sabato 4 ottobre 2014

Perché la perdita di iscritti potrebbe fare bene al PD. Forse anche no

Se è vero che la vita del singolo è fatta di equilibri più o meno costanti e non di verità assolute (tra paura e coraggio, tra altruismo ed egoismo...), quando si tratta di gruppi ampi ci vuole tempo per passare da un punto all'altro, con un continuo saliscendi. Prima troppa ideologia? Fisiologico ora averne meno.Grandi lotte per le conquiste della sinistra (welfare, diritto alla dignità e al lavoro...)? Ora tutto sembra dovuto dallo Stato, per se stessi, se benestanti ma non per gli altri meno abbienti. Egoismo di sinistra? Forse più un rifiuto di una solidarietà a senso unico che porta al bisogno di un sano individualismo, alla valorizzazione delle capacità personali che possano aiutare gli altri.  Non mi stupisce quindi che ci sia una insofferenza verso la concezione di sinistra del partito inteso come guida delle masse, anche se mascherato da laboratorio di idee. Non trovo quindi strano questo pesante calo degli iscritti del PD sia per l'annosa questione mai risolta del partito di lotta e di governo, sia per la forte delega data da iscritti ed elettori a Renzi, che tuttora ha la fiducia di una gran parte degli italiani. Anche un partito come il PD potrebbe diventare un comitato elettorale come i due grandi partiti americani se vi sarà una cornice di valori e ideali ben chiari. Cosa che non è ora, vista il rifiuto di scegliere o il tentennamento tra liberalismo sociale e socialdemocrazia con forti connotati ideologici e nostalgici. Perché un giovane ora dovrebbe iscriversi ora al PD? Mancando le ragioni per lotta e ribellione (o meglio, smarcamento dai più vecchi), tipiche della gioventù e una chiara cornice di valori e ideali, che guidano i giovani, più che l'opportunismo e la prudenza, tipici dell'età più matura, non vi sarà un ricambio e un afflusso di nuovi iscritti. Finché non sarà necessario applicare in periferia le scelte politiche che Renzi potrà fare nei prossimi 3 anni. Qui potrebbe esserci bisogno delle forze migliori a fronte della mancata realizzazione del cambiamento tanto invocato. Insomma, tanti che riprendano il grande Villaggio " La corazzata Potemkin è una cagata pazzesca" perché "Solo chi cade può risorgere" ( Humphrey Bogart).

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