lunedì 11 marzo 2013

Il web di Grillo e i circoli del PD


Dopo l’incontro  Km + idee. Cosolini forse si è “inombrato” perché ho osservato che eravamo in una sale elegante. Non era una critica alla sua iniziativa, anzi. Questi incontri avvengono sempre in sale eleganti, costose, in centro città, probabilmente per arrivarci comodamente. Questo pone dei problemi: molti partecipanti non amano sale sobrie, periferiche ma non intendono partecipare alle spese, preferiscono il finanziamento pubblico ai partiti. Mi da l’idea che sia più una taccagneria che una scelta di democrazia.
Poi con alcuni amici. “Grillo non ha vinto perché ha saputo usare il web, ma per aver saputo intercettare il malessere generale”. Vero solo in parte. E’ partito col web  perché poco costoso e più semplice per raggiungere in tempi rapidi una quantità enorme di persone. Questo ha anche consentito a molti “timidi” di intervenire nel dibattito anche senza “preparazione” politica , coperti dall’anonimato della rete e di usare la rabbia come approccio politico. Ciò è molto difficile quando si tratta di sale con molti presenti, in cui prevale in molti la difficoltà di parlare in pubblico o la tendenza a fare interventi alla ricerca dell’applauso facile, ma poco al ragionamento compiuto. Qua dovrebbe entrare in gioco il ruolo dei circoli del PD, eredi delle sezioni del PCI e della DC, veri orecchi degli umori (le emozioni) del popolo. Tutto veniva discusso nel circolo, poi riportato ai vertici e rielaborato.. Ora i circoli si sono rinchiusi su se stessi e si sono resi necessari i sondaggi,  che sono scientificamente più corretti, ma portano numeri, non emozioni che sono spesso alla base del voto.  Da non sottovalutare poi l’effetto ospitalità del sito web di Grillo e dei meetup, dove non si cerca di convincere quanto di accogliere chi è curioso o deluso e si avvicina per capire.
Appoggi quindi il M5S? No, ho ben presenti i limiti del grilliamo, che preferisco analizzare prima di demonizzare.

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