolo, nello stesso giorno, compare un articolo sulla conferenza stampa di docenti universitari dello stesso tenore.
«Ho la gente nel panico» lamenta Fulvia Premolin, sindaco di Dolina, comune limitrofo all' impianto. E Nerio Nesladek, sindaco di Muggia: «Nessuno si è fatto vivo per spiegare». Appunto. Dove erano e dove sono i partiti? Sonego (PD) 1 anno fa aveva proclamato che il rigassificatore si deve fare perché" l'ha deciso Illy". Il PdL regionale lo vuole. Un'azione o un'errore bipartisan per lo sviluppo della regione? Chi deciderà, lo farà a fianco o contro la città, motivando o imponendo? Aureo
5 dicembre NO B day. Si nota di più se si va o se non si va?
venerdì 27 novembre 2009, 10.22.39 carademocrazia
Andare in piazza significa tante cose, anche riempire un vuoto, quello della piazza, o per riempire un altro vuoto, quello interiore, e dividerlo con altri, per sentirsi meno soli e inutili. Si va anche per f arsi notare, quando si ritiene di non avere altra possibilità. Ma spesso per l’attuale opposizione piazze piene, urne vuote. Nel caso del No Bday però la piazza sarà per coloro che non hanno probabilmente mai assistito a questo rito e vogliono riempire il vuoto della politica creato da altri. Stanno occupando un territorio vergine, quello del web in piazza, in carne e ossa, non virtuale. Per loro è la prima occasione per farsi notare e contarsi, capire che non si è soli. Bene hanno fatto gli organizzatori a escludere i partiti, che avrebbero fagocitato tutto. Male ha fatto Bersani a sottovalutare e rifiutare questo movimento neonato, che si esprime politicamente in modo diverso, probabilmente naive, forse velleitario, ma che chiede alla politica di svolgere il suo ruolo. Non è necessario andare in piazza il 5, ma bisogna aprire un dialogo. Lasciarlo solo, in modo quasi sdegnoso, facendo un’altra manifestazione dopo 1 settimana, significa respingerlo, anche perché la piazza in questo caso, per il Pd, rappresenterà riempire il vuoto di una proposta politica di alternanza che ancora non c’è. Poi ci sarà l’assoluzione per i partecipanti: “Abbiamo fatto qualcosa, abbiamo la coscienza a posto. Ma quante gliele abbiamo cantate, ma quante…”. Aureo http://www.youtube.com/watch?v=45sTWQ9sC_w
Chi sceglierà il mio candidato?
sabato 21 novembre 2009, 12.56.10 carademocrazia
La commissione regionale sta preparando la bozza dello statuto del PD FVG. Saranno consentiti 2 o più mandati elettivi? 2 consecutivi o alternati (2, pausa, 2, pausa, 2)? Come saranno scelti i candidati alle varie elezioni politiche e amministrative? Dalle segreterie o dalle primarie? In questa fase, nella quale ritengo necessario un rinnovamento di idee e di persone, sarebbe opportuno che venissero scelti con le primarie soprattutto i candidati da immettere nelle liste bloccate, cioè per le politiche e per le provinciali. Altrimenti non sarebbe possibile contestare la legge porcata di Calderoli. Aureo
TRIESTE, L’IDENTITA’ EUROPEA E LA POLITICA DELLA CULTURA"
mercoledì 18 novembre 2009, 17.55.26 carademocrazia
Il prossimo incontro di Cara Democrazia Giovedì 19 novembre alle 18 in via Donizetti 5/a Trieste si racconta: la città che vorremmo. Come eravamo. Incontro con la giornalista RAI Marina Silvestri autrice del libro "AURELIA GRUBER BENCO. TRIESTE, L’IDENTITA’ EUROPEA E LA POLITICA DELLA CULTURA" . Spunti dal libro: la nascita della Lista per Trieste "Così La protesta ebbe nel nascere matrice laico-socialista e una forte componente ambientalista perché si opponeva al degrado del territorio che i futuri insediamenti industriali avrebbero comportato". Un'occasione persa per le forze progressiste e ambientaliste?
Scegliere il proprio rappresentante
lunedì 16 novembre 2009, 15.26.16 carademocrazia
Ugo Furlan
Se ne vanno, ma a molti va bene così
giovedì 12 novembre 2009, 20.20.47 carademocrazia
Calearo abbandona il PD (è una non-notizia) per aderire al nuovo partito di Rutelli (diventato leader del PD perché più bello di Amato come candidato contro Berlusconi tanti anni fa). Tabacci aderisce (altra non-notizia, ma di senso opposto: era fuori posto nel partito di Cuffaro).Altri ci stanno pensando. Linda Lanzillotta vi aderisce, «perché è fallito un progetto ... Il Pd non è riuscito a fondere le culture tradizionali con quelle innovative… Le primarie hanno riesumato vecchie identità, più rassicuranti ma inadeguate». Pone una questione relativamente nuova: il problema del PD è il suo elettorato, l’ex “zoccolo duro”. Certo che la nota fama di Bersani come amministratore potrebbe essere insufficiente a indicare il PD come punto di riferimento per il rinnovamento del Paese. C’è necessità di dare voce e speranza a chi ritiene che sia il futuro la meta della propria vita e non lo sguardo al passato, dove le sezioni e le feste dell'Unità riuscivano ad essere un forte collegamento con la gente. Ora non più. Anche perché se si deve parlare con la gente, bisogna prima saper ascoltare e solo dopo saper dare le risposte appropriate e non sentenze, come molti ritengono che un partito debba dare. Aureo
Meglio Pahor a 95 anni che...
