Son tornato a Valmaura dopo l’arrivo dei richiedenti asilo, dopo
ché Ezio Stancich mi ha invitato a
conoscere alcuni suoi amici. “Vedrai che loro ti racconteranno bene la
situazione !”. Un po’ incuriosito entro nel bar, dove stanno chiacchierando e
giocando a carte. Ezio mi presenta e cominciamo a parlare. Tony mi racconta della
sua esperienza di minatore in Belgio, tempi duri quelli e che chiude bene alla
sera le imposte. Christian mi racconta
delle difficoltà di gestire un ristorante e Fulvio mi dice :”Prima gli
italiani!”. E poi altri “Che li facciano
lavorare” “ Non possono per legge internazionale “ Che cambino la legge!”. “
Non s i può” . Poi viene fuori sempre il fatto che hanno i cellulari, i
problemi degli italiani, il governo che
dovrebbe fare di più , che se hanno i soldi per venire qua , devono averne di
soldi e così via. A un certo punto si son messi a discutere tra di loro e molti
hanno chiarito tanti punti controversi, che non erano altro che parole riferite
ma non suffragate dai fatti. Alla fine, c’era opinione generale che questi
richiedenti asilo scappano perché hanno grossi problemi e che vanno aiutati ma
non a scapito degli italiani. Son sempre
più convinto che gran parte delle comprensibili preoccupazioni e diffidenze
nascano tanto da un’informazione incompleta e che i problemi da loro sollevati
non sono inconsistenti. Un pomeriggio
nel quale ho sentito tante storie di umanità
varia e sensibile. Se hanno cambiato un minimo in positivo la loro opinione è solamente
merito della discussione molto partecipata nella quale tutti hanno contribuito.
Tornerò.
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