martedì 22 dicembre 2015

Le multe al Mercato coperto

La spiegazione fornita dal comandante della Polizia locale Abbate potrebbe ben chiudere la polemica sulle sanzioni date ai commercianti del Mercato coperto. L'amarezza è ben comprensibile vista la consistenza delle sanzioni stesse, ma le strumentalizzazioni politiche create su questo episodio non favoriscono la comprensione dell’accaduto e la convivenza civile. Mi sembra che ci sia qualcuno che voglia proteggere chi ha sbagliato, nonostante sia stato sollecitato a mettersi in regola. Le scorrettezze vanno bloccate, anche se possono nascere solamente da superficialità, ma sempre scorrettezze sono. Ritengo che si potrà lavorare per introdurre una gradualità della sanzione in casi simili, anche per non penalizzare l’attività commerciale, ma senza favorire chi opera scorrettamente, creando svantaggio a chi lavora seriamente, come è la maggioranza degli operatori. Questa è la differenza tra chi intende amministrare al meglio la nostra città e chi vuole solo visibilità.


"Dopo le innumerevoli polemiche - per lo più strumentali - e i commenti d’istinto di alcuni lettori, credo siano necessarie e doverose alcune precisazioni tecniche per offrire a tutti qualche strumento in più di lettura sui controlli al Mercato coperto di via Carducci. La Polizia locale è intervenuta su specifica sollecitazione di alcuni commercianti del Mercato stesso, affinché ci fosse un sostanziale rispetto delle regole, in particolare sull’occupazione degli spazi concessi. Il 14 dicembre sono stati controllati tutti i 34 operatori presenti: 23 di essi erano in regola con gli spazi occupati, 11 invece no. Come possono essere tutelati i 2/3 dei commercianti corretti? Ad ogni buon conto, e consapevoli dell’impatto di una sanzione commerciale sul bilancio di un’attività, nel periodo precedente i controlli i responsabili del Servizio commercio del Comune hanno richiamato più volte gli operatori del Mercato a restare entro gli spazi fissati dalla loro concessione. Lo ripeto: non uno, ma più richiami. Lo spazio concesso rientra nei meccanismi della leale concorrenza ma è anche fondamentale per la sicurezza dei luoghi, quando lo sconfinamento va ad ostruire completamente o quasi i camminamenti: se nella routine quotidiana possono costituire un noioso intralcio, in caso di emergenza possono fare la differenza tra la vita e la morte. È meglio controllare prima o stracciarsi le vesti dopo, incolpando l’amministrazione di inerzia? I verbali non hanno punito i commercianti per aver occupato «pochi centimetri in più», ho letto anche questo. Parliamo di 17, 20, 27 cassette di frutta/verdura; occupazione degli spazi di altri commercianti o sui camminamenti. Due metri quadrati in più non sono irrisori, proprio per i motivi di sicurezza e sana concorrenza commerciale appena accennati. Ricordo ancora, a chi chiede quali siano le leggi e chi le abbia fatte, che il regolamento del Mercato è stato approvato nel 2000 dal Consiglio comunale dell’epoca e che le sanzioni sono stabilite dalla legge regionale sul commercio (n.29/2005, art.43). La Polizia locale è deputata ai controlli ed è tenuta ad applicare queste specifiche norme, non certo a stabilire le regole né tantomeno l’importo delle sanzioni. Preciso infine che i controlli al Mercato sono una piccola parte dell’attività della Polizia locale, da sempre attiva in numerosi settori della sicurezza cittadina: polizia stradale, edilizia, sicurezza ambientale, giudiziaria, commerciale, tributaria e per la sicurezza urbana. In ogni campo effettuiamo al meglio tantissimi controlli. Ma tutti sono legati da due fattori comuni: sicurezza e serena convivenza. Sergio Abbate Comandante della Polizia locale"

1 commento:

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