giovedì 12 novembre 2009, 13.01.43 carademocrazia
Vedo G dopo un po' di tempo: "Sai, ho votato alle ultime elezioni Boris Pahor, perché mi piacciono i suoi libri e a 95 anni non ci si candida per la poltrona. Per ora, come elettore, sono in aspettativa e ho voluto mandare un segnale al PD" . Una puntura di una zanzara. Ma ce ne sono altri 4 milioni di segnali, quanti sono i voti persi, che dovrebbero far riflettere. Poi ci sono 3 milioni di votanti alle primarie, che hanno scelto la conservazione, che di per sè non è un male, ma probabilmente ora è troppo poco. Aureo
Il merito tra meritocazia e giustizia sociale
mercoledì 11 novembre 2009, 21.21.22 carademocrazia
L’opera di miglioramento della Pubblica Amministrazione da parte del ministro Brunetta è facilitata da due aspetti, la diffusa opinione che i dipendenti pubblici lavorino poco e male e che il merito sia il vero motore del rinnovamento. Per quanto riguarda il primo, è vero che la produttività della nostra Pubblica Amministrazione (soprattutto al Sud) è inferiore a quella di molti altri Paesi europei, a causa della lentezza dei processi decisionali e della tendenza ad evitare le decisioni difficili. Questo ha ragioni storiche, ma è anche frutto della scelta consociativista di decenni fa, quella di dare un lavoro a chi non rientrava nel mercato del privato, in ragione di una più ampia stabilità economica e politica, che prevedeva anche un ritorno ai partiti in termini di consenso elettorale. Affinché ciò avvenisse, lasciava all’individuale senso dello Stato e del dovere dei singoli lavoratori, a tutti i livelli, ampia discrezionalità sul modo di intendere il proprio lavoro.
L’altro aspetto che aiuta il ministro è la duplice e in parte contraddittoria lettura che si dà del merito, che crea una certa confusione nell’elettorato di sinistra, che intende giustamente penalizzare il demerito, il nepotismo e il clientelismo, ma che spesso sorvola sui limiti della meritocrazia, come proposta dalla destra, confondendo merito con competenza.
La meritocrazia prevede che la dirigenza di una società possa essere fondata sul merito e sulla competizione, avendo come obiettivo finale il premio personale. Il limite principale consiste nel fatto che non si tiene conto dell’esistenza delle ingiustizie e che quindi non è prevista la necessità di formare una società più giusta, nella quale vi sia un intervento sulle disuguaglianze che porti più persone a partire dallo stesso punto, anche chi proviene da un livello socioeconomico inferiore. Questo aspetto, tra l’altro, può favorire l’aumento della base da cui provengono i dirigenti della società, non più quindi prevalentemente i figli dei privilegiati, con beneficio per la società tutta. Il termine competenza, cioè il possesso di conoscenza e capacità, è preferibile a merito, in quanto specifica la coerenza tra l’incarico assegnato e le caratteristiche di chi deve ricoprirlo, senza prevedere la valenza politica della meritocrazia. Nella riforma del ministro Brunetta, che escluderà la solidarietà come valore base nella Pubblica Amministrazione, avremo una serie di effetti negativi che nel tempo supereranno quelli positivi, a partire dall’accentuazione della competizione senza trasmissione delle conoscenze, al fine di non favorire il collega che potrebbe così superare chi lo ha aiutato. Verrà a mancare la collaborazione e il reale lavoro di gruppo, da qualche tempo considerati importanti in ogni azienda di successo.
Finirà che i criteri premianti non saranno l’efficacia del sistema, ma la fedeltà e l’obbedienza a chi giudicherà il merito, e cioè il diretto superiore, che alla fine dipenderà dal politico di turno.
Resta da vedere la risposta dell’opposizione; se difenderà comunque una consistente fetta del suo elettorato, rappresentata dai dipendenti della Pubblica Amministrazione o se farà delle proposte alternative e migliori, proponendosi così come futura credibile forza di governo.
