giovedì 17 gennaio 2013

Salute per Trieste

Incontro all’Ordine dei medici di Trieste: “La professione medica in tempo di spending review”. Il mio intervento. L’Ospedale/università, ASS1, il Burlo, il Comune stanno reggendo bene, ma i costi aumentano, possono diventare mal sostenibili, anche perché i bisogni di salute sono infiniti. L’unica soluzione è migliorare la sanità pubblica. Non certi aumentando i “prezzi” o diminuendo le prestazioni, ma ridisegnando l’organizzazione, basandosi sulle migliori evidenze scientifiche mediche e organizzative e sull’equità, cioè sulla giustizia sociale nel suo ampio significato morale. Se ci basiamo solamente sugli aspetti economici (con i tagli a pioggia), importanti ma insufficienti a guidare le scelte in sanità che devono essere appropriate ed eque, creeremmo situazioni di disagio sociale  per alcuni, tanto da rendere “insicura” la società nel suo insieme.  Da dove ripartire? 1) l’assoluta necessità dei 4 attori locali (Az ospedaliero-universitaria, ASS1, Burlo e Comune) di lavorare ancor di più in sintonia, per limitare sprechi e superfluo 2) la Regione sia giusto arbitro/pivot 3) rinnovo dell’ospedale di Cattinara, in tempi rapidi, con finanziamenti certi, perché l’area vasta Trieste/Gorizia non può restare indietro rispetto alle altre due, Udine e Pordenone, dove i cittadini sostengono con forza i loro professionisti. E un po’ più di ascolto dei cittadini, che hanno bisogno che vengano risolti anche i piccoli problemi di gestione della malattia, come la facilità di prenotazione di un esame diagnostico a quelli più impegnativi, come la gestione domiciliare dell'anziano, per il quale la risposta prevalente non può essere il ricovero in ospedale.

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