domenica 10 marzo 2013

"Ghe le go cantade!" Ma a chi? Ma va là!"

Quello che ho detto, più o meno, all'incontro opportunamente organizzato dal papà della città, Roberto Cosolini  

  Sono imbarazzato per questo intervento: sala elegante, poco adatta per ragionamenti compiuti; 5 minuti sono pochi per  soddisfare le aspettative di chi cerca la figura salvifica,sperando di non coinvolgersi troppo, di continuare a delegare; sono consigliere comunale del PD, quindi dovrei intervenire all’interno del partito e questo incontro è dedicato ai non iscritti. Ma il PD deve aprirsi.
C'è uno smarrimento diffuso (come mai abbiamo perso noi che abbiamo capito tutto? mancanza di riferimenti certi e di adeguate alternative; sembra si voglia continuare come nulla sia successo) . Bersani va supportato, senza inutili polemiche. Ma a livello locale, noi abbiamo trra poco più di un mese le elezioni. regionali. E non dobbiamo evitare una discussione che ci porti a rappresentare al meglio tanti elettori. Le notizie sulla scandalosa gestione dei fondi dei gruppi regionali, anche del PD non ci aiuta a darci l’immagine di un partito attento al rapporto con l’elettorato, alla sobrietà e all’etica. Nessuno vedeva quello che succedeva?
·        Quale aspettativa: un governo che affronti i problemi del paese, un partito che non ci/si prenda in giro sostenendo di aver vinto e che ci rappresenti senza aggiustamenti di facciata
·         Da dove ripartire? 1) Da un ritrovato senso per la politica, che sia più strumento pergovernare che strada per arrivare al potere) 2) e  da Cosa sia sn e dx . Non bene e male, ma 2 modi di aggregazione, io sinistra. Non quella del Riformismo dall’alto, che  ci ha rovinato: Noi sappiamo cosa è bene per voi, voi ci votate, ci lasciate lavorare e dopo casomai ne riparleremo.
Capire cosa  ci serve,
1.      Un progetto politico chiaro e condivisibile, una sinistra del 2013, quando la vera sfida è tra democrazia e capitalismo
2.      Credibilità, fiducia reciproca e senso di comunità. Fiducia ? nella politica, nei partiti, nei politici (anche tanti della società civile) che devono rinunciare ai loro privilegi   
3.      dove abbiamo sbagliato?
4.      cosa ci unisce? Siamo un mix di militanti  in pensione di una sinistra del 900 e persone che sentono la necessità di aggregarsi per affrontare in problemi in base a valori comuni, tipo eguaglianza, solidarietà l’idea di un mercato con regole, ambientalismo. Non basta . Corriamo il rischio di chiuderci in un recinto se non impariamo a confrontarci con gli altri.
5.      Capire cosa significa ascoltare http://aureomuzzi.blogspot.it/2013/03/ascoltare-parlare-girare.html
6.      solo dopo le proposte, che senza credibilità  e fiducia verso i partiti ( mi riferisco però in particolare al mio partito, il PD) servono a poco. .
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Quindi, chi può farlo?    Non certo i partiti da soli

1.      Penso a chi dice che nons e la sente di parlare in pubblico, in sale come questa, ma ha idee  più sensate di tanti big
2.      Penso a chi s a leggere il presente e pensare al futuro, chi ha capacità di vision:.
         i dirigenti di questa città che guardano con sufficienza chi fa politica .Si facciano avanti.
         Poi gli intellettuali che di mestiere interpretano il presente e ci proiettano nel futuro. Si facciano avanti, non pensino solo alle loro pubblicazioni e ai congressi
     Partecipino a  questa fase di ricostruzione di una comunità, restituiscano alla società almeno un poco di quanto hanno ricevuto.Non dobbiamo aver paura di perdere qualcosa di noi, perché ci perderemo tutti.

Facciamo dei gruppi, monotematici, tecnici o politici. Qualche esempio, non esaustivo:
1.      Ruolo della politica, dei partiti;  la sinistra del 2013 ( non andiamo avanti a testa bassa  senza aver chiara la nostra identità!)
2.      lavoro, come ridistribuire il benessere, regole del lavoro
3.      welfare, che non sia di peso ai giovani
4.      ruolo dei giovani, non solo in vetrina, in fila dietro ai vecchi, ma voglia di osare
5.      ambiente
6.      cultura e città, solo mostre?
7.      Pubblica amministrazione, un peso o una risorsa?
Giro di email, Cosolini crea i gruppi e buon lavoro















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