Aureo
Disciplina liquida
mercoledì 11 novembre 2009, 10.33.22 carademocrazia
mercoledì 11 novembre 2009, ore 18.00, al caffè San Marco (Trieste),
presentazione del libro “disciplinaliquida” di Franco Del Campo dalla Nota dell’autore“Questo è un piccolo libro contaminato. Ci sono ricordi, c'è tanto sport, ma ci sono anche pezzi di scuola, di politica, di storia, di filosofia e di cinema. C’è anche il tentativo di stabilire un "contatto" con chi ha la ventura di essere giovane oggi, che –come tutti e da sempre- fa una fatica disperata per costruirsi un'identità individuale e collettiva.”
Comprereste un'auto usata da Bersani?
martedì 3 novembre 2009, 0.26.07 carademocrazia
Sandro Maran vede così la vittoria di Bersani con un PD "...che appare fortemente ridimensionato rispetto a quelle che furono le sue ambizioni di partenza ..."e la campagna per un centro immobile di Rutelli. http://www.alessandromaran.it/blog/il-centro-immobile .
Cacciari invece vede come un dramma quello che si profila nel PD, visto come una vittoria di D'Alema e il ritorno al centrosinistra da Prima Repubblica. Dice che non gli interessa culturalmente. A me sembra più che altro un tentativo di rispondere alle esigenze di una società cambiata con gli strumenti culturali di decenni fa, riadattati ma immessi sullo stesso impianto. E' come mettere la tecnologia attuale su una macchina precedente al 1989. Non la comprerebbe nessuno che non sia un nostalgico o uno sparagnino. Ma chi più spende, meglio spende qualche volta: meglio quindi spendere energie in politica, per guidare un'auto nuova nel traffico economico, politico e sociale sempre più convulso di questi tempi. Da Bersani comprerei un'auto usata, ma preferirei che mi vendesse una nuova.
http://www.corriere.it/politica/09_novembre_02/guerzoni-cacciar-addio-politica_03612156-c790-11de-ace9-00144f02aabc.shtml
Intanto prosegue la luna di miele di Gigi Bersani con i suoi, che non è ancora l'unità invocata ma poco ci manca, almeno per la base che l'ha votato. Vedremo ( come andrà con gli altri), disse l'orbo. Aureo

Dove abbiamo sbagliato? La domanda di Pippo Civati
mercoledì 28 ottobre 2009, 17.21.11 carademocrazia
Sul suo blog civati.splinder.com Pippo Civati, nel post del 27 ottobre, chiede ai suoi affezionati lettori un’analisi sul voto del 25 ottobre. Inizia con quelli che ritiene i suoi errori. Praticamente un’anomalia italiana, un politico che parla dei suoi errori e chiede ” Vi voglio spietati, però. I complimenti, ora, non servono.” Invece riceve più complimenti che altro, ma si sono anche suggerimenti e analisi interessanti. Noi, aTrieste e in FVG, dove abbiamo sbagliato? Sotto trovate il mio commento. Aureo
%a doppia cifra è buon risultato, ma….Ci si rivolgeva ad un elettorato “amico, ma per metà in crisi di fiducia verso il PD. L'idea iniziale era proporre un rinnovamento d’idee e di persone per ovviare alla crisi interna del PD. Di questo ne è venuto fuori poco. Altrimenti che senso aveva una 3° mozione? Poi si è passati a far prevalere temi cari a settori dell’elettorato (giovani e a laici), presentati come valori di base (e non lo sono) come testamento biologico, laicità come metodo ( se non è zuppa, è pan bagnato) e no al nucleare, ma poco interessanti per i più, che sono attirati dalla concretezza del PdL, tale, anche se ha le gambe corte. Sottovalutati gli aspetti quotidiani e “semplici” della vita. Scarsi contatti centro della mozione-periferia. Tanta idee nuove (troppe?) tanto che resta poco in memoria. Dell’immigrazione, cara ai colti, vero punto critico dell’immaginario politico, resta l’immagine della fratellanza; giusto, ma ci sono anche problemi che non toccano i colti, ma mettono in competizione i ceti bassi con gli immigrati. Qualche illusione di troppo dal web. Alla fine non si capiva cosa volesse ottenere Marino. Ciwa (vero promotore della 3° mozione) doveva stare almeno qualche volta al fianco di Marino. Poi ancora altro, ma in altre occasioni. Aureo
La ragione e l'immobilità della sinistra
martedì 27 ottobre 2009, 19.14.26 carademocrazia
Nell'idea di aver ragione sta l'immobilità dei siciliani. IL GATTOPARDO.
