sabato 9 novembre 2013

Štefan Čok 2°

Caro segretario,
ora è il momento delle congratulazioni e degli auguri.
 Le prime perché in questi mesi hai saputo tenere unito il partito, con la prudenza che ti contraddistingue, ben diversa da equilibrismo che vuole accontentare tutti e alla fine scontenta molti. Hai valorizzato i circoli, ossatura del nostro partito e hai fatto un’interessante relazione di investitura.
 Gli auguri perché ora viene il “bello”, a partire dalle note difficoltà economiche e sociali. Siamo in pieno periodo congressuale per eleggere il nuovo segretario nazionale, assieme ai nostri elettori. Non sarà la stessa cosa se vince l’uno o l’altro. Chi vince avrà il compito di portare l’Italia fuori da questo pantano e non saranno possibili più titubanze. Sarà più chiaro se il PD dovrà essere il partito guida delle masse o uno strumento di aggregazione di cittadini con i loro sogni e le loro speranze, in base ai valori che ci tengono assieme, come io auspico. Vie di mezzo ci renderebbero ancora più statici.
Chiunque vinca, dovrà prendere delle decisioni non più rinviabili, perché i cittadini ne hanno bisogno e ce lo chiedono Questo partito ha bisogno di coraggio e di entusiasmo, che ci consentano di smuovere inerzie e confusioni. Sarà così possibile dare risposte ai bisogni dei cittadini e dare un senso compiuto a parole come comunità, fiducia e futuro.
 Priorità locali? Dare risposte ai vari problemi, certo, ma partendo dalla ricostruzione del nostro rapporto con i cittadini, come 1) la presenza dei circoli tra la gente 2) la rivitalizzazione dei forum tematici, non solo palestre politiche, ma anche centri di elaborazione di progetti  3) rendere l’assemblea provinciale sede di discussione e di determinazione di temi politici puntuali e non di generica partecipazione a tema libero.
Altre strade non ne vedo. Auguri Stefan

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