mercoledì 24 febbraio 2016

Il Burlo merita il sostegno di tutta la città

L’altra sera, in Consiglio comunale, l’assessore Telesca, i dirigenti e i professionisti del Burlo e dell’azienda ospedaliero-universitaria hanno parlato di potenziamento del Burlo e fornito garanzie riguardo il trasferimento del laboratorio dello stesso istituto a Cattinara. Sono certo che i professionisti che rendono prestigioso questo istituto saranno garanti del buon funzionamento di questo trasferimento. Come hanno sempre fatto. 
Niente, non è bastato alla CGIL, alla sinistra contro e al centrodestra (a parte il bel intervento di Carlo Grilli).
Si è sentito anche “ Non voglio una sanità come quella inglese e americana”. Discutere con chi non sa che ci sono profonde differenze tra le due e che la nostra deriva proprio a quella inglese è sconfortante.
Io mi sarei aspettato un plauso a questa riorganizzazione, fatta come avviene nei migliori centri italiani e europei. Forse si tratta di un mix di rancore personale e di opposizione a prescindere, perché bisogna stare all’opposizione comunque della maggioranza. Ma quest’azione fa male al Burlo, che ne risulta sfiduciato assieme a i suoi professionisti, cui ora i pazienti potrebbero rivolgersi titubanti. O non rivolgersi
I medici non usano mai esempi di catastrofismo per i pazienti quando vogliono ottenere dei risultati corretti. Qui mi è apparso che si sia cercata questa strada che non fa bene al Burlo, anche perché andata persa un’occasione di lavorare per Trieste
Istituzioni prestigiose come questa richiedano un lavoro comune della politica.
Invito l’opposizione a considerare il Burlo un istituzione scientifica che dà prestigio e lavoro alla città tutta, non terreno di scontro populista e pensare a un lavoro d i squadra della città, in quanto è un istituto che rappresenta Trieste e non interessi di parte. Poi lasciamo gli aspetti tecnici ai tecnici.


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