Nell'idea di aver ragione sta l'immobilità della sinistra. La ragione si cerca, non si raggiunge né si possiede. Edi
Vittoria ...di Bersani
lunedì 26 ottobre 2009, 23.04.55 carademocrazia
Ha vinto Bersani, la tradizione. Tutto sommato, l'elettorato del PD ha dimostrato poca fiducia generale nel PD-PD maggioritario, come presentato da Marino e Franceschini e ha preferito ritornare al classico, sia come volti sia come sistema delle alleanze, variabili in questo caso. Così l'elettore è libero di votare chi lo rappresenta di più, delegando alla contrattazione delle segreterie la forma di governo. Com'era una volta, quando era stato deciso di cambiare perché non funzionava. Forse in questa fase, però, potrebbe essere una delle soluzioni migliori se si volesse solamente mandare via Berlusconi (sarebbe già tanto, ne sarebbe contento, probabilmente, anche più di qualcuno nel centro destra ). Se si volesse invece pensare anche a governare, è troppo poco. Diamo fiducia al segretario Bersani e vediamo cosa propone e in che tempi. Se ci si abbandona ai vecchi schemi della politica di (centro)-sinistra, tempo ci sarà prima di tornare a vincere e a governare. Se ci sarà un cambio di rotta, non visto chiaramente però in quanto Bersani ha detto e scritto in tutta la campagna congressuale, potremo vedere prima dei risultati apprezzabili. Aureo
L'Islam a scuola
lunedì 26 ottobre 2009, 22.49.41 carademocrazia
di Franco Del Campo
“Cosa ne pensa dell’ora di religione islamica?”. La domanda, in classe, arriva inesorabile e quasi non ho voglia di rispondere (l’esitazione dura 8 decimi di secondo) perché stiamo trattando l’illuminismo e vorrei parlare della laicizzazione dell’etica dopo la dissoluzione del principio di autorità a causa del “tribunale della ragione”. Ma come si fa a non rispondere? Dall’altra parte, rispondere a queste domande “ex cathedra” è pericoloso proprio per l’autorità che il docente ha (o dovrebbe avere) dentro il suo ruolo. Allora la risposta deve essere relativizzata, ridotta (come in effetti è) a mera opinione personale, che vale poco o nulla, che può essere accettata, confutata o butta via. A mio avviso, infatti, non si dovrebbe parlare di una nuova “ora di religione”, questa volta islamica, per una sorta di cortese ospitalità. Le religioni del Libro fanno parte integrante ed inestricabile della nostra cultura (universalmente umana, che riguarda tutti). Personalmente, infatti, credo che si dovrebbe rafforzare la conoscenza filosofica e storica delle religioni che hanno avuto un ruolo determinante nella civilizzazione degli esseri umani. Ritengo scandaloso che nella scuola italiana non si tratti con una adeguata esegesi la Bibbia, il Vecchio e Nuovo Testamento; e che tutto venga eventualmente delegato –ipocritamente a mio avviso- all’ora facoltativa di religione cattolica (che non è tenuta a farlo e quasi sempre non lo fa). In questa nostra scuola tagliuzzata per risparmiare qualche milione di euro ci dovrebbe essere più storia e più filosofia (che non vengono “misurate” dall’Ocse, perché gli altri paesi non trattano queste materie), in tutte le scuole, perché anche i “tecnici” dovrebbero godere di questo “privilegio” che il grande ministro della pubblica istruzione Giovanni Gentile, nel 1923, aveva riservato esclusivamente alle “classi dirigenti” (a quei tempi non c’era la democrazia). La mia proposta, certo, può sembrare “corporativa”, ma non lo è, perché sono sull’orlo della pensione e ormai in questo paese per vecchi quello che ho fatto ho fatto e nessuno può toccarmi. Più Bibbia, quindi, dentro la scuola pubblica e laica, e se si vuole anche un po’ di Corano (il tempo a scuola è quello che è) e di politeismo indù e di Confucio (India e Cina sono i nostri mercati del futuro) e magari un po’ di zen, che serve sempre. Dentro un organico programma di storia e filosofia. Riflettere seriamente su questi argomenti dovrebbe essere quasi doveroso, e invece tutto si ridurrà a qualche dispetto tra Fini e Bossi, mentre Berlusconi, Franceschini, Bersani e il povero Marino hanno altro a cui pensare.
MINIMO D'ALEMA Marino un mio collaboratore che si è preso la libertà di candidarsi
sabato 24 ottobre 2009, 11.08.34 carademocrazia
http://www.youtube.com/watch?v=-NpFyDYgNc4

Una caduta di stile o la volpe perde il pelo ma non il vizio? Una volta, quando ci si allontanava dal pensiero unico, si diventava nemici. Ora si può perdonare, basta che la pecorella smarrita torni all'ovile. Tornerà Marino all'ovile di D'Alema? Deciderà Ignazio Marino. Ma se continua così, temo non torneranno tanti elettori, non tutti pecorelle. Aureo
PS la voce non corrisponde in qualche punto al labiale. Ma la voce è di D'Alema. Falso? L'ha postato Debora S su Fb. Vediamo cosa succede.
Prima e dopo il 25 ottobre: gavetta e diffusione dell'Unità.
venerdì 23 ottobre 2009, 10.49.38 carademocrazia
Anche Goffredo Bettini scrive un libro “pd anno zero” e annuncia che dopo il 25 ottobre abbandonerà Marino per giocare in prima persona. Spara a zero su Bersani e Franceschini. Niente di nuovo. Alcuni PD storici mi confermano: "Non esiste che uno appena arriva, si propone subito per avere un ruolo nelle liste di queste primarie; nel PD bisogna far gavetta e partire dal territorio, diffondere il giornale e parlare con la gente come abbiamo sempre fatto". Niente di nuovo. Aureo
Bersani e le liste bloccate
mercoledì 21 ottobre 2009, 18.48.48 carademocrazia
Bersani sul forum dell' Unità.«..è incredibile che gli elettori possano scegliere il segretario del Pd e non i suoi parlamentari».Peccato che lo stesso accada per le elezioni dei delegati al prossimo congresso PD. Si vota infatti a lista bloccata, come per i parlamentari. E' incredibile!
LUI CAMBIA LA CARTA
mercoledì 21 ottobre 2009, 18.34.51 carademocrazia
Ugo Furlan
Nel nome dei padri e dei direttori
domenica 18 ottobre 2009, 15.59.04 carademocrazia
L’ora di Islam a scuola? Riprende in parte l’idea dei progressisti di studiare a scuola storia delle religioni piuttosto che fare catechismo, solamente per l’ampliamento dell’”offerta”, ma è più orientata verso la seconda ipotesi. D’Alema è d’accordo. Parla lui, come fa da tempo, a nome del PD, impegnato in una strenua battaglia congressuale in cui lui sta fuori perché parla già a nome del PD, senza avere nessun incarico. Sarebbe interessante capire cosa ne pensa Bersani! Farete il Partito D’Alema &figli? O Bersani&co?
.
Scalfari su Repubblica. Alle primarie il pugno del partito che non c'è. Cosa scrive?
vedi sotto e su www.repubblica.it
.
Come non essere d’accordo con cotanto padre dei progressisti? Ma io mi sento figlio e cerco la mia strada con la mia testa. Sono io che mi confronto con la vita di ogni giorno mentre lui pensa e scrive il suo sogno. A mio parere, Scalfari commette un errore importante: non si chiede perché c’è una crisi della sinistra e del Pd e ripropone le sue proposte come se tale crisi non esistesse. Mi chiedo allora quale sia il ruolo dell’intellettuale nella vita politica oggi: indicare una strada in base alle proprie ferree convinzioni o interpretare i bisogni, i sogni e le speranze delle persone e tradurle in un progetto o una riflessione da proporre e modificare in base ai vari stimoli che arrivano? La 2', secondo me. Risposta esatta? Non lo so. Ma la 1' non mi convince e quindi la rifiuto. Aureo

1) Alle ultime elezioni, arrivare secondi con il 33% è stato un grande risultato. Ora i sondaggi sono al 30%, quindi bene
2) Il regolamento delle primarie non va bene, quindi si cambiano le regole in corsa: chi arriva primo, ma sotto il 50%, dovrà ricevere i voti dagli altri due
3) l’accusa di scarsa presenza sul territorio: questa disputa è già stata superata dai fatti: i 450.000 iscritti votanti nella prima fase sono un miracolo.
4) Sgombrato il campo da questa questione ne restano altre di grande importanza che sono le seguenti: il rapporto tra l'opposizione e la maggioranza berlusconiana e leghista; il rapporto con le altre opposizioni, cioè la politica delle alleanze; il tema della laicità dello Stato; il tema dell'immigrazione e dell'integrazione; la politica economica; la politica della giustizia; la politica della scuola. Infine - ma soprattutto - il tema della libertà di stampa e quello dei grandi valori .
5) Si tratta d'una massa di problemi che dovranno essere risolti non solo dal Pd ma da un'elaborazione culturale cui debbono collaborare fondazioni, circoli, associazioni che condividano i valori e creino le condizioni culturali per farli crescere nella società.
6) C'è qualche dissenso sulla politica delle alleanze, ma francamente mi sembra più di parole che di sostanza
7) I valori d'un partito democratico non possono che esser quelli della libertà, dell'eguaglianza e della solidarietà.
8) Infine l’invito al voto per il 25 ottobre


Mostra tutti gli elementi
Visualizzati
204 / 550

Tutti
550
Nuovi
Ordina per:
Ordine elenco
Data
Titolo
Autore
Filtra per categoria:
10 domande allopposizione
1
10 milioni
1
10 milioni di firme
1
13 febbraio
1
150
1
194
1
2011
1
30
1
5 milioni di firme
1
5 per mille
1
8 luglio
1
8 marzo
1
abbronzato
1
aborto
1
abruzzo
3
abusivismo
1
accorpamento
1
acqua
1
addizionale comunale
1
adro
1
affarismo
1
aids africa
1
air france
1
alabresi
1
alberi
1
albero
1
albrizio
1
alcol
1
alesina
1
alessandra guerra
3
alfano
1
alitalia
2
allam
1
alleanza
1
alleanze
2
allungamento della vita
1
alzetta
1
amato
1
amministrative
2
amps
1
amy chua
1
anas
1
andiamo oltre
1
andolina
1
anfaa
1
annozero
1
antipolitica
1
antonione
2
apaprenza
1
armeni
1
ascolto
1
assemblea
2
assemblea nazionale
1
assemblea nazionale dei circoli
1
assicurazione sanitaria integrat
1
assistenzialismo
1
associazione di cittadini
1
astensione
1
audace
1
auguri
1
aumentare i consumi
1
aurelia gruber benco
1
aureo muzzi
3
ausonia
1
autostarda
1
bagnasco
1
balena bianca
1
ballaman
1
banca etica
2
bar
1
barbato
1
barconi alla deriva
1
basso consumo
1
bassolina
1
bassolino
3
basta
1
bazlen
1
belice
1
belusconi
2
benevento
1
berliguer
1
berlinguer
3
berlusconi
3
bersani
22
bersani non molla
1
bersani primarie
1
bertinotti
1
bestemmia
1
bettini
1
bilbao
1
binetti
1
black bloc
1
black block
1
bloccari
1
blog studenti
1
boassi
1
bocchino
1
boccia
1
boeri
2
bolognina
1
bongiorno
1
boniciolli
1
bora
1
borghezio
1
borsellino
2
bossi
1
bottoni
1
brambilla
1
briganti
1
bruce
1
bruce springsteen udine 2009
1
brunetta
1
buona volontà
1
buonuscita
1
buto arsizio
1
cacciari
2
caduta
1
caduta di prodi
1
caffè degli specchi
1
calciatori
1
calderoli
1
calearo
2
camber
3
cambi
1
cambiamento
1
camerini
2
cameron
3
camorra
1
campagna elettorale
1
campania
1
candidati
3
candidato
5
cantiere
1
canton
1
cara democrazia
1
carabinieri
1
cardinale
1
carfagna
1
carloni
7
carnevale
1
caroprezzi
1
carso
1
caserma di polizia
1
casini
1
cassa integrazione
1
casta
1
cazzador
1
cei
1
cerami
1
cgil
1
che guevara
1
cheguevara
1
chi comanda nel pd
1
chiamparino
1
chiusura
1
cina
3
cinghiali
1
circoli
2
cirsi
1
cittadinanza
1
civati
7
clandestina partorisce
1
clandestini
2
classe dirigente
1
classi differenziali
1
clearo
1
colannino
1
coloni
1
comicità
1
comitato triestino
1
commisisone garanzia
1
compagno
2
comunali 2011
2
comune
4
comuni campani
1
comunicazione
2
confessione
1
confronto
1
confronto a tre
1
congresso
3
congresso pd
2
connects
1
connet
1
consenso
1
consiglio comunale
2
consiglio regionale
1
consumatori
1
contrratto
1
coraggio
1
cordenons
1
corriere
1
corteo
3
cosentino
1
cosolini
17
costituzione
1
costituzione europea
1
cotituzione
1
crisi
9
crisi della politica
2
crisi governo
1
crisi politica
1
crisid ella sanità
1
crisie conomica
1
crollo spd
1
cultura
1
cuperlo
2
cupola
1
dalema
10
dc
1
debole democrazia
1
debora
1
debora serracchiani
2
decisionismo
1
decreto brunetta
1
degano
2
degrado
1
del campo
5
del turco
1
del vecchio
1
delegati
1
denuncia scioperanti
1
denunciata
1
destra e sinistra
1
determinanti del voto
1
devescovi
1
di pietro
4
diffusione aids
1
dimissioni
2
dimissioni di veltroni
1
dio e famiglia
1
dipnedenti pubblici
1
direzione pd
1
dirigenti
1
disaffezione
1
disocrso di berlusconi
1
distanza dalla gente
1
domenica 13 febbraio
1
dominici
1
don vatta
1
donare
1
donna
1
donna ds
1
donna margherita
1
donne
7
dopo festival
1
dopofestival
1
draquila
1
durc
1
economia - articoli
1
economist
1
educazione
1
election day
1
eleganza
1
elezioni
2
elezioni amministrative 2008
1
elezioni comunali
1
elezioni europea
1
elezioni europee
3
elezioni politiche 2008
1
elezioni provinciali pd
1
elezioni regionali
1
eluana englaro
1
emergenza educativa
1
emiliano
1
emozioni
1
energia
1
englaro
1
epifani
1
eredi stalinismo
1
errori
1
esercito pordenone
1
espulsione
1
esuberi
1
etica
2
etica del guadagno
1
etilometro
1
euprofile
1
euprofiler
1
eurobond
1
europee
5
europei
1
ex comunisti
1
ex marxisti
1
fabio de visintini
1
fallimento
1
famiglia cristiana
1
fannulloni
2
farinella
1
fazio
1
federalismo
1
fedriga
2
felicità
1
ferranti
1
ferrara
1
fianchetto
1
fiat
2
fiducia
3
figli
1
filosofia politica
1
finanziamento dei partiti
1
fini
5
finocchiaro
2
fiom
3
fiorello
1
firenze
1
firme
1
fisichella
1
fli
1
fonti rinnovabili
1
formazione politica
1
forze di polizia
1
foto 25 ottobre trieste
1
foto corteo 25 ottobre trieste
1
franceschini
9
francesco russo
2
francesco rutelli
1
franchista
1
francia-italia
1
franco del campo
1
franco frigo
1
friulano
1
friuli
1
friuli venezia giulia
3
futuristi
1
g8
1
g8 laquila
1
gabbie salariali
1
gaggioli
1
gas
1
gavazzi
1
gelmini
10
genocidio
1
gianni cuperlo
2
gino tosolini
1
giovani
6
girotondi
1
giustizia
1
giustizia sociale
1
goodcompany
1
gotter
1
governo
2
governo del dopoguerra
1
governo ombra
2
granbassi
1
grillo
3
guggenheim
1
guru
1
guzzanti
1
hamas
1
http//wwwcorriereit/politica/not
1
i medici possono denunciare i cl
1
ichino
1
ici di piazza
1
idee
1
iervolino
1
il piccolo
1
il senso comune
1
ilaria alpi
1
illuminazione pubblica
1
illy
5
immigraziano
1
immigrazione
4
impegno civile
2
imposte
1
impronte digitali
1
inceneritori
1
incontriamoci
1
indecisi
1
indifferenza
1
indifferenza della sinistra
1
indignazione popolare
1
indulto
1
ines de la fressange
1
inflazione
2
informazione
1
innovaction
1
innovazione
1
inps
1
integrazione
1
intelelttuali
1
intellettuale
2
intervista
1
intervista la repubblica
1
intraprendente
1
invito a pranzo
1
irlanda
1
irpinia
1
islam
2
israele
2
italia
3
italia divisa
1
italiano allestero
1
la bora
1
la parigina
1
la repubblica
1
la stampa
1
laboratorio democratico
1
laboratorio democratico pincherl
1
laboratorio pincherle
1
laicità
1
laico
1
lampedusa
1
lanzillotta
1
lassismo
1
lavoro
2
leader pd
1
leadership
1
lega
6
lega nord
6
legambiente
1
legge ad per
1
legge elettorale
1
lentezza della giustizia
1
leonardo
1
leopolda
1
lespresso
1
letizia
1
letta
1
libia
1
licenziamenti
2
licenziati 8 dipedenti
1
liceo pertrarca
1
limite mandati elettorali
2
lingotto
1
lingotto fassina
1
lista per la vita
1
lista per trieste
1
liste dattesa
2
listia civica
1
livnè
1
lodo alfano
2
lodo schifani
1
lombardo
1
lotta continua
1
luca visentini
1
luigi berlinguer
1
lusetti
1
madia
1
madre tigre
1
maestro unico
1
maggioranza
1
magistrati
1
magistratura
1
malasanità
1
manifesto per litalia
1
mannheimer
1
maran
4
marchione
1
marchionne
3
marini
1
marino
10
mario
1
maroni
3
martines
2
mascia
1
mastella
1
matera
1
medaglia dro
1
media
1
medici
1
medio oriente
1
meditazione
1
memorial
1
memorie di confine
1
menefreghismo
1
menia
2
meridone
1
merito
4
meritocrazia
1
meritrocrazia
1
merkel
2
miccichè
1
micromega
2
militanti
1
minatori cileni
1
minetti
1
minzolini
1
mirabello
1
mirafiori
2
miran hrovatin
1
miss frangetta
1
modeli di sanità
1
moderati
1
molise
1
molo4
1
monnezza
1
montezemolo
1
moralismo
2
morando
1
moretton
1
morire democristiano
1
morti bianche
1
morti in mare
1
morti sul lavoro
1
moto
1
mozione marino
1
muggia
2
museo del mare
1
musici di strada
1
musicicavana
1
muzzi
4
napoli
2
natale
1
natale trieste
1
negative income tax
1
negazionismo
1
nero
1
no b day
2
nunin
1
obama
1
obbligo civile
1
oberdan
1
occupazione
4
occupazione scuole
2
olimpiadi
1
omologazione
1
opposizione
5
ora di religione
1
ordinanza
1
orsi
1
ospedale
2
p
1
pacorini
1
panebianco
1
paolo flores dìarcais
1
parchegio stretto
1
pari opportunità
1
parlamentari
2
partecipazione
7
partito democratico
13
partitocrazia
1
passione
1
pastrello
3
patria
1
patrimoniale
1
paura
2
pci
2
pd
29
pd duino
1
pd sicilia
1
pd trieste
1
pdl
4
pensionati
1
pensione
1
pensioni
1
per ripartire
3
permissivismo
1
peroni
3
pertoldi
1
pescatori
1
pessato
1
petizione
2
petizione ordine medici
1
pezzopane
1
pianisti
1
piano casa
1
piazza
9
piazza cavana
1
piazza contro gheddafi
1
piazza navona
1
piazza unità
2
piccole imprese
1
pilu
1
pincherle
2
piombini
1
politica
2
politici
2
politico professionista
1
polizia
2
popolarità governo
1
popolo pd
1
porto di trieste
1
portogruaro
1
postcomunisti
1
povertà
1
precari
2
precarietà
1
preservativi
1
presidenzialismo
1
primarie
7
primarie di firenze
1
primo maggio
1
privilegi
2
prodi
1
proetsta
1
professione giornalistica
1
professoroni
1
profumo
2
propsote
1
prossima fermata italia
2
prossima fermata trieste
1
prossima italia
1
protesta
3
protesta studenti
1
province
1
provincia di trieste
1
provinciali scilia
1
provocazione
1
puglia
1
punto vegetariani
1
puppato
1
quiz università
1
quote rosa
1
raccolta differenziata
1
raiset
1
reato
1
red
1
referendum
3
renzi
4
report
1
responsabilità
2
ricambio
1
riccardo illy
2
ricerca
3
riciclati
1
riciclo
1
ricolfi
1
ricostruzione
1
ricoveri brevi
1
rifiuti
4
rifoma universitaria
1
rifondazione della sinistra
1
riforma universitaria
1
riformismo
1
rigassificatore
1
rigassificatori
1
rigutti
1
rinnovamento
7
risiera
1
risparmio energetico
1
ristoranti
1
risultati delle europee
1
rive
1
rom
2
roma
3
romeo
1
ronde
1
rosarno
1
rosolen
2
rossetti
2
rovatti
1
ruby
1
ruffolo
1
rumiz
1
ruolod elal sinistra
1
russo
1
rutelli
1
rutigliano
1
sa
1
saba aluisio
1
saggi
1
sandra
1
sandro zagatti
1
sanità
3
sanità privata
1
sanita pubblica
1
sanità pubblica
1
sanità usa
1
sanremo
1
santa allenza
1
santagata
1
sapienza
1
sartori
1
satira
1
savino
1
sbarchi
1
sbisà
1
scalfari
1
scelte politiche
1
scheda
1
scheda elettorale
1
schifani
1
sciopero
1
sciopero studenti
1
scudo fiscale
1
scuola
3
sdegno
3
se non ora quando
1
seergio bartole
1
seganti
1
segretario
1
segretario pd
1
senegalesi
1
serracchiani
6
sgombero
1
shanghai
1
si se pol
1
sicila
1
sicilia
1
sicurezza
2
sicurezza stradale
1
silvestri
1
silvio gandini
1
sindacato
1
sindaco
5
sindaco di roma
1
sindaco trieste
1
sinistra
6
sinistra moderna
1
sinistra unita
1
sinistra velleitaria
1
sistiana
1
socialdemocrazia
1
società civile
1
società cvile
1
società giusta
1
sofri
1
soglia di sbarramento
1
soldi a pioggia
1
solidarietà
5
solidarietà nazionale
1
solitudine
1
solo
1
sondaggi
4
sondaggio
1
sonego
1
sopire troncare
1
sottsass
1
sovranità popolare
1
sozio
1
spacal
1
speculazione edilizia
1
spin doctor
1
srebenica
1
statuto
3
statuto friuli venegia giulia
1
stazione marittima
1
stella
1
stimolare i politici
1
studenti
2
stupro
1
sviluppo sostenibile
1
tabacci
3
tassa rifuti
1
tasse
1
telecronista
1
tenda della luna
1
teritorio
1
terremotati
1
terremoto
3
territorio
2
terzo polo
1
testamento biologico
1
tg1
1
tocci
1
togliatti
1
tornaconto
1
trasparenza
1
trattato di lisbona
1
travaglio
1
tremonti
1
trenitalia
2
treu
1
trieste
30
triste
1
turchia
1
udc
4
udi
1
udine
3
ugo furlan
9
uguaglianza
1
ulivo
1
umberto bossi
1
una tantum
1
università
7
valori
4
veltroni
8
vendola
4
venza
1
verdini
1
veronesi
1
vignetta
5
vignetta gheddafi
1
vincere le elezioni
1
vini
1
violenti
1
visentini
1
vittorio prodi
1
volare alto
1
volontariato
1
voti
1
voto nullo
1
voto utile
1
walter veltroni
1
wartsila
1
we can
1
weber
1
youdem tv
1
zizek
1
zoggia
1
zvech
2
Contrassegna feed come già letto
Visualizza proprietà feed...